Belzebù Divinità filistea adorata in Accaron (ebr. Ba῾alzĕbūb «signore delle mosche»; mutato in Ba῾alzĕbūl «signore della casa [degli inferi]»). Le si rivolse Ocozia, re d’Israele, per una sua malattia. [...] Nel NuovoTestamento ricorre quale principe dei demoni. ...
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Stato insulare nell’Atlantico settentrionale, tra 63°24′ lat. N e il Circolo Polare, e fra 13°30′ e 24°25′ long. O. Dista oltre 800 km dalle coste settentrionali della Scozia e un migliaio di km da quelle [...] classico, dal 1150 al 1350 circa; medio, fino alla metà del 16° sec.; e moderno, a partire dalla traduzione del NuovoTestamento (1540) di Oddur Gottskálksson. Il relativo isolamento dell’I. dal resto del mondo nordico ha determinato una progressiva ...
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Riformatore religioso (Noyon 1509 - Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e promotore del capitolo, studiò (1523) a Parigi ove si legò d'amicizia con i figli di G. Cop e col cugino P. Robert, [...] Dio esige ubbidienza piena, e perciò ha dato la legge. Anche la nuova legge di Dio, che è legge di libertà, non ha abolito del per C., a quelli ch'egli trova menzionati espressamente nel NuovoTestamento: Battesimo e Cena. Il primo è unico, e il ...
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vescovo Nel cristianesimo primitivo e in molte Chiese cristiane non cattoliche, il capo di una comunità di fedeli, in posizione più elevata rispetto agli altri ordini del ministero ecclesiastico. Nella [...] gli apostoli, che sono gli esecutori di una missione di evangelizzazione, santificazione e unificazione del nuovo popolo di Dio. Dai testi del NuovoTestamento, che nel loro insieme, secondo la dottrina cattolica, sono documenti storici e ispirati ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Kamenz, Sassonia, 1729 - Braunschweig 1781). Destinato, per tradizione familiare, alla carriera ecclesiastica, preferì invece dedicarsi ad altri studî, frequentando a Lipsia [...] con cui Dio educa il genere umano nella via della verità, L. delinea il progresso di questa rivelazione dall'Antico al NuovoTestamento, e poi ancora oltre, verso una terza età in cui la ragione sarà capace di raggiungere da sola quelle verità che ...
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In generale, la manifestazione del sentimento con cui l’uomo, riconoscendo l’eccellenza di un altro essere, lo onora. Si distingue in c. profano e c. religioso. Quest’ultimo è il più comune e include le [...] , il c. si è venuto sviluppando storicamente. Per i primi tempi le testimonianze, oltre che nel NuovoTestamento, vengono dai più antichi scritti, specialmente alcuni dei cosiddetti Padri Apostolici, e da alcuni apologisti (Giustino, Tertulliano ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] astensione dai cibi carnei, castità perfetta). Sembra che M. raccogliesse in un insieme organico (Instrumentum) passi del NuovoTestamento epurato, in base ai suoi principi, di ogni influenza ebraica e dando rilievo specialmente al Vangelo secondo s ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] , riferita sia ai destini collettivi dell’umanità sia alle vicende particolari della storia ebraica. Nel NuovoTestamento si matura la concezione cristiana della storia come ‘storia di salvezza’ che trova il suo punto culminante nell’incarnazione ...
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Cimiteri sotterranei, soprattutto cristiani, ma anche ebraici. La sepoltura sotterranea fu limitata ai luoghi in cui la natura del terreno lo permetteva e costituì soprattutto un mezzo di economizzare [...] . I soggetti erano tratti da miti pagani, cui era stato dato un nuovo valore simbolico (Amore e Psiche, amorini vendemmianti, Orfeo), e dal Vecchio e dal NuovoTestamento; altri hanno un significato religioso generico come l’Orante, il Filosofo, il ...
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Nella teologia cattolica, verità rivelata da Dio e, come tale, proposta dalla Chiesa, perché sia da tutti accettata: in quanto verità soprannaturale (credibile, ma non giustificabile per la mente umana), [...] salvo discriminare teologicamente e criticamente il rapporto fra testo scritturale e definizione dogmatica. Il riconoscimento e si limitano a essenziali nuclei dogmatici presi dal NuovoTestamento; nella religiosità protestante, per l’appello all’ ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...