Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] ” di Galileo, «Studi secenteschi» 49, pp. 131-143.
Bolelli, Tristano (1955), Lingua e stile di Galileo, «Supplemento del NuovoCimento» 10, 2, pp. 1173-1192.
Böll, Heinrich (1979), Rosa e dinamite. Scritti di politica e di letteratura 1952-1976 ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] Panthéon. ▭ V. volle essere soprattutto poeta e si cimentò con tutti i generi letterarî allora in voga trattando con scientifico, vanno ricordati gli scritti di critica al Vecchio e al Nuovo Testamento. V. vi riprendeva le tesi e gli argomenti che ...
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Poeta boemo di lingua tedesca (Praga 1875 - Montreaux, Svizzera, 1926). Indirizzato dal padre alla carriera delle armi, tradizionale nella famiglia, a 16 anni abbandonò l'accademia militare. Passando [...] Zwei Prager Geschichten, 1899; Die Letzten, 1902) e si cimentò anche nel teatro, recependo suggestioni naturalistiche (Ohne Gegenwart, 1898; la tematica dell'angelo e, per suo tramite, una nuova mistica cosmica, che ignora Dio ma non il divino, ...
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Fino alla metà del Novecento il concetto di B. applicato al campo letterario appariva in modo saltuario e sporadico, poiché era un termine usato per indicare più genericamente l'intero periodo storico [...] il quale intese motivare le forme letterarie del B. con i nuovi modi di immaginare e di esprimere. In questo modo le considerazione solo quelle scientifiche dei Lincei e del Cimento, liquidando le altre come palestre di sfaccendati parassiti ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] egli prese a collaborare alle appendici letterarie: sul Cimento di Torino pubblicò alcuni saggi fondamentali, vero e . Muscetta e A. Perna, 1960); L'arte la scienza e la vita (nuovi saggi critici, conferenze e scritti vari), a cura di M. T. Lanza, ...
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La letteratura dell’Italia unita
Enrico Ghidetti
Il primo e più significativo dei libri di memorie che l’Italia del Risorgimento consegnò all’Italia unita, I miei ricordi di Massimo d’Azeglio, si deve [...] tra la fine del Settecento e i primi decenni del secolo nuovo che si consolida il mito di Firenze, non più centro vivo di restituirne quasi per intuito la lezione vera, non si cimentò mai alle metodiche ricerche e comparazioni», Mazzoni 1960, 2° ...
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GUICCIARDINI, Francesco
Pierre Jodogne
Gino Benzoni
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzogenito di Piero di Iacopo e di Simona di Bongianni Gianfigliazzi, che ebbero undici figli, tra cui cinque [...] orribile e lungo saccheggio dell'Urbe. Il G. ricevette "la crudelissima nuova di Roma" a Città della Pieve.
La caduta di Roma provocò a nello scrivere storie se, nel 1509, si cimentò nella composizione delle municipalistiche Storie fiorentine dal 1378 ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] C. fa discendere direttamente dall'Accademia del Cimento) di fronte ai forti gruppi sociali e a J. Panzanini, B. Panciatichi e ad un anonimo, Ibid., Lettere antiche, VII, 96; Nuovi acquisti, 872, I e 5. Una lettera a G. Gori dell'8 maggio 1747 è a ...
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FOGAZZARO, Antonio
Lucia Strappini
Nacque a Vicenza il 25 marzo 1842 da Teresa Barrera e da Mariano, che esercitò su di lui un'influenza notevole e persistente, com'è documentato da alcuni personaggi [...] quali, per incitamento dell'amico G. Giacosa, si cimentò e che si conclusero con l'insuccesso totale. B. Croce, A. F., in La Critica, 20 marzo 1903, poi in La letteratura della nuova Italia, IV, Bari 1947, pp. 129-140; A. Graf, Per una fede, Milano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Niccolò Machiavelli
Gennaro Maria Barbuto
«Essendo voi sempre stato ut plurimum extravagante di opinione dalla commune, et inventore di cose nuove et insolite» (Guicciardini a Machiavelli, Modena, 18 [...] decenni, la devastazione dell’Italia fu di tale intensità da imporre modi nuovi di pensare la politica. E nessuno lo fece con la radicalità, la impegno a favore di Firenze e pur costituendo un cimento quotidiano per la sua formazione politica. Dove l ...
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provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre un oggetto, un materiale o anche una...
mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...