Nella tradizione retorica occidentale il termine amplificazione (lat. amplificatio, exaggeratio; greco áuxesis, da auxánō «accrescere») indica un complesso di tecniche che intensificano i discorsi con [...] greco / che le Muse lattar più che altro mai» (Purg. XXII, vv. 101-102); o Virgilio, «e quel savio gentil, che tutto seppe» (Inf. VII, v. 3), e ” (da Ossi di seppia, vv. 42-49):
T’alzi e t’avanzi sul ponticello
esiguo, sopra il gorgo che stride: ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] /ɪ ʊ/ (come in [vɪnd] «vénti» e in [sʊtːs] «sporco»). Secondo una trafila comparabile, nelle parlate calabresi dell’ toscani, vocali medie tese e non tese (/e/ ≠ /ɛ/, /o/ ≠ /ɔ/), ma non presenta la stessa opposizione per le vocali alte (come invece ...
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Le ➔ parentesi, tonde ‹( )› o quadre ‹[ ]›, isolano un’informazione che si pone su un piano di discorso diverso rispetto al resto del contesto. Le loro funzioni sono in buona misura coincidenti con quelle [...]
(7) odi antichi, tra persone, famiglie, terre intere, spenti o (cosa ch’era pur troppo più frequente) sopiti
(8) dopo regalo un’altra bugia grassa e tonda.
Segenreich significa “fausto” [n.d.t.] (E. Canetti, Le nozze, in Canetti 1990: 61)
(d) ...
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Nella tradizione lessicografica, la definizione lessicale è la parafrasi usata per illustrare il significato di una voce lessicale (o lemma o, più raramente, entrata). Questa parafrasi è posta generalmente [...] .) e può essere semplice (se la parola ha un’unica accezione) o articolata in una serie (se la parola ha più accezioni).
Da un polysemy, «Linguistics» 142, pp. 5-32.
Atkins, Sue B.T. & Rundell, Michael (2008), The Oxford guide to practical ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] notorietà di Zarate e ci guadagna è peccaminoso o ‘tottista’», anche nella variante prefissata: «Italia pallonara La formazione delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
La Stella T., Enzo (1982), Deonomastica: lo studio dei vocaboli derivati da ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] decorso assai vario da Rimini ad Ancona», fra cui la lenizione di -t- in -d- che nei termini per «prato» (AIS 1415) ’identificazione di un altro importante confine linguistico, la «Linea (o fascio di isoglosse) Roma-Ancona» (Rohlfs 1937), che con ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] /ʦ/ e /ʣ/ si realizzano come lunghe sia all’interno di parola (nazione [naˈtsːjoːne] o azoto [aˈdːzɔːto]) sia in fonetica sintattica ([loˈtːsiːo] lo zio). Per le affricate post-alveolari esistono coppie minime basate sia sulla natura sorda / sonora ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] di quelle sonore poste tra vocali, dopo legamento o consonante liquida: ricordo > [riˈhordo]. a quello del fonema coinvolto: per la serie delle occlusive gli allofoni più comuni sono rispettivamente /p t k/ > [ɸ θ x] e /b d g/ > [β ð ɣ]; ...
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La vocale di appoggio è una vocale che facilita la pronuncia sia di consonanti o di sequenze consonantiche particolarmente difficoltose, perché rare, complesse e dunque marcate dal punto di vista della [...] prostetiche: così, ad es., nel torin. [adˈne] denaro o nel bologn. [edˈmeŋ] domani (cfr. Rohlfs 1966: § 137 e nord-calabrese, nelle desinenze finali dei verbi uscenti in -s e -t viene unita una -i oppure una vocale indistinta, come nel lucano [ˈpjaʧ ...
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Da non confondere né con parola né con lessema, il lemma (dal lat. lemma, «argomento, tema», a sua volta dal gr. lē ̂mma, «premessa») è una «unità grafica che costituisce l’intestazione di un articolo [...] (Lyons 1968) in quanto viene convenzionalmente utilizzata per indicare o ‘citare’ in ordine alfabetico un’unità lessicale per mezzo 2008), mentre il GRADIT (Grande dizionario italiano dell’uso, di T. De Mauro ne ha circa 260.000.
L’alto numero di ...
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t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...