Benjamin, Walter
Daniele Dottorini
Filosofo, saggista e critico letterario tedesco, di famiglia ebrea, nato a Berlino il 15 luglio 1892 e morto a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Nell'ambito [...] città, maturò il progetto di un libro sul dramma barocco tedesco che terminò agli inizi del 1925; ma il tentativo di parte e di illuminarlo da nuovi punti di vista. In questo senso, la rivoluzione operata dal cinema, e già preparata dalle fratture ...
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Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] tedesca, senza comunque assurgere al ruolo di assoluto protagonista, L. contribuì con il suo occhio pittorico e la sua grande abilità scenografica a far sì che il cinema medici da campo. Dal 1917 fu di nuovo attivo a Berlino come scenografo (e a ...
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BELLINCIONI, Gemma
Angelo Mattera
Figlia d'arte (il padre, Cesare, era un basso, la madre, Carlotta Soroldoni, un contralto), la B. nacque a Monza il 17 ag. 1864. Esordì, bambina prodigio, il 6 ott. [...] rappresentata nell'autunno 1880 al Teatro Nuovo di Napoli, riportandovi un, testo ital., francese, inglese e tedesco). Nel 1930, instancabilmente operosa, a Majella. La B. s'interessò anche al cinema, tra il 1916 e il 1919: come produttrice fondò ...
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Litvak, Anatole (propr. Litwak, Michael Anatol)
Leonardo Gandini
Regista cinematografico ucraino, naturalizzato statunitense, nato a Kiev il 21 maggio 1902 e morto a Neuilly-sur-Seine il 15 dicembre [...] del cinema europeo, Berlino e Parigi, quindi a Hollywood ‒ dove si svolse la stagione più importante della sua carriera ‒ e di nuovo in (film girati contemporaneamente in inglese, francese e tedesco). Tra i suoi maggiori successi di questo periodo ...
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Wegener, Paul
Giovanni Spagnoletti
Attore cinematografico e teatrale e regista cinematografico tedesco, nato a Jerrentowitz/Arnoldsdorf l'11 dicembre 1874 e morto a Berlino il 13 settembre 1948. Dalle [...] genere pilota del cinema degli anni Dieci, in cui si accavallano tratti tipici della cultura tedesca a elementi di in cui si accostò, non per mera opportunità economica, al cinema, il nuovo medium di cui, tra i primi, intravide le possibilità ...
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Neeson, Liam (propr. William John)
Simona Pellino
Attore teatrale e cinematografico irlandese, nato a Balleymena (Irlanda del Nord) il 7 giugno 1952. Il fisico atletico, lo sguardo virile e rassicurante [...] miglior attore alla Mostra del cinema di Venezia per il drammatico dubbi sulla propria vocazione, e ha rivestito di nuovo l'abito religioso, questa volta di un gesuita ruolo di Oskar Schindler, l'industriale tedesco che salvò la vita a un migliaio ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] nelle arti visive (dalla pittura al cinema) e nella letteratura (Lyttelton 1997). sovrana del mondo e dopo avere scatenato una nuova 'guerra dei Trent'anni' tra il 1914 non passa. I crimini nazisti e l'identità tedesca, a cura di G.E. Rusconi, Torino ...
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PANDOLFI, Vito
Eugenio Ragni
Regista, autore e storico del teatro, nato a Forte dei Marmi il 24 dicembre 1917, morto a Roma il 19 marzo 1974. Si diplomò in regia all'Accademia d'arte drammatica di Roma [...] d'oggi, Il punto (1958-64), Marcatre, Bianco e nero, Cinemanuovo. Tra i suoi scritti di maggior impegno: La commedia dell'arte come Teatro italiano del dopoguerra (Parma 1956), Teatro tedesco espressionista (ivi 1956), Copioni da quattro soldi ( ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] un nuovo design tipografico destinato a improntare gran parte degli esiti successivi. A Basilea il tedesco W. . Lafontaine), dalla musica (Paik, R. Ashley, R. Cahen, D. Lombardi), dal cinema (M. Dantas, P. Greenaway, M. Klier, J.-P. Fargier, J.-L. ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] Neorealismo nella narrativa e nel cinema, soprattutto in Italia, e lirica novecentesca, ma un nuovo universo di cadenze espressive, .-M. Maulpoix (n. 1952) e V. Rouzeau (n. 1967), del tedesco D. Grünbein (n. 1962), degli spagnoli J. Mateos (n. 1963), ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...