(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] neoplatonismo mistico in Persia sino ancora nel Seicento), fu noto per le numerose traduzioni latine all’Occidentecristiano, cui trasmise problemi comuni, stimolandone l’ulteriore elaborazione, e assolvendo una funzione non limitata alla semplice ...
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Filosofo e scienziato musulmano (n. Baghdād - m. 870 circa), chiamato in Oriente "il filosofo degli Arabi" e noto in Occidente con il nome latinizzato Alchindus. Scrisse oltre 270 opuscoli (la maggior [...] da Gherardo di Cremona nel sec. 12º. La parte del suo commentario aristotelico che ebbe maggiore risonanza nell'Occidentecristiano è quella riguardante la teoria dell'intelletto, in cui si riallaccia specialmente all'interpretazione di Alessandro di ...
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IDEE, Storia delle
Jacques Le Goff
*La voce enciclopedica Storia delle idee è stata ripubblicata da Treccani Libri, arricchita e aggiornata da un contributo di Francesco Mores.
I fondamenti della storia [...] . che era a un tempo un centro di potere: lo Studium. H. Grundman ha messo efficacemente in rilievo il fatto che nell'Occidentecristiano, dal secolo 13° in poi, ci sono tre centri e tre forme di potere: il Regnum, il Sacerdotium e lo Studium. Questi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giulio Cesare Vanini
Francesco Paolo Raimondi
Spirito inquieto, che si sente investito del compito civile di un profondo rinnovamento politico-culturale dell’uomo e della società, Giulio Cesare Vanini [...] di demolizione del patrimonio ideologico-culturale dell’Occidentecristiano. In tale atteggiamento, che si potrebbe fase iniziale è più debole, impiega l’astuzia o le armi. Cristo scelse di fondare la legge cristiana, immolandosi ed esponendosi a una ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Definizione
Il termine 'secolarizzazione' nella sua accezione più generale riassume due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita [...] di Hermann Lübbe (v., 1965), se ne possono individuare diversi significati legati a diversi momenti storici dell'Occidentecristiano moderno. Derivato dal latino saeculum, il termine fu impiegato per la prima volta durante le trattative per la ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] due scritti - la c.d. Theologia Aristotelis e il Liber de causis - che la tradizione siriaco-araba consegnò all'Occidentecristiano come testi dello Stagirita e che corrispondono, invece, rispettivamente ai libri IV-VI delle Enneadi di Plotino e alla ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] di delineare non può fare a meno, in conclusione, di accennare alla questione della conoscenza del mondo islamico da parte dell'Occidentecristiano. Di fronte alla grande ricchezza e varietà della cultura islamica fra il sec. XII e il XIII e alla sua ...
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panteismo
Raffaele Savigni
La fede in una forza divina che pervade l’Universo
In alcune tradizioni religiose, soprattutto in Oriente, la divinità è concepita come il Tutto, una forza che pervade l’Universo [...] del proprio Io superficiale e materiale.
Tra religioni e filosofie: sentirsi parte del Tutto
Anche nell’Occidentecristiano si sono tuttavia sviluppati movimenti religiosi e filosofici contrassegnati in varia misura dal panteismo. Nei primi secoli ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] anello dello Zodiaco, è concetto rappresentato in ambito cristiano dalla figura di Cristo Cronocratore, che presiede all’ordine del t., , religiosi o agricoli. Dal 3° sec. in Occidente prevalgono raffigurazioni dei mesi attraverso scene di genere di ...
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(ted. Wien) Città dell’Austria (1.900.547 ab. nel 2018), capitale dello Stato e del territorio autonomo omonimo. Sorge all’estremità settentrionale del Wiener Becken, nel punto in cui questo maggiormente [...] 17° sec. ebbe funzione di baluardo per l’Austria, la Germania e l’Occidente in genere nella lotta contro i Turchi. Assediata da questi dal 27 settembre al fu sede di diffusione del canto liturgico cristiano nonché di una fiorente tradizione profana), ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...