Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Dario Ippolito
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I secoli XIII-XIV si rivelano cruciali nella storia dei rapporti fra l’Occidentecristiano [...] distintivo, istituzione di quartieri residenziali separati, limiti nell’esercizio delle professioni e nei contatti con il mondo cristiano.
Nel 1290 gli ebrei vengono espulsi dall’Inghilterra, ov’erano stati stabilmente soltanto per un paio di secoli ...
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ASTROLABIO
F. Noci
Strumento, generalmente realizzato in metallo (bronzo, rame o ottone), che permette di misurare l'altezza delle stelle, della luna o del sole sull'orizzonte e di determinare relazioni [...] , 1976, p. 195, fig. 6), mentre più frequenti sono gli esempi di a. a partire dal 10° secolo.Nell'Occidentecristiano l'a. non si diffuse anteriormente al sec. 13°, benché negli ambienti colti fosse conosciuto anche prima, probabilmente grazie alla ...
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Cavalleria
Jean Flori
La cavalleria nacque intorno all'anno Mille in seguito alle trasformazioni sociali e politiche dell'epoca feudale, all'accresciuto ruolo dei castelli e dei guerrieri che li abitavano, [...] cavalleresca pose le basi delle future 'leggi della guerra'. Nel sec. XII, salvo che ai margini dell'Occidentecristiano, i guerrieri catturati in battaglia in genere non venivano più massacrati. Si preferiva scambiarli corrispondendo un riscatto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Mercanti e vie di comunicazione
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’Europa occidentale vive nell’alto Medioevo una fase di [...] piano sia amministrativo sia civile ed economico e in quello arabo vi è un importante sviluppo dell’urbanizzazione, l’Occidentecristiano vive un periodo di decadenza. Le città, lontane dai fasti antichi e sempre meno popolate, versano in uno stato ...
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POLO, Marco
M.G. Chiappori
Viaggiatore veneziano, nato nella città lagunare o a Curzola, in Dalmazia, nel 1254 e morto a Venezia nel 1324.Tra quanti nel Medioevo, mercanti e missionari - affiorati alla [...] dai suoi successori, i quali, conquistata l'area iranico-mesopotamica, erano interessati a stringere un'alleanza con l'Occidentecristiano per annientare le potenze musulmane e assicurarsi l'accesso al Mediterraneo - furono le condizioni storiche che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero tolemaico e il modello astronomico proposto nell’Almagesto suscitano [...] originale elaborazione che apre nuove vie.
Il confronto con il pensiero antico
L’introduzione del pensiero aristotelico nell’Occidentecristiano non è un processo culturale indolore, in particolare per le questioni cosmologiche. La struttura a sfere ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Marcella Raiola
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento, la storia degli ebrei è caratterizzata dall’espulsione della comunità [...] è fra le cause che spingono gli ebrei a intraprendere nuove strade di speculazione teologica e filosofica. L’Occidentecristiano rifiuta con violenza ogni inquinamento culturale e di conseguenza la cultura ebraica se ne distacca prendendo altre vie ...
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Tartari
Silvia Moretti
Stirpe guerriera di razza e lingua mongolica
Nel Medioevo e in Età moderna il nome Tartari veniva adoperato nell’Occidentecristiano per identificare piuttosto genericamente tutte [...] e i lupi
Invenzioni, tradizioni e leggende si intrecciano inestricabilmente intorno ai Tartari; nome che evoca nell’Occidentecristiano il terrore di feroci razzie e distruzioni. Dobbiamo porci, però, alcune domande, cominciando proprio dal nome. I ...
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teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] S. Bulgakov e V. Lossky fa conoscere all’Occidente le ricchezze della tradizione orientale.
La solidità del uomo dagli idoli che lo sottomettono; se essa culmina nell’opera del Cristo che ha fatto dell’uomo un ‘affrancato’, erede del Regno, allora ...
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OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] fatti gioverà illustrate separatamente le vicende ospedaliere nell'Oriente e nell'Occidente.
Oriente cristiano. - L'Oriente, dove il cristianesimo ebbe più rapido sviluppo, precede l'Occidente nell'espansione delle opere d'assistenza. Si citano fra i ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...