GALLERANI, Ciampolo
Andrea Giorgi
Figlio di Iacomo di Sigherio, mercante e banchiere senese, e di Raba di Bandinello, nacque intorno al 1260. I più antichi ricordi dell'operato del G. si riferiscono [...] tradizionalmente guelfa, quale quella dei Gallerani, fu probabilmente l'insofferenza verso il governo popolare cittadino, colpevole forse, agli occhi del G. e degli altri membri del lignaggio, di non aver sostenuto a sufficienza le case bancarie in ...
Leggi Tutto
COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] , ibid., pp. 676 ss.); ma criticò il concetto deterministico di razza proprio del nazional-socialismo, che urtava, ai suoi occhi, contro il primato delle "energie morali" nelle vicende dei popoli (cfr. Razza e diritto al convegno italo-tedesco di ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN, Marcantonio
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia il 2 marzo 1619, quartogenito di Pietro di Girolamo e di Marina Giustinian di Daniele di Antonio "dai vescovi".
Entrambi i genitori erano di [...] fine alla guerra di Devoluzione dopo la stipula della pace di Breda tra Inghilterra e Olanda, il re Sole prese a guardare con occhi diversi all'area mediterranea, e alla fine dell'aprile 1668 il G. riuscì a ottenere l'invio di A. Dupuy de Montbrun ...
Leggi Tutto
GHISILIERI, Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1415 da Lippo (Filippo) di Tommaso e da Serena di Pietro di Raimondo, sposata in seconde nozze. Ebbe un fratellastro, Tommaso, nato dalla [...] e, ultimo oltraggio, Sante Bentivoglio volle che l'esecuzione avvenisse nel "guasto dei Ghisilieri", affinché morendo avesse negli occhi le rovine della sua casa.
Né gli anni placarono l'astio dei Bentivoglio nei confronti della famiglia del ...
Leggi Tutto
GIUSTINIAN, Sebastiano
Giuseppe Gullino
Secondogenito di Marino di Alvise e Cassandra Gradenigo di Piero di Angelo, nacque a Venezia nel 1459. Il padre non aveva percorso una carriera politica particolarmente [...] qualche mese, poiché nel novembre dello stesso 1503 era già a Capodistria in qualità di podestà e capitano. Ai nostri occhi potrebbe sembrare riduttiva una tale nomina, che spostava il G. dalla scena internazionale agli angusti confini di un centro ...
Leggi Tutto
BORELLI, Giacinto
Giuseppe Locorotondo
Nato l'11 settembre 1783 a Demonte (Cuneo) dal protomedico di quella fortezza, Ignazio, conseguì la laurea in giurisprudenza all'università di Torino il 12 giugno [...] con il solito zelo (secondo F. Sclopis usò coi Genovesi "modi che sapevano troppo dell'autorevole"), per cui agli occhi dei liberali torinesi, interessati alla sorte della missione Ricci-Pareto-Balbi, si trasformò da portavoce degli ordini sovrani e ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Minuccio (Giovanni da Siena)
Andrea Giorgi
Nacque a Siena nella prima metà del XIV secolo da una famiglia popolare dimorante nel terzo di Camollia.
La figura di G. giurista e diplomatico [...] e il fallimento del progetto. Questa volta la sua spregiudicata condotta costò a G., oltre al completo discredito agli occhi di Carlo, anche un periodo di carcere.
Una volta libero G. ritornò presso Anglico Grimoard, vicario pontificio in Bologna ...
Leggi Tutto
CAMPEGGI, Giovanni
Adriano Prosperi
Nacque a Bologna nel 1513 da Antonio Maria e Lucrezia Guastavillani. Studiò diritto civile e canonico, addottorandosi in utroque nel 1534. Si avviò fin da giovane [...] 1535), il C. si limita a richiamare e riassumere solo le norme che gli sembrano più urgenti e necessarie per restaurare agli occhi del popolo l'immagine di un clero consapevole dei suoi obblighi e capace di affrontarli: la cura degli edifici e dei ...
Leggi Tutto
BEROARDI, Guglielmo (Berovardi, Berrovardi)
Eugenio Ragni
Nacque a Firenze, probabilmente intorno al 1220: tra gli ufficiali ad cavallatas eletti il 6 febbr. 1260 è nominato, infatti, suo figlio Ruggero [...] ser Beroardo col B., tanto più che la forma "Beroardus" è la più frequente nelle Consulte.
Maggiore importanza, almeno agli occhi dei suoi contemporanei, dovette rivestire un'opera del B. che non ci è pervenuta: uno scritto - non sappiamo neppure di ...
Leggi Tutto
MARSILI, Ippolito
Lia Pallotti
– Nacque a Bologna nel 1450 da Carlo e da Giuditta Gradi.
La famiglia Marsili, nobile e senatoria dal 1483, era originaria di Budrio o forse di Modena, ma a partire dal [...] tortura non doveva essere considerato un arbitrario strumento in balìa del volere dei giudici, dall’altro essa appariva ai suoi occhi come un male necessario per giungere alla verità dei fatti.
Proprio a lui si deve, infatti, il disciplinamento della ...
Leggi Tutto
occhiata1
occhiata1 s. f. [der. di occhio]. – L’atto di guardare senza fermare a lungo l’occhio sopra l’oggetto, quindi in genere rapido sguardo: diede un’o. a destra e una a sinistra per assicurarsi che non ci fosse nessuno; con un’o. si...