scapigliatura letteratura Termine tratto dal titolo del romanzo di Cletto Arrighi (pseudonimo anagrammatico dello scrittore Carlo Righetti) La scapigliatura e il 6 febbraio (1861), con cui si designa un [...] programmatico ripudio della tradizione, da modi di vivere o scrivere o dipingere fuori da ogni regola. Si è soliti ascrivere ’adesione alla realtà contemporanea. Tra i protagonisti più noti, i pittori T. Cremona e D. Ranzoni e lo scultore G. Grandi. ...
Leggi Tutto
Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] e di Pietro Oddo a Roma (1450); più tardi studiò il greco con T. Gaza. Insegnò (1464-65) alla Sapienza di Roma, ma la scarsità di e i commenti raccolti dai suoi uditori durante le lezioni o annotati da lui in margine ai suoi libri; celebre, fra ...
Leggi Tutto
Critico letterario e scrittore russo (Pietroburgo 1893 - Mosca 1984). Nel suo primo libro, Voskresenie slova ("La resurrezione della parola", 1914), affrontò lo studio del linguaggio poetico secondo un'impostazione [...] L'arte come procedimento, in I formalisti russi, a cura di T. Todorov, 1968), nel quale elaborò e definì il concetto di letterarie più interessanti, Zoo. Pis´ma ne o ljubvi (1923; trad. it. Zoo, o lettere non d'amore, 1966), pseudoromanzo in forma ...
Leggi Tutto
Poeta ed erudito greco (n. 330 a. C.) di Calcide nell'Eubea. Scrisse numerose tragedie e un dramma satiresco, di cui restano pochissimi frammenti, e una lunga composizione, l'Alessandra, la cui datazione [...] dal "pio" Enea, padre di Romolo e Remo, e si parla delle avventure dell'eroe in Etruria e nel Lazio anche con l'accenno alle "mense" o focacce divorate. Si parla anche di un discendente dei Troiani "vincitore del Macedone", che viene identificato con ...
Leggi Tutto
Scrittore belga di lingua nederlandese (Molenbeeck-Saint-Jean 1879 - Beersel, Bruxelles, 1967). Disegnatore, regista, direttore della Scuola superiore di architettura e arti decorative di Bruxelles, fondatore [...] alla narrativa con il romanzo Maria Spermalie (1940), T. abbracciò il vitalismo, schierandosi dalla parte della natura con l'ultimo romanzo Zelfportret of het galgemaal ("Autoritratto o il pasto del condannato", 1955), d'impronta autobiografica. ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Roma 1886 - ivi 1958). Formatosi alla scuola di C. De Lollis, T., fu inizialmente critico letterario (Nell'Italia romantica sulle orme di Stendhal, 1924; Rilegature gianseniste, 1930, [...] Stendhal; Rilegature gianseniste). Dal critico e dal rhétoricien si è venuto così svolgendo il saggista, che di un testo poetico o di una postilla filologica si serve come tramite alla creazione letteraria (oltre a Il lettore vagabondo e a Carducci e ...
Leggi Tutto
Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] suggestive rovine, meraviglie ed esotiche bizzarrie. Ma l’o. assunse importanza di vero movimento artistico e letterario solo Massimo esponente ne fu E. Delacroix; la sua influenza toccò T. Chassériau e portò alla formazione di un primo gruppo di ...
Leggi Tutto
In letteratura, uno degli aspetti del comico, che nasce da uno squilibrio, da una sproporzione voluta fra gli elementi rappresentativi (per es., la morte di Morgante nel poema di L. Pulci), o dal contrasto [...] ’esigenza di rinnovamento morale e sociale, quanto per un gioco o divertimento intellettualistico, per un amaro piacere di épater le bourgeois stesso (1919) di L. Antonelli, L’uccello del Paradiso e Quella che t’assomiglia (1920) di E. Cavacchioli. ...
Leggi Tutto
trascendentalismo Movimento poetico e filosofico nordamericano che ebbe il suo centro nella Nuova Inghilterra nella prima metà del 19° secolo. Le sue origini risalgono al 1815, quando la Chiesa unitaria [...] posizioni, anche morali, religiose e sociali che a esso più o meno direttamente s’ispiravano; e, insieme, un’esaltazione dell Channing, il filosofo B. Alcott e Margaret Fuller Ossoli. Al t. si riconnettono, per vie solo in qualche caso dirette, alcuni ...
Leggi Tutto
Linguaggio artificiale, costituito con lessico in parte volgare o dialettale e in parte latino, ma con morfologia, sintassi, metrica e prosodia latina. Ha le sue prime manifestazioni nella letteratura [...] farces), ma assume fisionomia definita solo verso la fine del 15° sec. in Italia, e si fissa col Baldus di T. Folengo, che inaugura un vero e proprio genere letterario, raccogliendo seguaci anche in vari paesi europei.
Precursori immediati di Folengo ...
Leggi Tutto
t, T
(ti, ant. o region. te 〈té〉) s. f. o m. – Diciannovesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva da quella del tau greco, identico nella maiuscola (che a sua volta è una modificazione del segno dell’alfabeto fenicio, dove aveva...
t.p.l.
(o T.P.L.). – Nella marina mercantile, abbrev. di tonnellate portata lorda, insieme dei pesi mobili (in tonnellate metriche o inglesi), ivi compresi i passeggeri, le merci, l’equipaggio, l’acqua, i viveri, il combustibile, ecc., che...