Economista e filosofo francese (n. Vannes 1940). Esperto di cooperazione allo sviluppo e specialista dell’epistemologia delle scienze sociali, è il principale promotore dell’idea della decrescita. Rifacendosi [...] si è opposto all’occidentalizzazione del pianeta e alla prospettiva universalista, rivendicando la liberazione della società occidentale dalla dimensione universale economicista. Contro l’universalismo, L. si è fatto sostenitore del localismo (nella ...
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Regista cinematografico ungherese (Kide 1925 - Budapest 2017). Diplomatosi nel 1951 all'Accademia di arti teatrali e cinematografiche di Budapest, esordì nella regia con Zápor ("Acquazzone", 1960), dopo [...] critica della storia del paese sia sul piano espressivo, in sintonia con quanto accadeva anche nel cinema del mondo occidentale. Tra gli altri suoi film ricordiamo: Hideg napok (Giorni freddi, 1966); Falak (I muri, 1968); A magyar ugaron ("Sul ...
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Militare e uomo politico del Togo (Pya, Lama-Kara, 1937 - Lomé 2005); dopo aver militato nelle forze armate francesi, passò nell'esercito del Togo (1961), ove divenne capo di Stato maggiore (1965). Nel [...] da elezioni plebiscitarie (genn. 1972, dic. 1979, dic. 1986), mantenne una politica piuttosto autoritaria e filo-occidentale. Nonostante l'introduzione del multipartitismo (sett. 1992), E. mantenne un profilo politico autoritario che rese difficile ...
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Musicista (Vychvatinec, Podolia, 1829 - Petergof 1894). Studiò pianoforte con la madre e con A. Villoing e, dopo fortunati giri concertistici in tutta Europa, composizione a Berlino. Ebbe cariche alla [...] sicuro e limpido) virtuosismo e il focoso impeto interpretativo. Come compositore, fu esponente della corrente romantica di stampo occidentale, in contrapposizione alla corrente di ispirazione nazionale che si incarnava nel Gruppo dei cinque. Tra le ...
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Filosofo (n. Mount Joy, Pennsylvania, 1873 - m. 1953), prof. (dal 1931) alla Yale University. Particolarmente interessato al problema del valore, si dedicò alla costruzione di un'"ontologia assiologica", [...] , ma costituente una sorta di "metafisica naturale dello spirito umano". Si riallaccia così alla grande tradizione filosofica occidentale. Tra le opere più importanti: Valutation: its nature and laws (1909); The intelligible world: metaphysics and ...
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Generale (Mouilleron-en-Pareds, Vandea, 1889 - Parigi 1952); capo di stato maggiore della 5a armata nel 1939, nel 1941 comandante superiore in Tunisia, tornò nel 1942 in Francia a dirigervi la resistenza. [...] il Danubio. Capo di stato maggiore generale dell'esercito nel 1945, nel 1948 fu comandante delle forze terrestri dell'Unione occidentale; sul finire del 1950 fu inviato nel Tonchino a dirigervi le operazioni difensive contro la lega Viet-minh. Dopo ...
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Steiner, George
Giuliana Scudder
Scrittore e saggista di origine austriaca, nato a Parigi il 23 aprile 1929, naturalizzato statunitense nel 1944. Di famiglia ebraica, allontanatasi dall'Austria a causa [...] l'infanzia, S. si è avvalso di un tale patrimonio per un'appassionata ricerca sulle origini della crisi della cultura europea occidentale. Pubblicò il suo primo libro, Tolstoy or Dostoevsky, nel 1959 (trad. it. 1965, 1995²). La crisi della cultura si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Santo Mazzarino
Mario Mazza
Per solidità di dottrina, per varietà e vastità di interessi, per originalità di pensiero Santo Mazzarino può considerarsi uno dei maggiori storici dell’antichità del 20° [...] infranse nello scontro con le legioni di Roma. Di quel sogno si verificò l’opposto: l’unificazione del Mediterraneo occidentale sotto l’egemonia romana.
Ricerche di storia tardo-romana, recita il sottotitolo di Aspetti sociali del quarto secolo, lo ...
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BONITO, Ludovico
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Nacque ad Agrigento, intorno alla metà del sec. XIV, da nobile famiglia amalfitana trasferitasi in Sicilia alla fine del sec. XIII. Non è noto dove compisse gli studi che, secondo [...] 'isola di Sicilia durante la minorità della regina Maria, che con Palermo, Trapani e Agrigento controllava buona parte della Sicilia occidentale, fu eletto dal capitolo di Palermo, tra il 1385 e il 1386, comunque prima del 28 marzo 1386, arcivescovo ...
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Crowther, Samuel Ajayi
Ecclesiastico nigeriano (Osogun 1809 ca.-Lagos 1891). Fu il primo vescovo africano della Chiesa d’Inghilterra. Fatto prigioniero dai fulani nella distruzione di Osogun (1821) fu [...] della lingua yoruba (traduzione della Bibbia) e figura centrale nella diffusione ottocentesca del cristianesimo in Africa occidentale. Enfatizzava il ruolo degli africani nell’evangelizzazione e, negli ultimi anni, nel contesto del dilagante razzismo ...
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occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...
occidentalite
s. f. Il male d’Occidente. ◆ con il suo saggio «L’Islam globale» Fouad Allam presenta un percorso affascinante ed inedito nel mondo islamico. […] Il fallimento dello Stato nell’era post-coloniale si riverbera nella ricerca di...