La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] che non voleva perdere, ritenendola parte integrante del processo di unificazione e canale indispensabile di consenso al nuovo Stato. Cavour sapeva anche, però, che Gioberti, di cui non aveva mai condiviso la vena democratica, e soprattutto l’ultimo ...
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Distensione
WWalt W. Rostow
di Walt W. Rostow
Distensione
sommario: 1. Introduzione. 2. La Russia e l'Occidente prima del 22 giugno 1941. 3. L'inizio della guerra fredda (1941-1946). 4. Il duello Truman-Stalin [...] nucleari ai loro alleati o metterli a parte della nuova tecnologia nucleare. Entrambi in passato avevano the pursuit of freedom, New York 1971.
Tocqueville, A. de, De la démocratie en Amérique, 2 voll., Paris 1835-1840 (tr. it.: Scritti politici, vol ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] azione più esteso e, in quanto operanti in un regime democratico, più esposti al controllo politico e dell'opinione pubblica - luogo da un nuovo sistema di filosofia naturale, derivato in parte da Paracelso e in parte dalla osservazione della ...
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Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] ormai a far parte di una vulgata non più resistenziale bensì antiresistenziale.
Alla luce delle nuove sensibilità e prefasciste e con i grandi costruttori di una politica democratica di ispirazione cattolica come quella di Sturzo o Ferrari o ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] pareri, che furono a quanto sappiamo per la maggior parte positivi. Una nuova commissione, il cui perno fu il cardinale Bilio, con una struttura federativa da un Consiglio superiore eletto democraticamente, con sede a Bologna, dove risiedeva anche l’ ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] Acli, che, a partire dalla ricerca di una maggiore partecipazione democratica dei lavoratori alla C. Stagnolo, Roma 2007.
43 Cfr., I cattolici italiani nei tempi nuovi della cristianità, Atti del Convegno di studio della Democrazia cristiana (Lucca, ...
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Il modello Bartoletti nell'Italia mancata
Massimo Faggioli
Un vescovo italiano del concilio
La figura di Enrico Bartoletti è di rilievo nella storia della Chiesa italiana del postconcilio come segretario [...] prima» e dall’altra parte la situazione del «Comitato cattolici democratici, e la mancanza di
48 «103 anni fa, il 13 maggio 1871: legge delle Guarentigie. Questa sera è una nuova Porta Pia. Anche Paolo VI, come Pio IX, ha voluto avere la sua»: G.F. ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] e comunità degli uomini – questa nuova stagione pastorale che partiva dal Mezzogiorno per raggiungere tutta l Spera, Roma 1985.
69 Cfr. almeno La chiesa nel Sud tra guerra e rinascita democratica, a cura di R.P. Violi, Bologna 1997.
70 Cfr. A. Romano, ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] madre), dopo un’esperienza di giovanile impegno democratico come ufficiale garibaldino, avrebbe poi egregiamente rivestito quale la gran parte dei ceti dirigenti preunitari mantenne la propria posizione all’interno della nuova compagine statuale, è ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] e un vettore di mobilitazione, ma simboleggiano ormai anche un lascito potenzialmente democratico della tradizione risorgimentale agli attori (e alle attrici) della nuova Italia, cui in larga parte è negata fino al 1882 la partecipazione al processo ...
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(neo-dem), s. m. e f. inv. Nuovo democratico: negli Stati Uniti d’America appartenente a una corrente del Partito democratico; in Italia, appartenente all’area di ispirazione centrista e cattolica del Partito democratico. ◆ Un branco di «cani...
Largo del Nazareno
loc. s.le m. inv. Per metonimia topografica, il Partito democratico, che ha la sede nazionale in Largo del Nazareno a Roma. ◆ Svolta del Pd: oggi il Partito democratico presenterà una nuova proposta di legge sulla riforma...