Dottore della Chiesa latina (Stridone, nei pressi di Aquileia, 347 circa - Betlemme 419); di un'agiata famiglia cristiana, Girolamo venne a Roma giovanissimo, con l'amico Bonoso, per compiervi eccellenti [...] ascetismo e hanno fatto di G. il simbolo dell'umanesimo cristiano. Con Bonoso, alla fine degli studî romani, passa in Daniele, Geremia e Ester), che sarà accolta in tutto l'Occidente come la Vulgata. Tutto questo lavoro non si compì pacificamente: ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] (estesa a tutta la Chiesa da Leone XIII), in Occidente, 14 aprile.
Opere e pensiero
Numerosi scritti che vanno sotto ragione divina, il Verbo che s'è incarnato e rivelato in Gesù Cristo. Questo Logos fu strumento e mezzo per la creazione del mondo; ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] o trono.
Nel mondo cristiano il t., come attributo divino e regale, compare nell’iconografia del Cristo in maestà, della analogia con la cattedra vescovile o abbaziale, porta, in Occidente, alla riduzione della cupola di copertura a mezzo baldacchino ...
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Sistema spirituale cristiano di orientamento essenzialmente contemplativo che ricerca la perfezione dell’uomo nell’unione con Dio tramite la preghiera incessante. La forma abituale della preghiera esicasta [...] consiste nell’invocazione litanica: «Signore Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, abbi pietà di me peccatore». Si recita facendo scorrere una corda con nodi e ripetendo a ogni nodo l’invocazione. In Occidente una testimonianza nota di questa pratica ...
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Filosofo e teologo italiano (Urbino 1925 - ivi 1993); sacerdote dal 1949, insegnò filosofia della religione all'univ. Cattolica e in quella di Urbino. A lui si deve la conoscenza in Italia di alcuni importanti [...] Barth, R. Bultmann e D. Bonhoeffer). Il suo pensiero cristiano fu aperto al dialogo con la ragione, con la storia, e utopia (1974); Novecento teologico (1977); Filosofia della prassi (1986); L'ethos dell'Occidente (1990) e Scritti cristiani (1991). ...
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Scrittore arabo cristiano, di setta nestoriana (m. Baghdād 1043 d. C.), noto in Occidente con i nomi di Abbefagar, Albefagar, Abelfarag. Commentò in arabo scritti di Aristotele, Ippocrate e Galeno, e compose [...] il Fiqh an-Naṣrāniyya ("Il diritto della Cristianità"), in cui compendiò i canoni dei concilî riconosciuti dalla chiesa nestoriana ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] dello stesso Dio, secondo il tema squisitamente biblico e cristiano della rivelazione (Manuale di storia comparata delle religioni, e di salvezza dei popoli oppressi, Milano 1960; Occidente e terzo mondo. Incontri di civiltà e religioni differenti ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] . Si tratta di un movimento profetico creato da un vecchio contadino meticcio, Ezequiel Ataucusi Gamonal, soprannominato Cristo d'Occidente (rispetto a Gesù, Cristo d'Oriente), o anche il nuovo Inca, il nuovo Mosè. Egli stesso si presenta come nuovo ...
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Occultismo ed esoterismo
Massimo Introvigne
Magia, esoterismo, occultismo
O. ed e. sono - almeno secondo una tesi tradizionale che, come vedremo, viene rimessa in discussione - forme di manifestazione [...] di vista razionalista oppure religioso (per es. cristiano), non senza attribuire al termine e alle cosiddette religiosa e alla nozione di religione dominanti nella storia dell'Occidente.
Occultismo, esoterismo e nuovi movimenti magici nel 21° secolo ...
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VENCESLAO, santo, duca di Boemia
Karel Stloukal
Nacque circa il 907, primogenito del duca Vratislao I; nel 921 assunse il governo della Boemia, da principio però sotto la tutela di sua madre Drahomira. [...] . condusse lo stato boemo in legami più stretti con l'Occidente, avendo riconosciuto, nel 929, la sovranità del re tedesco vescovo di Mantova, e del monaco boemo Cristiano. Quale primo santo boemo cristiano, V. diventò nella storia boema modello dell ...
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oriente
oriènte s. m. [dal lat. oriens -entis, part. pres. di oriri «nascere, sorgere» (sottint. sol «sole»)]. – 1. Uno dei quattro punti cardinali, quello dove il sole sorge (sinon. quindi di levante e di est): il cammino apparente del sole...
occidentale
agg. [dal lat. occidentalis]. – Di occidente, posto a occidente (contrapp. a orientale): le regioni o. della Francia; le province più o.; i confini o. dell’Impero romano; la Spagna o.; le Alpi O.; il Mediterraneo o.; venti o.,...