BEAZIANO (Beazzano, Bevazzano), Agostino
Francesco Tateo
Nacque a Treviso da famiglia di origine veneziana (Francesco Beaziano un secolo prima era stato cancelliere della Repubblica), non si sa in quale [...] pensato che il Bembo si riferisse alla stanza "Del poetico onor un nuovo Omero", presente nella raccolta delle Rime del 1538, laddove egli parla di armi. Il 2 gennaio dell'anno seguente faceva testamento, nominando, erede il figlio adottivo con l' ...
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GONZAGA, Curzio
Roberta Monica Ridolfi
Primogenito di Luigi, appartenente al ramo dei Nobili, e di Elisabetta di Ottaviano Lampugnani, andata in sposa a Luigi in seconde nozze nel 1527, il G. nacque [...] gli dedicò la sua Flori (Vicenza 1588) e nel testamento dispose che i suoi scritti inediti fossero mandati a O 1956, pp. 178-180; R. Erculei, Una dama romana del XVI secolo, in Nuova Antologia, 16 ag. 1894, pp. 696-699, 704; L. von Pastor, Storia ...
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ARTALE, Giuseppe
Franco Croce
Nacque nel 1628, a Catania, come si deduce dal suo testamento rinvenuto e pubblicato da U. Prota Giurleo.
Di famiglia nobile, che si vantava di discendere da un don Tristano [...] poté comunque correggere la stampa dei tre libri dell'Enciclopedia poetica e del Cordimarte: il 13 genn. del 1679 un nuovo attacco di podagra, cui sopravvenne una febbre maligna, lo costringe a lasciare "con qualche insapore" "tra le angustie del ...
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PERI, Giovan Domenico
Pietro Giulio Riga
PERI, Giovan Domenico. – Nacque ad Arcidosso, presso Siena, nel 1564 da una famiglia di contadini; il padre si chiamava Bartolomeo, della madre, Margherita, [...] l’elezione al soglio pontificio di Urbano VIII. Al nuovo papa Peri volle dedicare La rotta navale, un poema eroico seguì, pochi mesi dopo, la morte del genero Volunio Fabbrucci.
Fece testamento il 4 maggio 1636 e morì il 2 aprile 1639 ad Arcidosso, ...
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Eugenio Montale nacque a Genova nel 1896 da famiglia borghese e trascorse l’infanzia e l’adolescenza tra la città natale e Monterosso (nelle Cinque Terre). Non fece studi classici a scuola, ma fu sostanzialmente [...] più vicine al parlato, anche in rapporto ai temi che nei testi ultimi diventano civili, se non politici.
Nelle sezioni “Flashes” la presa in giro di sé stesso.
Se questo nuovo atteggiamento ha reso molto popolare la poesia montaliana, la critica ...
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Debenedetti, Giacomo
Paola Frandini
Saggista, critico letterario, scrittore e critico cinematografico, nato a Biella il 25 giugno 1901 e morto a Roma il 20 gennaio 1967. Una delle personalità più eminenti [...] di attrazione e presa di distanza tra D. e la nuova arte. L'esperienza diretta, la conoscenza dei problemi del doppiaggio . Dal 1946 al 1956 lavorò come redattore unico dei testi del cinegiornale della Settimana Incom, chiamato dal direttore S. ...
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Zavattini, Cesare
Cristina Jandelli
Soggettista e sceneggiatore, scrittore e giornalista, nato a Luzzara (Reggio Emilia) il 20 settembre 1902 e morto a Roma 13 ottobre 1989. Con il suo lavoro complessivo [...] che spetta loro nell'edificazione della nuova società.
Le più importanti formulazioni teoriche di Z. sono contenute nella raccolta di scritti Neorealismo ecc. (1979), curata da M. Argentieri; altri testi di estremo interesse illuminanti anche per ...
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ALBANZANI, Donato (Donato degli Albanzani; Donato da Pratovecchio, o del Casentino; presso gli amici umanisti Donatus Appenninigena o Apenninigena, nome impostogli probabilmente dal Petrarca)
Guido Martellotti
nome [...] Venezia, il 22 Ott. 1371, scrisse di sua mano il primo testamento. In contrasto con questo ultimo documento è un altro in cui l' vol. I, pp. 256 s.). Il 23 ag. 1378 lo troviamo di nuovo a Venezia (cfr. Bertanza, p. 147). Nel 1382 è invece a Ferrara ( ...
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ARIOSTO, Malatesta
Mario Quattrucci
Figlio di Princivalle, di nobile e antica famiglia bolognese, trasferitasi a Ferrara nel sec. XIV e legata a quella di Ludovico da lontana parentela, nacque a Ferrara [...] al 1460, ma l'anno seguente il duca gli affidava un nuovo incarico a Forlì, presso il conte Ugo Ordelaffi. Pur essendo uno In seguito non si hanno più notizie di lui, se non nel testamento del 7 genn. 1476 (rogato da G. Brusantini, notaio di Ferrara ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] e si rinnovano i vecchi, cambiano, in parte, i metodi (e talora anche i testi) delle varie discipline. Se ne introducono di nuove. Nel Cinquecento si fondano perfino cattedre di filosofia platonica. Emergono fra la fine del 15° sec. e il principio ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...