Nell’Antico Testamento, il personaggio oggetto dell’unzione divina, re o sommo sacerdote. Nell’uso posteriore il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, inviato dal Signore come re e salvatore [...] tal senso, nella traduzione greca Χριστός (Cristo), viene applicato dai cristiani a Gesù a partire dal NuovoTestamento.
Nell’Antico Testamento l’attesa del M. (messianismo) si esplicita in varie forme, documentate essenzialmente nei libri profetici ...
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In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi i limiti delle normali prevedibilità dell’accadere o vada oltre le possibilità dell’azione umana.
Economia
M. economico [...] nei racconti della storia più antica di Israele, i m. diminuiscono nel lungo periodo tra Mosè e Cristo. Nel NuovoTestamento i Vangeli attestano grande quantità di m. (manifestazione di potenza ma soprattutto di bontà) in rapporto alla missione di ...
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Il nato della pecora, fino a un anno.
Religione
In tutte le feste e per quasi ogni genere di sacrificio, la legge mosaica prescriveva l’immolazione di agnelli. Particolare importanza rivestiva il sacrificio [...] mese (nīsān), poi arrostito (disteso su due legni in forma di croce, senza spezzarne le ossa) e consumato. Nel NuovoTestamento l’a. diventa un simbolo del Cristo, vittima innocente immolata per la salvezza degli uomini. Assente dai Vangeli sinottici ...
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Nome di alcuni santi.
1. Asceta di Edessa (m. principio del sec. 5º) ove, secondo la leggenda, sarebbe fuggito, la sera delle nozze, da Roma. La leggenda assunse varie forme e acquistò grande diffusione [...] di Ivan Ivanovič; svolse due missioni presso i Tatari. Gli si attribuisce una revisione della versione del NuovoTestamento, che A. avrebbe compiuto, nel testo greco, durante un soggiorno a Costantinopoli (1354-55). Festa, in Russia, 12 febbraio. ...
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Teologo biblista (Dieppe 1638 - ivi 1712). Oratoriano (1659; uscì poi dall'ordine per rientravi nel 1662, dopo aver ottenuto l'autorizzazione a coltivare gli studî biblici), fu per un certo tempo prof. [...] (1692), le Nouvelles observations sur le texte et les versions du Nouveau Testament (1695) e una traduzione del NuovoTestamento dalla Vulgata (1704), arricchita dall'illustrazione di parole e di cose. Nella sua vasta produzione, e soprattutto negli ...
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Termine largamente usato in titoli latini, per indicare, tra l’altro, raccolte di atti ufficiali e pubblicazioni periodiche di accademie e istituti.
Nell’antichità romana relazioni scritte dell’attività [...] di a. anche altri racconti, relativi sia ad apostoli (specie se ne narravano il martirio), sia ad altri personaggi del NuovoTestamento (per es., A. Barnabae, A. Petri, A. Pilati ecc.). Da questo uso deriva anche la grande pubblicazione degli Acta ...
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Teologo (North Stoneham, Hampshire, 1829 - Weston-super-Mare 1890). Studente al Christ church college di Oxford, subì l'influsso di J. Keble ed E. B. Pusey; prete nel 1853, si diede a far rivivere il movimento [...] vaste reazioni, sicché nel 1859 L. tornò a Oxford, dove per dieci anni tenne una serie di lezioni sul NuovoTestamento che lo resero immediatamente popolare. Chiamato a tenere le Bampton Lectures "on the Divinity of our Lord and Saviour Jesus ...
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Teologo luterano (Breslavia 1799 - Halle 1877); fu prof. di teologia a Halle (1823), provocando, con il suo insegnamento, l'opposizione sia di F. D. E. Schleiermacher, sia dei teologi razionalisti di Halle; [...] Literarischer Anzeiger für christliche Theologie und Wissenschaft überhaupt (1830-49). Commentò libri del Vecchio e NuovoTestamento, prendendo posizione contro il razionalismo di Strauss in Die Glaubwürdigkeit der evangelischen Geschichte (1837 ...
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Monaco basiliano (n. Costantinopoli - m. Roma tra il 1383 e il 1387) nel monastero di Studion a Costantinopoli; nel 1348 successe a Barlaam nel vescovado di Gerace e nel 1366 fu nominato arcivescovo di [...] in un codice marciano, in gran parte autografo, appartenuto al card. Bessarione, e pubblicata nel 1875), e del NuovoTestamento (testo greco e versione in ebraico e in latino), andata anch'essa perduta. Appartenne all'A. il codice laurenziano XXXII ...
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Storico e filologo (Hameln 1844 - Gottinga 1918), professore a Greifswald, Halle, Marburgo, Gottinga. La sua opera abbracciò insieme gli studî biblici (Antico e NuovoTestamento) e arabistici. Nel campo [...] vetero-testamentario, sviluppando la teoria di Graf, affermò l'origine tarda, esilica e postesilica, della legislazione sacra ebraica, il carattere composito del Pentateuco e dei libri storici della Bibbia, ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...