Filosofo scozzese (Strachan, Scozia, 1710 - Glasgow 1796), è considerato il fondatore della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", che ha esercitato la sua influenza, oltre che in Inghilterra, [...] qualità primarie (il tatto, per es.) e sensazioni di tipo diverso, essenziali per la differenziazione delle qualità secondarie (gusto e olfatto, per es.), nonché il tentativo di cogliere ciò che è innato e ciò che è acquisito nell'ambito del processo ...
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VIVERRA (dal lat. viverra "furetto"; lat. scient. Viverra Linneo, 1758; fr. civette; sp. civeta; ted. Schleichkatze; ingl. civetcat)
Oscar De Beaux
Genere di Carnivori viverriformi o erpestoidi, che [...] rocce, nei tronchi di albero cavi. Hanno abitudini prevalentemente notturne; sono indubbiamente d'intelligenza assai sveglia, hanno olfatto acutissimo, vista buona, udito assai fine. Molte specie si adattano con una certa facilità alla prigionia e ...
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FOCA (dal gr. ϕώκη)
Oscar De Beaux
Genere di Mammiferi dal quale è derivato il nome dell'intera famiglia (lat. scient. Phocidae Gray, 1825; fr. phoques; ted. Seehund; ingl. seals), costituita da Pinnipedi [...] mostrano assai svegliatezza d'istinti; i loro sensi sono acuti e possono essere ordinati in via discendente così: vista, udito, olfatto, gusto e tatto. Hanno voce abbaiante: nell'ira emettono un forte brontolio, nell'amore una specie di ruggito. In ...
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Il discorso indiretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre enunciati appartenenti a un atto di enunciazione diverso [...] Si confrontino i testi seguenti:
(26) Diceva che, da quando l’avevano operato al naso per togliergli un polipo, aveva perso l’olfatto ed era diventato più razionale (Celati, cit., p. 68)
(27) a. da quando l’avevano operato al naso per togliergli un ...
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profumo
Francesca Turco
Scegliere a naso
Il profumo è un odore buono ed è generalmente associato a esperienze piacevoli. Per la sua capacità evocativa e inebriante è usato da millenni nelle cerimonie [...] anche nell’uomo, e noi possiamo trovare attraente una persona in base all’odore della pelle, anche se non ne siamo consapevoli. L’olfatto è infatti il senso che si sviluppa per primo ed è il più evocativo: i bambini appena nati non vedono bene, ma il ...
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Ordine di Mammiferi Euteri in genere suddiviso nei sottordini Strepsirrini (con gli infraordini Chiromiformi, Lemuriformi, Lorisiformi), comunemente chiamati proscimmie, e Aplorrini (con Tarsiformi, i [...] diurni nella maggioranza delle specie. Questi adattamenti portano a una riorganizzazione degli organi di senso: l’olfatto si riduce e la vista assume maggiore importanza, con conseguente perfezionamento della sensibilità cromatica (i P. sono ...
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tartufo botanica Nome comune dei Funghi Ascomiceti sotterranei che vivono in simbiosi con le radici di varie specie arboree, formando micorrize ectotrofiche; i corpi fruttiferi sono ascocarpi, detti anch’essi [...] o scorzone, sempre pregiato.
La raccolta dei t. si fa di solito con l’aiuto di cani o di maiali, che con l’olfatto individuano il punto in cui giace sottoterra l’ascocarpo. I t. raccolti si conservano a lungo senz’alcun trattamento, ma si usa tenerli ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] dei nervi sensitivi del sistema periferico ai centri nervosi. Oltre agli apparecchi di senso specifico, che servono all'olfatto, al gusto, alla vista, all'udito, all'equilibrio, esistono organi di senso diverso, soprattutto nei tegumenti, nei muscoli ...
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ZEBRA (da voce africana; lat. scient. Hippotigris Smith 1841 e Dolichohippo Heller 1912; fr. zèbre; sp. cebra; ted. e ingl. Zebra)
Oscar De Beaux
Sotto il nome volgare si riuniscono le specie di 2 sottogeneri [...] e guidate da maschi bene adulti; di spirito sveglio, ma piuttosto confidente, sono dotate di vista indubbiamente buona, di olfatto acutissimo e di udito fino. Sono ugualmente in moto di giorno e di notte, ma preferiscono recarsi all'abbeverata a ...
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TOPORAGNI (lat. scient. Soricidae Gray 1821; fr. musaraignes; sp. soricidos; ted. Spitzmausartige; ingl. shrews)
Oscar De Beaux
Famiglia d'insettivori di statura variabile tra quella di un piccolo ratto [...] e qualsiasi altro animale che riescano a sopraffare coi loro attacchi furiosi e spesso temerarî. Hanno vista debole, ma olfatto, udito e tatto sensibilissimi. Vanno soggetti a morte fulminea per contraccolpo di perturbazioni esterne. Durante tutta la ...
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olfatto
s. m. [dal lat. olfactus -us, der. di ol(e)facĕre «odorare, fiutare», comp. del tema di olere «aver odore» e facĕre «fare»]. – In fisiologia, la funzione sensoriale specifica preposta alla percezione degli odori, presente in quasi...