Luigi Accattoli
Giubileo
Annus centenus Romae semper est iubileus
Il Giubileo di Giovanni Paolo II
di Luigi Accattoli
24 dicembre 1999 - 6 gennaio 2001
II Giubileo ha dominato, come fatto religioso, l'anno [...] apertura e in chiusura della celebrazione che presiede nel carcere romano di Regina Coeli e all'Angelus. Così parla nella seconda celebrato da Bonifacio IX. Si era in pieno scisma di Occidente e si recarono a Roma solo i pellegrini che riconoscevano ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] tipologia preromanza si configuri non oltre il V-VI secolo, nei decenni immediatamente successivi alla dissoluzione dell’Impero Romano d’Occidente e delle sue capacità coesive, con l’immediato seguire, tra il VI e il VII secolo, di differenziazioni ...
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Beni culturali
Oreste Ferrari
sommario: 1. Premessa. 2. Problemi generali della tutela. 3. Le realizzazioni museali. 4. Le attività promozionali di valorizzazione. 5. La catalogazione. 6. La formazione [...] ma anche delle risorse della tecnologia informatica, come i CD ROM e, in un non lontano futuro, Internet.
Hanno tuttavia quelle sui Fenici (Venezia, 1994) e sui Greci in Occidente (Venezia, 1996), nonché quella altamente spettacolare sul ‛Mito ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] nel turco e nell’arabo» (Vidos 1939: 6).
In Occidente, l’influenza italiana era soprattutto genovese. L’ascesa della marina la Bulla d’oro, una specie di costituzione dell’Impero romano proposta da Carlo IV, la cui ultima stipulazione richiedeva ai ...
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Agricoltura
P. Mane
M. Bernardini
Dal punto di vista storico-artistico, lo studio dell'a. medievale può avvalersi di testimonianze iconografiche dalle diverse e numerose tipologie. Esse costituiscono [...] secc. 9°-10°) l'affermarsi, nei vasti domini del fisco romano ereditati dai capi barbari, del sistema agrario a campi ed erba, sec. 9°, sotto l'influsso della civiltà araba, si diffusero in Occidente gli erbari. Di fatto solo dopo il sec. 12° in ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] Bertocando), quella rustica, l'onciale di stile italiano (romano o settentrionale), la semionciale e così via. All'impressione con il sec. 12° che gli a. d'apparato dell'Occidente latino si modificarono fortemente sia in ambito librario, sia in ambito ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] si perpetua fino all’unità d’Italia (1861) e anche oltre (De Mauro 1963: 25-43; Castellani 1982).
Caduto l’Impero romano d’Occidente, il latino evolve in forma divergente nei vari territori che lo avevano composto, tanto che si arriva già nell’alto ...
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citta
città
Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto [...] di restaurare, nell’alta e media Italia, l’autorità del Sacro romano impero. A quest’epoca, però, nei Comuni italiani era già intervenuto popolazione, le più antiche metropoli dell’Occidente industrializzato.
Architettura e urbanistica delle città
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Agrimensura
L. Speciale
Conosciuta sin dall'Antichità, la pratica della limitatio (da limes, letteralmente 'confine') nacque probabilmente in Egitto, dove le periodiche inondazioni del Nilo rendevano [...] all'unità più piccola corrispondeva il pes, il piede romano, pari a cm. 29,6 ca., progenitore di du XIe siècle, Paris 1979 (trad. it. Le scuole e l'insegnamento nell'Occidente cristiano dalla fine del V secolo alla metà dell'XI, Roma 1984).
K. Vogel ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] Cremona incaricato dal papa di riportare all'ortodossia Ezzelino da Romano che, come il suo alleato Federico II, si serviva -platonismo nel pensiero dei nuclei ebraici stanziati nell'occidente latino (riflessioni sul 'Commento al Libro della ...
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occidente
occidènte s. m. [dal lat. occĭdens -entis (sottint. sol «sole»), part. pres. di occĭdĕre «tramontare», comp. di ob- e cadĕre «cadere»]. – 1. Una delle quattro direzioni cardinali, quella nella quale il sole tramonta; sinon. quindi...
romano-barbarico
romano-barbàrico agg. (pl. m. -ci). – Si dice di fatti linguistici, storici, artistici e culturali, determinati dall’incontro delle civiltà barbariche con quella romana e cristiana: arte romano-barbarica; civiltà romano-barbarica...