Marx, Fratelli
Guido Fink
Attori cinematografici e teatrali statunitensi: Chico (propr. Leonard), nato a New York il 22 marzo 1887 e morto a Hollywood l'11 ottobre 1961; Harpo (propr. Adolph, poi Arthur, [...] , l'indomita Minnie (già Minna) Schoenberg, ebrea tedesca che ben presto decise di sottrarre i figli al S. Bernardi, Il gioco e la ricerca nelle gags dei Marx Brothers, in "Cinemanuovo", 1975, 235-36.
G. Celati, Il corpo comico nello spazio, F. La ...
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Ford, John
Fabio Troncarelli
Nome d'arte di Sean Aloysius O' Fearna (O'Feeney o O'Fienne nella grafia anglicizzata), regista cinematografico statunitense, di origine irlandese, nato a Cape Elizabeth [...] ed Espressionismo tedesco entusiasmò la critica man (Un uomo tranquillo), gli valse un nuovo Oscar per la regia e un successo commerciale notevolissimo , a Palm Springs, abbandonò le sicurezze del cinema hollywoodiano e si gettò nell'avventura di un ...
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Carné, Marcel
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 18 agosto 1909 e morto a Clamart (Hauts-de-Seine) il 31 ottobre 1996. Le peculiarità stilistiche del suo cinema sono nella [...] dal Leone d'oro speciale alla Mostra del cinema di Venezia nel 1984 (dove già nel dei film dell'Espressionismo tedesco e dei noir americani Sotto i tetti di Parigi) di René Clair, C. fu di nuovo a fianco di Feyder sui set di Le grand jeu (1933; La ...
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Wyler, William (propr. Willy)
Guido Fink
Regista cinematografico tedesco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Mulhouse (Alsazia) il 1° luglio 1902 e morto a Los Angeles il 29 luglio [...] talkies, e quindi di un rapporto del tutto nuovo fra teatro e cinema che il regista esplorò magistralmente a partire da scena nascosta e segreta. Nello studio degli avvocati Simon & Tedesco, dove si svolge tutta l'azione del primo film, si avverte ...
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Ozu, Yasujirō
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Tokyo il 12 dicembre 1903 e morto ivi il 12 dicembre 1963. Ritenuto con Mizoguchi Kenji e Kurosawa Akira uno dei [...] hanno attribuito registi come il tedesco Wim Wenders e il cinese Hou Hsiao-hsien. Progressivamente il cinema di O. venne a focalizzarsi quella seguente, la quale si trova dominata da un nuovo elemento, destinato tuttavia anch'esso a una posizione ...
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Wilder, Billy (propr. Samuel)
Leonardo Gandini
Regista e sceneggiatore cinematografico austriaco, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Sucha, nella Galizia austroungarica (od. Polonia) [...] la UFA, ponendosi al servizio del cinema di intrattenimento. Nel 1933, in scritti insieme al partner. Il suo nuovo ruolo gli consentì, già dopo il gruppo di soldati in un campo di prigionia tedesco durante la Seconda guerra mondiale, le commedie di ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] A. anche negli anni successivi. Nel Nuovo Laocoonte, pur attenuando in parte il proprio giudizio negativo sulla commistione di più mezzi espressivi nella creazione artistica (v. estetica del cinema), il teorico tedesco ribadisce la sua avversione nei ...
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Romania
Redazione
Cinematografia
La prima proiezione avvenne a Bucarest il 27 maggio 1896, e nel 1897 dei brevi documentari furono realizzati da Paul Menu. I primi lungometraggi a soggetto, diretti [...] da letto) dell'austriaco Alfred Halm, girato in R. con capitali tedeschi e olandesi ma interpretato da attori locali, che diede l'avvio a talvolta in vivace polemica con il nuovo, ambiguo establishment. Ma il cinema romeno, se ha dimostrato un' ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] esplicitamente. Ma non v'è dubbio che il cinema, per quegli artisti e intellettuali ‒ come lo sarebbe stato per i surrealisti ‒, costituiva un possibile linguaggio nuovo, una nuova forma di espressione antitradizionale, che avrebbe potuto anche ...
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Loach, Ken (propr. Kenneth)
Emanuela Martini
Regista cinematografico e televisivo inglese, nato a Nuneaton (Warwickshire) il 17 giugno 1936. Esordì negli anni Sessanta in televisione e si affermò subito [...] Channel Four.
L. ritornò a lavorare per il cinema nel 1979 con Black Jack, il suo primo film (1986), su un cantautore tedesco-orientale che fugge all'Ovest L. si è spostato dal vecchio al nuovo continente, però con esiti insoddisfacenti: la parte ...
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nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...