Missionario anglicano, nato probabilmente a Widford (Hertfordshire, Inghilterra) nel 1604, morto a Roxbury il 21 maggio 1690. Nel 1623 si laureò a Cambridge. Nel 1631 migrò con altri puritani a Boston, [...] rimanessero fedeli agl'Inglesi.
Tra le molte opere dell'Eliot si noverano la sua traduzione della Bibbia in indiano (il NuovoTestamento fu pubblicato nel 1661 e l'Antico nel 1663), la prima Bibbia stampata nell'America, e tra i più preziosi ...
Leggi Tutto
Vanno distinte sotto questo nome due località palestinesi di cui è menzione nell'Antico e NuovoTestamento.
La prima, corrispondente al moderno villaggio di ‛Amwās, è ricordata più volte nella storia della [...] guerra d'indipendenza maccabaica. Nel sec. III i Romani ne cambiarono il nome in Nicopolis; la forma araba ha ripreso l'antico nome leggermente modificato.
Quivi furono visibili sempre i resti d'una chiesa ...
Leggi Tutto
Filologo serbo, nato il 4 aprile 1825 a Novi Sad e morto il 17 novembre 1882. Svolse la sua feconda attività parte a Belgrado, ove, negli anni 1859-1865 e 1873-1877, insegnò la lingua serba alla Scuola [...] aspetto della sua operosità è tutt'altro che privo d'importanza, ove si pensi che insieme con Vuk (traduttore del NuovoTestamento) il D. pubblicò la prima completa versione serbo-croata della Bibbia (1868). Le sue edizioni riguardano soprattutto ...
Leggi Tutto
. Scultore e architetto. Civis pisanus, nel 1180 modellò imposte di bronzo per la porta maggiore del duomo di Pisa, poi distrutta (1596), e per una porta del transetto, simili di fattura a quelle, maggiori, [...] di Hildesheim; riesce a scuotere e frangere i soliti schemi iconografici per nuove espressioni: nella porta di Pisa - istoriata con fatti dell'Antico e del NuovoTestamento come quella di Monreale - i profeti vanno tra molli palmizî ondeggianti; in ...
Leggi Tutto
Insigne filologo tedesco, operosissimo in molti campi della filologia classica e in particolar modo nello studio dell'oratoria greca. Nato a Osnabrück il 22 gennaio 1843, libero docente a Königsberg nel [...] pronuncia del greco (Berlino 1870, 3ª ed. 1888) fu anche tradotto in inglese, come pure la sua grammatica del greco del NuovoTestamento (Gottinga 1896, 2ª ed. 1902, trad. inglese 1898). Curò con molta dottrina la 3ª ed. della prima parte della nota ...
Leggi Tutto
Teologo, nato a Ulm il 16 (o 26) marzo 1478 (o 1477), morto a Dresda l'8 novembre 1527. Dopo avere studiato a Tubinga e a Basilea, passò al servizio del cardinale Raimondo Peraudi e lo seguì in Germania [...] di Sassonia, e portò a termine (1° agosto 1527) la sua ultima e più importante opera: una traduzione tedesca del NuovoTestamento, da contrapporsi a quella di Lutero. Per quanto la versione di Lutero gli sia servita come modello, la traduzione di E ...
Leggi Tutto
. Antica città dei Vestini, nella IV regione augustea (Samnium et Sabina), nell'alta valle dell'Aterno, a circa 12 km. a SE. di Aquila degli Abruzzi, e poco a NE. dell'odierna borgata di Fossa. Per Aveia [...] S. Maria delle Grotte o ad Cryptas, è da ricordare il notevole ciclo di pitture a fresco con scene del Vecchio e del NuovoTestamento, e figure di santi e di profeti.
Bibl.: V. M. Giovinazzi, Della città di Aveia nei Vestini ed altri luoghi di antica ...
Leggi Tutto
Poeta messicano nato il 1° matzo 1791 a Cosamaloapán (stato di Veracruz), e morto nella città di Messico il 16 febbraio 1860. Alternò gli studî di latino e filosofia con quelli di medicina, che interruppe [...] per la forza descrittiva dei paesaggi messicani, e per la rievocazione di scene e figure del Vecchio e del NuovoTestamento, ma soprattutto per la profonda melanconia, specialmente in quelle poesie che si riferiscono alle guerre civili del Messico ...
Leggi Tutto
Teologo protestante, nato a Ulla presso Weimar nel 1780, morto a Basilea nel 1849. Libero docente a Jena nel 1805, divenne professore ordinario in Heidelberg, ove subì molto l'influenza delle idee di J. [...] alle influenze estrinseche storiche e sociali rispetto al cristianesimo. Nella critica biblica, sia dell'Antico sia del NuovoTestamento, lasciò tracce profonde, pur seguendo sostanzialmente le direttive del Herder. Sostenne anche la necessità di un ...
Leggi Tutto
Scrittore ecclesiastico del sec. IV, detto il cieco, che, nonostante la sua cecità e la sua qualità di laico, diresse da circa il 313 al 398 la celebre scuola catechetica della sua città natale, nella [...] . La sua opera esegetica comprese, secondo la testimonianza di S. Girolamo, quasi tutti i libri dell'Antico e del NuovoTestamento; ce ne rimangono brani nelle Catene (v.), dai quali si vede come egli fosse seguace esclusivo del metodo allegorico ...
Leggi Tutto
testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...