Età intermedia tra l’antica e la moderna. Secondo l’accezione più diffusa è il periodo compreso fra la caduta dell’Impero Romano d’Occidente (476) e la scoperta dell’America (1492).
Il giudizio sul Medioevo
La [...] dopo il crollo dell’ordine costituito dalla società industriale, come il M. tradizionale era succeduto all’ordine romano, in una prospettiva catastrofista di ritorno di un passato premoderno.
Una nuova prospettiva
L’alternativa a questa ciclicità ...
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LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
(XXI, p. 70; App. II, II, p. 199)
Storia del manoscritto. − Il l. manoscritto e la sua storia dall'antichità al Basso Medioevo (v. manoscritto, XXII, p. 143) [...] in epoca molto antica e soprattutto nel mondo romano, strutturato nella forma di polittici lignei, talora costituiti . 1987), Turnhout 1989; Contributi italiani alla diffusione della carta in Occidente tra XIV e XV secolo, a cura di G. Castagnari, ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] è ora Rue de la Victoire; mentre le paludi a occidente della riva destra furono disseccate alla fine del regno di Luigi Parigi contro gli Unni. A quel tempo Parigi faceva parte del regno "romano" di Egidio, poi di Siagrio, e non è impossibile che l' ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] teologica della letteratura antigiudaica quanto le norme del diritto romano, che già dal 4° sec. avevano sancito le alla base di fenomeni nuovi, quali la lotta contro l'Occidente dei fondamentalisti islamici e l'ostilità antiebraica sempre più diffusa ...
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Le culture non occidentali
Marco Bussagli
Premessa
Qualsiasi riflessione sul corpo umano nell'arte non potrebbe in alcun modo considerarsi completa se non si estendesse lo sguardo anche alle civiltà [...] e a contenere la minaccia dei nomadi a oriente. Influenzata dal preesistente fondo greco e dai forzati rapporti con l'Occidenteromano, l'arte partica produsse opere nelle quali l'organicità greca si mescolò alle esigenze culturali iraniche, come nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I programmi figurativi della Chiesa cristiana in Europa (mosaici, pitture, sculture, vetrate, pavimenti, libri)
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto [...] immagini rende testimonianza del ruolo dell’artista e del suo committente, secondo una consuetudine antica, tramandata tanto nell’Occidenteromano quanto (e soprattutto) nell’Oriente bizantino. Il mosaico di Aqui, oggi nel Museo di Torino, è donato ...
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CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] ; S. Lusuardi Siena, Luni paleocristiana e altomedievale nelle vicende della sua cattedrale, in Studi lunensi e prospettive sull'occidenteromano, "Atti del Convegno, Lerici 1985" (Quaderni del Centro di studi lunensi, 10-12), Luni 1987, II, pp. 289 ...
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La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] sublime (perché lo scopo principale del discorso resta la persuasione) per convincere. Quando Agostino scrive, nell’Occidenteromano del tutto cristianizzato resistono poche sacche di conservazione degli antichi valori pagani. Per questa ragione, la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli delle steppe e lo spazio mediterraneo: Unni, Avari, Bulgari
Umberto Roberto
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I popoli nomadi [...] sfida inviando truppe al confine. L’incognita di una guerra con l’Oriente romano induce Attila a cercare altrove occasioni di vittoria e bottino. Si volge dunque all’Occidenteromano, ma l’offensiva unna è preceduta da un prologo imbarazzante per l ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I popoli germanici
Alessandro Cavagna
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le popolazioni germaniche, di origine indoeuropea, dopo secoli [...] spostamenti precedenti, la stessa distribuzione etnica di IV secolo, da cui si diparte il prorompente moto di penetrazione nell’Occidenteromano, appare come il risultato di un’espansione di popolazioni in precedenza ignote.
Se, come si è detto, la ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...