PAVOLINI, Alessandro
Giacomo PERTICONE
Gerarca fascista, nato a Firenze il 27 settembre 1903, da Paolo Emilio P. (v.). Fece parte, giovanissimo, delle squadre d'azione fasciste fiorentine. Fattosi strada [...] nel fascismo provinciale, fu segretario federale del fascio fiorentino, donde passò al direttorio nazionale del partito e, per certe velleità giornalistico-letterarie, alla presidenza della Confederazione professionisti e artisti.
È autore, infatti, ...
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Benito Mussolini
Massimo L. Salvadori
Il duce del fascismo
Benito Mussolini ha dominato la storia italiana per oltre un ventennio, dal 1922 al 1945. Divenuto, negli anni del suo potere, una delle figure [...] movimento si trasformò in quello stesso anno in Partitonazionale fascista. Il Partito liberale, al governo ma via via più debole ispirata alla grandezza dell’antica Roma. Il duce sognava un nuovo Impero Romano, ma le risorse del paese e del regime ...
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De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] il dopoguerra.
145 In via ufficiale, mentre nella realtà era il rappresentante della mafia. Nel primo consiglio nazionale del nuovopartito, tenutosi dal 31 luglio al 3 agosto 1946, il vertice politico era formato da De Gasperi, segretario politico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dall’Unità al 1945
Roberto Pertici
Gli studi storici nell’Italia del Risorgimento
Anche per una storia della storiografia italiana, gli anni attorno al 1860 segnano una svolta: fu con la formazione [...] opere…, cit., p. 226).
Come si vede, il ralliement al nuovo ordine non poteva essere più completo: si comprende come il ministro De Jemolo e Morghen nel Dizionario di politica pubblicato dal Partitonazionale fascista nel 1940).
Il fatto è che a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
L’Italia repubblicana
Massimo Mastrogregori
La storiografia del Novecento: una lingua comune
Per presentare un quadro complessivo delle qualità specifiche degli studi di storia in Italia dal 1945 a [...] » di Ignazio Silone, che tentano di sottrarsi allo schieramento bipolare; cfr. Carrattieri 2006).
Inquadrati nei nuovipartitinazionali, di massa e minori, nei movimenti e nelle associazioni transnazionali, sostenuti dagli alleati e dai loro ...
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La Democrazia cristiana
Agostino Giovagnoli
La Democrazia cristiana ha occupato un ruolo centrale sia nella storia del cattolicesimo italiano – e, più in generale, dei cristiani d’Italia – sia nella [...] interno di questa, degli Stati nazionali e delle formazioni politiche tradizionali. Il decennio si aprì in Italia con la ‘marcia dei quarantamila’ alla Fiat, da cui emerse una nuova cultura del lavoro che spiazzò sindacati e partiti. Più del radicale ...
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I cattolici e il consenso politico dopo la fine della Democrazia cristiana
Sergio Apruzzese
Il tramonto della Democrazia cristiana e l’inizio della diaspora cattolica
Il partito che è stato di Alcide [...] da Casini e Mastella come coordinatori nazionali e da Francesco D’Onofrio in qualità di presidente del gruppo parlamentare.
Profittando della «discesa in campo» di Silvio Berlusconi e del suo nuovopartito, Forza Italia, intenta a conquistare il ...
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I cattolici e la Costituente
Paolo Pombeni
I cattolici e il momento costituente: tra avveramento della profezia sul crollo dei regimi liberali e desiderio di partecipazione alla ‘nuova Italia’
L’apertura [...] unità nazionale, il movimento cattolico e le gerarchie ecclesiastiche erano state assenti. Del resto la polemica contro la violenta usurpazione del potere temporale del papa da parte del nuovo Stato oscurava qualsiasi discorso di quel tipo, anche ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] intento di portare al campo nazionale forze altrimenti tentate dalla tradizionale lusinga passatista. Esse erano non di meno di scarso fondamento, perché la denuncia degli anni francesi solo in parte era il frutto di una nuova generazione, e per un ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] divenne, con qualche adattamento, quello poi adottato dal nuovo Stato nazionale, va tenuto presente che esso si legittimò risultando sottovalutò la capacità di mobilitazione e di organizzazione dei nuovipartiti in via di formazione. Le ali estreme, ...
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alleanza s. f. [dal fr. alliance; v. alleare]. – 1. Vincolo internazionale in virtù del quale due o più stati s’impegnano a concedersi reciprocamente il rispettivo appoggio in vista del raggiungimento di un comune scopo politico: contrarre,...
fratellitaliano s. m. (f. -a) Chi fa parte del partito politico Fratelli d’Italia o lo sostiene. | Anche agg. (f. -a) Che è proprio del partito Fratelli d’Italia e della sua linea politica. ◆ Franciscu Sedda sorvola sugli attriti tra alleati...