CAGLIARI
R. Serra
(lat. Carales, Karales, Karali, Castrum Caralis)
Città della Sardegna meridionale, capoluogo della regione, posta al centro del golfo omonimo.Menzionata da Pausania (Periégesis, X, [...] da sottili lesene polistile, collegate da archetti trilobi lungo il terminale a capanna, che apre al centro un portale a ogiva sormontato da rosone.La storia dell'insediamento dei Francescani a C. nel sec. 13° informa della chiesa romanico-vittorina ...
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LOCHES
D. Sandron
(Loccae, Loecis super Angerem nei docc. medievali)
Cittadina della Francia centrale (dip. Indre-et-Loire), L. è collocata su di un rilievo isolato nel complesso dell'altopiano della [...] laterali furono costruite nel 14° e 15° secolo.Poco dopo il 1168 un vasto portico, coperto da una volta a ogiva di tipo angevino, fu addossato al blocco campanario occidentale. Il portale a tre archivolti, ornato da personaggi, animali fantastici e ...
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MOTORE
Michele MITOLO
Pietro LEMMI
Gino BURO
Pericle FERRETTI
Enrico PISTOLESI
Gino BURO
Si chiamano motori le macchine che operano la trasformazione dell'energia dalle diverse forme, disponibili [...] può essere disposta in presa diretta sull'albero della ruota; in quest'ultimo caso il generatore elettrico è racchiuso entro un'ogiva profilata a forma di solido penetrante (fig. 77). Questa è anzi la tendenza più moderna. I generatori sono sempre a ...
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PISA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Mario MARTINOZZI
Matteo MARANGONI
Francesco ARNALDI
Alfredo BONACCORSI
Arturo SOLARI
Giovanni Battista PICOTTI
Tammaro DE MARINIS
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Città della Toscana, [...] . Così, ad esempio, nel Duomo pisano è notevole la presenza dell'arco acuto, secondo un modulo che non richiama l'ogiva gotica, ma che direttamente s'ispira all'arte musulmana: egualmente d'influenza musulmana e orientale sono gli archetti che l'alto ...
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TETTO (fr. toit; sp. te)ado; ted. Dach; ingl. roof)
Bruno Maria APOLLONJ
Luigi CREMA
Ernesto LESCHIUTTA
Tecnica della costruzione. - In un tetto si distinguono queste diverse parti: le falde o piani [...] nella Licia, i tetti appaiono a gronda molto aggettante, piani o a spiovente con debole inclinazione, e anche a ogiva, forma che ricorda da vicino le carene delle navi. L'orditura della terrazza, che sussisteva anche sotto il tetto displuviato ...
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FUCILE (da focile "acciarino"; fr. fusil; sp. fusil; ted. Flinte, Gewehr; ingl. gun, firelock)
Mariano BORGATTI
Romeo MELLA
Arma da fuoco portatile, costituita di una canna di ferro vuota, fermata [...] oltrepassava; sopra la polvere era spinta e battuta fortemente con la bacchetta la palla di piombo di forma speciale a ogiva; lo stelo, penetrando in essa, la faceva allargare, ed essa era poi, dall'esplosione della carica, spinta a forzamento lungo ...
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RADAR (App. II, 11, p. 636; III, 11, p. 537)
Aldo Gilardini
Si indicano qui i principali sviluppi avvenuti negli ultimi anni e che riguardano l'evoluzione degli apparati r. dal punto di vista di sistema. [...] fisse), la possibilità di realizzare una superficie radiante che ben sposi una prescritta configurazione geometrica (per es., l'ogiva di un missile), la fidatezza di funzionamento; complessità e costi ne hanno frenato la diffusione.
In questa classe ...
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È uno scisto argilloso di colorazione per lo più grigio-cupa, che ha in grado eminente la proprietà di potersi separare in lastre sottili; tali lastre, di superficie piana, un po' squamosa, lisce nell'insieme, [...] lo sfraso del materiale. Le più comuni forme secondo le quali vengono tagliate le ardesie, sono il rettangolo, l'ogiva, la scaglia, la losanga, e il rettangolo smussato (fig.1).
Le dimensioni, pur essendo molto variabili, rimangono sempre entro ...
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Alvernia
G. Fournier
(lat. Arvernia; franc. Auvergne)
Regione della Francia centrale, comprendente i dipartimenti del Puy-de-Dôme, Cantal e parte dell'Alta Loira. Storicamente l'antica provincia era [...] altre influenze. Frattanto erano state introdotte altre forme del Gotico, assunte dalle regioni meridionali. La tecnica dell'ogiva era stata adottata per costruire ampie navate senza pilastri, ma meno illuminate; la controspinta era assicurata sia ...
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GETO-DACICA, Civiltà (v. vol. III, p. 856)
L. Bianchi
Geti e Daci erano popolazioni traciche che parlavano la stessa lingua, per cui le fonti li hanno spesso confusi. In base alle indicazioni di Strabone [...] schinieri, questi ultimi derivati dal tipo greco con protome sul ginocchio, mentre rimane problematica l'origine del casco a ogiva con occhi apotropaici sul frontale. Le forme vascolari più comuni si rifanno a modelli iranici, ma mediati dalla Tracia ...
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ogiva
s. f. [dal fr. ogive, ant. augive, prob. dallo spagn. aljibe «cisterna» (nella locuz. bóveda de aljibe «volta in cui due nervature cilindriche s’incrociano»), che è dall’arabo al-giubb «pozzo»]. – 1. Ciascuna delle nervature diagonali...
ogivo
agg. e s. m. [der. di ogiva], non com. – 1. agg. Ogivale: arco o., finestra o.; palato o., nel linguaggio medico, v. palato2. 2. s. m., letter. Finestra ogivale, o arco, curvatura di forma ogivale: O fastigi! o torri! o mura! Irti merli...