Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] di un qualche rilievo è A. de La Salle.
Il teatro, soprattutto religioso, è particolarmente ricco nel 14° sec. e anche nel 15°, durante lui si guarda come all’iniziatore delle nuove tendenze poetiche, dal movimento dada di rivolta totale, fondato nel ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] alla cultura. Efficace anche l’azione dei promotori del pietismo, moto religioso più sentimentale che dogmatico: P.J. Spener e in seguito A movimento espressionista, fra le due guerre domina la Neue Sachlichkeit («nuova oggettività»), contatto nuovo ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] popolare sbocca nel movimento autonomo del profetismo, che richiama alla purezza morale e religiosa contro le assimilazioni spicco sono J.L. Gordon e A. Mapu, che introduce un nuovo genere letterario, il romanzo, con Ahavat Ṣiyyon («L’amore per Sion ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] , la Chiesa dà una nuova prova della sua capacità di assorbire il buono anche da movimenti all'inizio o potenzialmente avversi, e di saper dominare i suoi nemici, che del resto, in quest'epoca tutta dominata da preoccupazioni religiose, non sono dei ...
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È termine che può essere inteso in diverso modo a seconda del punto di vista da cui ci si mette nel considerare l'uomo, le sue potenze, i suoi atti e i suoi fini.
Più comunemente e, per così dire, più [...] erano i mezzi di cui si servirono i due grandi movimentireligiosi nella loro azione educativa, tranne che nella Riforma si lo Stellini, il Gorani, il Torri, il Filangieri.
Un nuovomovimento educativo venne promosso in Germania nel sec. XVIII da J. ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] il sec. X e l'XI, si sente che c'è qualcosa di nuovo, una vita che germina e rompe la scorza: c'è la curiosità scientifica A. Dempf, Sacrum imperium cit.; G. Volpe, Movimentireligiosi e sette ereticali nella società medievale italiana, Firenze 1922; ...
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Definizione. - L'architettura è insieme l'arte e la tecnica di costruire gli edifici. Nelle definizioni scolastiche e nelle rappresentazioni simboliche che ad essa si riferiscono, talvolta la vediamo posta [...] "si recano a fine le cose, le quali mediante movimenti di pesi, congiungimenti et ammassamenti di corpi si possono dall'affermazione della Controriforma e da quella dei nuovi ordini religiosi, carattere nazionale prima, internazionale poi, che ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] anche il rapporto fra gruppi religiosi, fino a pochi decenni vanno segnalate alcune ultime opere del Movimento Moderno, come il Centre Le Englert (n. 1927). Tuttavia la diffusione delle nuove tecniche finisce per coinvolgere in quegli anni anche i ...
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Nell'ambito delle scienze antropologiche, l'e. ha radici comuni con l'antropologia culturale (v. in questa App.) ma la sua indagine verte anche oggi prevalentemente sulle culture extra-occidentali già [...] cultura e società (The Nuer religion, 1949). Sviluppi nuovi tuttavia collegabili alla matrice sociologica di cui si è detto De Martino, Sud e magia, ivi 1959; V. Lanternari, Movimentireligiosi di libertà e di salvezza dei popoli oppressi, ivi 19601, ...
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Il termine "eresia", come il latino haeresis da cui direttamente proviene, riproduce il greco αἴρεσις, ed è legato alla sua storia. Nel greco classico, il vocabolo è tutt'altro che infrequente, ed ha le [...] precisa tra eresia e scisma; e tutti gli altri passi del Nuovo Testamento dànno alla parola il significato più grave, come a cosa d'Italia, Torino 1865-67; G. Volpe, Movimentireligiosi e sette ereticali nella società medievale italiana, 2ª ed ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...