FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] mondiale. Poi è stato messo da parte.
Se l'Impero di Carlomagno è "La fondazione d'Europa" (cap. VIII), "prima cosciente manifestazione dell'Occidente cristiano e romano" (p. 210), il compito di "tentare nel nome di Roma la suprema sintesi dell ...
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Pelagio I
Claire Sotinel
P., figlio di un certo Giovanni "uicarianus", senz'altro funzionario del Vicariato di Roma, era originario di questa città. Non si hanno notizie sul suo conto, prima di trovarlo [...] i. W. 1972.
I. Mazzucco, Filippo e Giacomo Apostoli nel loro santuario romano, Roma 1982.
R. Markus, La politica ecclesiastica di Giustiniano e la chiesa d'Occidente, in Il mondo del diritto nell'epoca giustinianea: caratteri e problematiche, a cura ...
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ALBERICO di Roma
Girolamo Arnaldi
Nato da Alberico di Spoleto e da Marozia, figlia di Teofilatto "senator Romanorum" e della senatrice Teodora, A. è generalmente menzionato come Alberico II, ma tale [...] filo di un'ininterrotta attività del papato in Occidente, attraverso decenni non certo propizi alle istanze erano tenuti separati per mezzo di Roma" (P. E. Schramm, Kaiser, Rom und Renovatio, I, Leipzig 1929, p. 20). Ma la peculiarità del regime ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] per poi concludere, con la sua beneficiata, il soggiorno romano tra tripudi di fiori e serenate improvvisate. Le stesse accoglienze contemporaneamente i limiti del discorso portato avanti dall'Occidente europeo, nel campo del balletto.
Dopo la ...
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AGILULFO, re dei Longobardi
Ottorino Bertolini
Non longobardo di sangue, perché della stirpe dei Turingi, certo si era unito ai Longobardi quando avevano invaso l'Italia, e nelle loro schiere aveva [...] che era stata residenza preferita degli imperatori in Occidente del sec. IV e sede di arcivescovi cattolici 344-373, 381-388, 413-434, 447 s., 481 s.; 107-147; G. Romano-A. Solmi, Le dominazioni barbariche in Italia, Milano 1940, pp. 281 s., 301-307; ...
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Ormisda, santo
Teresa Sardella
Nacque a Frosinone, figlio di Giusto. Fu diacono della Chiesa romana sotto il pontificato di Simmaco, del quale fu il successore. Fu eletto papa il 20 (e non il 27 come [...] propria moglie nel chiostro. Troviamo O. diacono nel concilio romano del 6 novembre del 501, anche questo indetto da Simmaco e uno dei principali mediatori della cultura ecclesiastica greca in Occidente, vicino al papa e molto legato ad alcuni di ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] lingue confrontandole con quelle circolanti in Occidente allo scopo di rettificarne inesattezze ed geogr. ital., LX (1953), 1, pp. 1-17; E. Rossi, P. D. orientalista romano, in Oriente moderno, XXXIII (1953), pp. 49-54; W. Blunt, P.'s pilgrimage: a ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Giambattista Vico
David Armando
Manuela Sanna
All’interno di un itinerario fra i più significativi nella tradizione filosofica dell’Italia moderna Vico, recuperando il valore creativo e conoscitivo [...] ogni tempo e in ogni luogo, come mostra l’esempio del Giappone. Il ricorso della «barbarie» nell’Occidente dopo la caduta dell’Impero romano, d’altra parte, non rappresenta una mera ripetizione, ma si inserisce in maniera singolare nei disegni della ...
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DANDOLO, Enrico
Giorgio Cracco
Appartenente alla grande famiglia veneziana del confinio di S. Luca, nacque a Venezia intorno al 1107. Ci restano sconosciuti, per il silenzio delle fonti note, sia il [...] riscossione di un prestito marittimo concesso quattro anni prima a Romano Mairano; né (aprile 1178) a Venezia, tra i fatiche dei procertantes, ossia dei "pendolari" dei traffici tra Occidente e Oriente; un uomo, quindi, fin troppo temibile e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Botero
Robertino Ghiringhelli
La vita di Giovanni Botero, altalenante tra certezze e dubbi, fama e oblio, ebbe un filo conduttore mai interrotto: la ricerca di un legame duraturo tra fede e [...] la porpora cardinalizia nel 1587.
Sono i dieci anni di soggiorno romano nei quali Botero scrive le sue opere maggiori, cui è e assolvere la vocazione colonizzatrice ed evangelizzatrice dell’Occidente europeo e di arrivare a una definizione del ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...