Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] , a psychlogical history of the German film, Princeton (NJ) 1947 (trad. it. Cinematedesco, Milano 1954.
Da Caligari a Hitler. Una storia psicologica del cinematedesco, nuova ed. a cura di L. Quaresima, Torino 2001).
B. Balázs, Der Film. Werden ...
Leggi Tutto
Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] reale come profilmico, propria in generale del cinematedesco del periodo, che culminò nella follia della che ad attori e attrici, anche a molti registi, incapaci di adeguarsi alla nuova tecnica, per lui non costi-tuì affatto un trauma. Si può dire, ...
Leggi Tutto
Cannes, Festival di
Ettore Zocaro
Bruno Roberti
Il Festival international du film di Cannes, uno dei festival cinematografici più famosi nel mondo, è riuscito negli anni ad affermare il proprio prestigio [...] claustrofobico racconto di un episodio bellico in un sottomarino tedesco; nel 1949, infine, il doppio riconoscimento alla regia René Clair per The conversation (La conversazione). Il nuovocinema americano si impose in varie edizioni del Festival: nel ...
Leggi Tutto
Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] A ZDF spetta il merito di aver accompagnato tutta la migliore stagione del giovane cinematedesco, con più di uno sguardo attento a quanto di nuovo sembrava suggerire l'Est europeo (Andrzej Wajda, Krzysztof Zanussi, Andrej Tarkovskij, Juraj Jakubisko ...
Leggi Tutto
Portogallo
Simona Fina
Cinematografia
Fino agli anni Ottanta (quando si è raggiunto un ritmo di produzione più regolare) in P. il cinema ha visto alternarsi periodi di quasi completa inattività ad altri [...] per la nascita di un nuovocinema. Nel 1948 fu approvata la legge di sovvenzione per il cinema, che consacrò il ruolo ‒ Ou a meio caminho (1980), incentrato sulla vita dello scrittore tedesco G. Büchner, e Ninguém duas vezes (1985).Con la chiusura ...
Leggi Tutto
Cecoslovacchia
Eusebio Ciccotti
Cinematografia
La storia del cinema 'cecoslovacco', come l'intera storia dei Paesi legati alla corona asburgica, non poté avere ai suoi inizi un carattere unitario. La [...] (con i titoli di testa e di coda obbligatoriamente in ceco e tedesco), oltre a subire la forte censura nazista, diminuì rapidamente (dai 43 Gedeon e Jan Hřebejk.
Svěrák, il 'caso' del nuovocinema, ha rivelato il suo talento con Obecná škola (1991; ...
Leggi Tutto
Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] un'ambiziosa e burrascosa carriera come produttore, culminata nella coproduzione tedesco-israeliana Ha-Qosem mi-Lublin (1979; Il mago di del nuovocinema fu Ḥor be-Lavanah (1965, Un buco nella luna) di Uri Zohar.
Attore di teatro e di cinema, regista ...
Leggi Tutto
Museo
Sergio Toffetti
Le origini
Macchine per la riproduzione di immagini fisse e in movimento si trovavano già esposte a partire dal tardo Rinascimento, accanto a strumenti di ottica e fisica sperimentale, [...] edificio del Sony Center in Potsdamer Platz, il nuovo spazio urbano progettato da R. Piano: è stato così allestito un m., il Filmmuseum Berlin, che ripercorre la storia del cinematedesco, dall'Espressionismo all'emigrazione a Hollywood, a Leni ...
Leggi Tutto
Venezia, mostra del cinema di
Ettore Zocaro
Primo tra i festival cinematografici di prestigio, la Mostra nacque nel 1932 nell'ambito della XVIII Biennale d'arte (diventata ente autonomo nel 1930) con [...] Sanshō dayū (L'intendente Sansho) di Mizoguchi Kenji. La nuova vivacità della Mostra non mancò tuttavia di generare polemiche altrettanto vive di Alexander Kluge, capofila del rinnovamento del cinematedesco-occidentale). Tutto ciò non impedì che il ...
Leggi Tutto
Egitto
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Stato indipendente sin dal 1922, l'E., pur continuando a subire per alcuni decenni la dominazione politica e culturale inglese, divenne presto un punto di riferimento [...] cinematografica. L'E. accolse successivamente italiani, palestinesi, tedeschi, turchi ed ebrei russi; in particolare i fotografi manifesto per diffondere una nuova idea di cinema e l'anno successivo prese vita il Gruppo del nuovocinema, che si poneva ...
Leggi Tutto
nonfiction (non-fiction, non fiction) s. f. inv. 1. Genere che include opere letterarie, filmiche e prodotti televisivi che presentano elementi non finzionali e fondati sulla realtà. | In senso concreto, la singola opera appartenente a tale...
nouvelle vague
〈nuvèl vaġ〉 locuz. f., fr. (propr. «nuova ondata»), usata in ital. come s. f. (solo al sing.). – Denominazione assunta tra gli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento da un gruppo di giovani cineasti francesi (Godard, Malle,...