BERNARDO da Parma
Roberto Abbondanza
Nacque al principio del sec. XIII (possibile anche la fine del sec. XII) da una famiglia probabilmente di piccola nobiltà feudale, che traeva il nome da una località, [...] e il 31 maggio 1263 - fornita dallo Schulte. B. aveva fatto testamento il 10 giugno 1262, e lo confermò il 9 giugno 1265, Liber Extra.Ma la concezione dell'opera non è del tutto nuova. Si fanno, come quelli di antecedenti bene individuati, i ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] divenuto papa con il nome di Alessandro VII, pose il B., con breve del 5 aprile, una seconda volta alla testa della Congregazione di s. Bernardo.
Di nuovo a Roma, il B. vi pubblicò i suoi primi scritti di spiritualità: Via compendii ad Deum (1657) e ...
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DESIDERIO da Montecassino
H. Toubert
(o Dauferio)
Abate di Montecassino (1058-1086) all'epoca dell'apogeo del monastero benedettino e poi papa con il nome di Vittore III, D. fu tra coloro che in età [...] de Saint-Clément de Rome, DOP 30, 1976, pp. 3-33; F. de' Maffei, La dicotomia tra le scene del Nuovo e dell'Antico Testamento e l'originario ceppo bizantino, Commentari 28, 1977, pp. 26-57, 195-235; L'art dans l'Italie méridionale. Aggiornamento ...
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FANINI, Fanino (Fannio Camillo)
Lucia Felici
Nacque a Faenza (od. provincia di Ravenna) intorno al 1520 da Melchiorre e Chiara Brini. Un suo biografo, Giulio da Milano, lo dice "giovine" nel 1550.
La [...] di Barbara Baroncini); vol. 847, c. 35 (7 sett. 1546: testamento di Melchiorre Fanini); vol. 864, cc. 392-395 (18 ag. 1552 ibid. 1951, p. 240; A. Casadei, F. F. da Faenza, in Nuova Riv. stor., XVIII (1934), 2-3, pp. 3-34 (con importanti documenti d ...
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AZZOLINI (Azzolino), Decio
Gaspare De Caro
Nacque a Fermo l'11 apr. 1623 da Pompeo, di famiglia patrizia, che aveva già dato alla Chiesa due cardinali, Gerolamo nel sec. XV e Decio seniore nel XVI, [...] 1689, lasciò l'A. suo erede universale, secondo un testamento del 1673 confermato al principio del 1689. L'A. iniziò Roma 1908, passim; E. Masi, Cristina di Svezia e il cardinale A.,in Nuova Antologia, s. 4, LXXXI (1899), pp. 685-706; L. Grottanelli, ...
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Ebrei
Elena Loewenthal
Un popolo con una storia del tutto particolare
Chi sono gli Ebrei? I protagonisti della Bibbia, uno dei libri più antichi mai scritti? Le vittime della Shoah, lo sterminio di [...] di più basta seguire la storia narrata nella Bibbia, che ovviamente gli Ebrei non chiamano Vecchio Testamento, anche perché non ne hanno uno nuovo da contrapporvi. Dopo la conquista della terra promessa da parte delle tribù d'Israele, il paese ...
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AMADUZZI, Giovanni Cristofano
Angelo Fabi
Nato a Savignano di Romagna il 18 ag. 1740, appartiene a quella generazione di eruditi romagnoli che fiorì tra la seconda metà del sec. XVIII e la prima del [...] ravennate Antonio Zirardini per la priorità nell'edizione dei testi stessi.
Erano quelli - com'è noto - Passerin, Il fallimento dell'offensiva riformista di S. de' Ricci secondo nuovi documenti (1781-1788), in Riv. di storia della Chiesa in Italia, ...
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BENEDETTINI
Giorgio Picasso
Durante la prima metà del Duecento, se da una parte si attenuarono le peculiarità che specialmente nel secolo precedente avevano visto due forme di monachesimo, 'vecchio' [...] senso; più tardi si trovò di fronte a una nuova Lega dei comuni lombardi che non volevano sottostare ai poteri 13 dicembre 1250, dopo aver dettato, pochi giorni prima, il testamento nel quale stabiliva che fossero restituiti a tutte le chiese e alle ...
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Nacque intorno alla seconda decade del sec. XV a Padova da Giovan Francesco, che per più di quaranta anni insegnò diritto civile e canonico in quell'università, e da Margherita di Nascimbene da Rodi. Fece [...] dagli appaltatori delle galere, il 3 luglio i pellegrini erano di nuovo a Giaffa, a bordo del convoglio, che partì due giorni possano aver tratto profitto dallo stesso materiale o che un testo sia servito di modello all'altro. La Momigliano Lepschy ...
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Nacque e fu battezzato il 18 aprile 1929 a Ozieri (Sassari), da Giuseppa Pompedda e da padre ignoto e solo nel 1946 fu riconosciuto come figlio naturale da Salvatore, un contadino che simpatizzava per [...] (la costanza, la conformità) con il kayros (il singolare, il nuovo)» (Il Vangelo della Giustizia, cit., pp. 46 e 222).
Proprio . Così mostrò una certa apertura rispetto al tema del testamento biologico e definì un «machiavello» ovvero «una specie ...
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testamento
testaménto s. m. [dal lat. testamentum, der. di testari: v. testare1]. – 1. Atto giuridico, essenzialmente revocabile, con il quale una persona dispone (salvo ipotesi eccezionali) in forma scritta delle proprie sostanze, in tutto...
nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a recente, attuale, moderno, ma con notevole...