Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] famiglie del patriziato che ambivano a una svolta in senso oligarchico delle sue istituzioni; uomini di grande potere e di invece di diminuire, a poco a poco s'ingrossava. I senatori della Repubblica - stabiliva una parte votata nel gennaio del ...
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L'evoluzione costituzionale
Giuseppe Gullino
Conservazione o innovazione?
I centocinquant'anni racchiusi tra l'inizio del secolo XV e la metà del successivo rappresentano l'epoca più importante e [...] in sostanza a delegare ad una giunta di cinquanta senatori la condotta della politica estera, "rappresenta forse", come è stato scritto autorevolmente, "la più scoperta proposta oligarchica della storia veneziana del Cinquecento" (226): col suo ...
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Parlamento
Bernard Crick
di Bernard Crick
Parlamento
sommario: 1. Il concetto di parlamento. 2. Le origini dei parlamenti. 3. I modelli classici. 4. I parlamenti moderni e la formazione dello Stato. [...] era il diretto strumento di governo della classe senatoria, sia pure con una piccola rappresentanza del populus leader del partito di maggioranza, esercitava i poteri della Corona.
L'oligarchia, e non la dinastia, governava l'Inghilterra, e lo faceva ...
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Scritti storico - politici
Gino Benzoni
Esposizione di fatti, di operazioni, più o meno rispettosa della loro appurata consistenza e più o meno ricorrente, nel necessario vaglio selettivo, a procedimenti [...] reggimento ottimatizio è sostanzialmente antitetico rispetto a quello oligarchico? Sino a che punto gli organi in cui imposte - con minaccia di sanzioni agli inadempienti - con decreto senatorio del 1524, solo a partire da questa data inizia l' ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] origine araba, si reggeva con costituzioni proprie basate su una oligarchia commerciale che, data la importanza dei traffici, investiva gran quelli classici (che divengono prerogativa della classe senatoria) ormai sempre più privi di significato. La ...
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CAPPELLO, Carlo
Angelo Ventura
Nato il 5 giugno 1492 da Francesco di Cristoforo e da Elena Priuli di Piero, in famiglia patrizia veneziana, ricevette assieme al fratello, Bernardo, il poeta, una raffinata [...] cursus honorum tipico dei giovani dell'aristocrazia senatoria, lo vedeva presto ricacciato nella grigia routine questa elezione il patriziato veneziano intendeva protestare contro l'oligarchia di governo, e manifestare anche solidarietà alla famiglia ...
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DOLFIN, Caterina
Madile Gambier
Nacque a Venezia l'8 maggio 1736 da Giovanni Antonio e Donata Salamon, entrambi patrizi, ma appartenenti a rami poveri e cadetti delle rispettive famiglie.
Il padre, [...] successione che restarono a contendersi Andrea Tron e il senatore Paolo Renier. Entrambi uomini brillanti e colti, i candidati erano tuttavia su posizioni diversissime: legato all'oligarchia conservatrice il Tron, poco indulgente verso le turbolenze ...
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GHIRARDACCI, Cherubino
Umberto Mazzone
Nacque a Bologna tra il 1518 e il 1519. La famiglia proveniva da Castel San Pietro, nel contado, ed era giunta a Bologna nel 1518, andando a risiedere nella parrocchia [...] 1588. Ma quasi contemporaneamente, il 24 ag. 1588, i senatori scrissero all'ambasciatore bolognese a Roma Camillo Paleotti, affinché si non fosse in sintonia con i sentimenti prevalenti nell'oligarchia dominante e come il suo modello politico di ...
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RINUCCINI, Carlo
Emanuele Salerno
RINUCCINI, Carlo. – Nacque a Firenze il 28 marzo 1679, da Folco, marchese di Baselice, e da Maria Cassandra Gherardi, primogenito di un’antica famiglia dell’oligarchia [...] ibid., 2712).
In questa, e nella successiva del 12 gennaio, riproponeva con vigore, quale esponente dell’oligarchia patrizio-senatoria, la ricostituzione dell’antica Repubblica come soluzione della crisi dinastica medicea (un’idea maturata da tempo e ...
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GRATI, Giacomo
Enrico Angiolini
Nacque, probabilmente nel 1411, a Bologna, da Pellegrino (nato nel 1383 e morto nel 1437) e da Bartolomea Clarissimi, secondogenito di quattro figli (gli altri, nell'ordine, [...] più temporanei ma vitalizi a sanzione del loro carattere di ristretta oligarchia sotto un "quasi signore".
Dopo avere testato il 26 dic Bologna; ibid., cart. 75, f. 7: Signori senatori della casa Grati stati confalonieri e li suoi signori anziani chi ...
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