Complesso movimento culturale europeo manifestatosi fra la seconda metà del 18° sec. e il primo trentennio del 19° sec., che, oltre a interessare tutti gli aspetti dell’arte, coinvolse il profondo rinnovamento [...] J.H. Dannecker e J.G. Schadow, in Danimarca con B. Thorvaldsen e in Francia con J.-A. Houdon e J. Pradier.
Nel periodo neoclassico importante fu anche l’ insorgente società industriale e nella nuova organizzazione promossa dal pensiero illuminista; ...
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satira Composizione poetica che rivela e colpisce con lo scherno o con il ridicolo concezioni, passioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutta l’umanità, o caratteristici di una categoria di persone [...] nelle rime giocose di F. Berni, e che fu ripreso felicemente in Francia da M. Régnier. Notevoli, nella letteratura inglese, il Mother Hubberd’s tale del Rinascimento si avvera attraverso una visione nuova, di cui la massima espressione è data ...
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stilistica Termine, diffusosi in Italia sul modello del ted. Stilistik intorno alla metà del 19° sec., con cui si indicò dapprima quell’insieme di teorizzazioni e di precetti intorno allo scrivere che [...] antica s., sorgono, una dopo l’altra, delle s. nuove. Fra esse prima in ordine di tempo e per cospicuità è . Legati invece alla cultura letteraria simbolista e post-simbolista sono in Francia il magistero critico di A. Thibaudet, influenzato da H.-L. ...
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Scrittore francese (Besançon 1802 - Parigi 1885), figlio di Joseph-Léopold-Sigisbert (v.), che egli seguì da bambino nei suoi spostamenti (Corsica, Calabria, Spagna). Già nel 1818 e nel 1819 fu premiato [...] successivi segnò l'inizio del vero e proprio movimento romantico in Francia. In seguito l'attività di H. non conobbe soste; rit (1869). Tornato in patria dopo il 1870, fu di nuovo eletto all'Assemblea nazionale, da cui si dimise per protesta contro ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] . Presto la fama del monastero s’impose a tutta la Francia e mère Angélique fu chiamata a instaurare la riforma anche in i precetti della logica sono ridotti a pochi. La parte più nuova è la dottrina del metodo, specialmente per ciò che concerne le ...
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Scrittrice francese (Parigi 1766 - ivi 1817), figlia del ministro J. Necker. Formatasi sui principî di Rousseau, cui consacrò le Lettres sur les ouvrages et le caractère de Jean-Jacques Rousseau (1788), [...] questo viaggio rianimò le sue ambizioni letterarie e offrì nuovi elementi alla sua dottrina critica. Aveva pubblicato un romanzo dalla circolazione per ordine di Napoleone, che espulse nuovamente la S. dalla Francia. Essa riparò a Coppet; nel 1812 si ...
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Scrittore francese (castello di Montaigne, Périgord, 1533 - ivi 1592). Uscito di collegio a tredici anni, studiò giurisprudenza a Tolosa e a Bordeaux; entrò poi (1554) nella magistratura, in cui coprì [...] 1580). Dal giugno 1580 al novembre 1581 viaggiò attraverso la Francia, la Svizzera, la Germania e l'Italia, dove scrisse il libro agli Essais, che arricchì fino all'ultimo di nuove postille per una nuova edizione, curata, dopo la sua morte, da Marie ...
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Poeta francese (castello della Possonnière, Vendôme, 1524 - Saint-Cosme-en-l'Isle, Tours, 1585). Fu il fondatore e capo riconosciuto della scuola poetica della Pléiade. La necessità di esprimere un'ampia [...] J.-A. de Baïf e J. du Bellay costituì il nucleo della nuova scuola poetica che nel 1556 designò con il nome di Pléiade. Nel 1543 disegno di un grande poema sulle origini della dinastia reale di Francia: vi lavorò a lungo, incoraggiato da Carlo IX, ma ...
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Poeta statunitense (Portland, Maine, 1807 - Cambridge, Massachusetts, 1882). Fu uno dei primi poeti statunitensi a scrivere su temi propri della sua terra, anche se con modalità mutuate dalla cultura europea; [...] 1836), compì diversi viaggi in Europa e visitò Francia, Italia, Spagna, Germania, Olanda, Inghilterra, Svizzera movimento romantico europeo, ne trasferì gli aspetti più superficiali nel nuovo mondo, del quale cantò leggende e miti in lunghi racconti ...
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Nadia Verdile
Osta, Amelia. – Giornalista e scrittrice italiana (Lugano 1875 - Genova 1946), meglio nota con lo pseudonimo di Flavia Steno. Nacque da Adelaide Brughera, di una famiglia di industriali [...] Secolo XIX» e «La Chiosa». Vicende accadute in Svizzera, in Francia ed in Italia a partire dalla fine del secolo XIX fino Steno. Una giornalista, una donna, Genova 2010; O. Frau, La nuova Eva di Flavia Steno e il romanzo di genere: «un bel caso ...
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nuova via della seta
(Nuova Via della Seta, nuova Via della Seta) loc. s.le f. Nel linguaggio giornalistico, via di collegamento tra la Cina e i Paesi dell’Ovest, con particolare riferimento alle relazioni economiche e agli scambi commerciali...
franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita...