Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] assalto contro Atene non venne, e tanto meno pensò a cingerla d'assedio.
In seguito al disastro di Sicilia trionfò il partito oligarchico. Così il consiglio dei Quattrocento, di cui faceva parte Teramene, s'insediò nel maggio del 411 con l'obbligo di ...
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CLARO, Giulio
Aldo Mazzacane
Nacque ad Alessandria il 6 genn. 1525 da Giovanni Luigi e da Ippolita Gambaruti, entrambi patrizi, che del loro ceto portavano tutti i segni non solamente nella mentalità [...] peso nel ducato milanese rispetto alle aristocrazie della capitale o lombarde, le possibilità di conservare uno spazio proprio nell'oligarchia dominante e di svolgervi un ruolo apparivano, già agli inizi del secolo XVI, sempre più dipendenti dalla ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] erano convinti come lui e ancor più di lui, e per questo avevano tentato di trasformare l'aristocrazia in una oligarchia, almeno di fatto, trasferendo dapprima i grossi poteri decisionali dal senato al consiglio dei dieci e ad una zonta ristretta ...
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Stato
Organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni, in ultima istanza sovrane e insindacabili, in nome della comunità, sia nei confronti dei membri o dei gruppi interni ad essa, [...] non virtuosi – si fondano sull’interesse, sull’egoismo, sul desiderio di ricchezze di alcuni o di tutti. Esse sono la timocrazia, l’oligarchia, la democrazia, la tirannide. Quest’ultima è la forma peggiore ed è dovuta al fatto che a un certo punto un ...
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GHISILIERI, Francesco
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1415 da Lippo (Filippo) di Tommaso e da Serena di Pietro di Raimondo, sposata in seconde nozze. Ebbe un fratellastro, Tommaso, nato dalla [...] padre, ad assumere pesanti responsabilità quale aderente alla fazione dei Canetoli, nella quale militavano gli esponenti più ricchi dell'oligarchia cittadina. Negli scontri, che tra il 1428 e il 1432 la videro opporsi ai Bentivoglio e agli Zambeccari ...
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BUONGIROLAMI, Giovanni (Bongirolami Giovanni, Giovanni da Gubbio, Giovanni di Girolamo)
Paolo Mari
Nacque a Gubbio nel 1381 da Girolamo di messer Matteo. Non abbiamo notizie degli anni della sua giovinezza [...] medicea che si serviva di molti di questi outsiders per affermare la propria politica in contrapposto al potere dell'oligarchia fiorentina (Martines, p. 63). Nel settembre del 1423 fu inviato a Faenza da Gentile, vedova di Giangaleazzo Manfredi, per ...
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ISOLANI, Jacopo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna verso il 1356 primogenito dei quattro figli di Giovanni di Domenico e di Alenia (Alignia) di Gentile Alidosi.
Nel 1378 sposò Bartolomea, figlia postuma [...] antimagnatizi, culminati agli inizi nel 1412 in una serie di condanne capitali e di bandi ai danni di esponenti dell'oligarchia accusati di sedizione. Il papa che aveva inviato milizie per recuperare il dominio della città sollecitò l'I. ad assumere ...
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GOZZADINI, Tommaso
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1390 da Nanne di Gabione e da Giovanna Negrisoli. Fu uno degli ultimi dei loro numerosi figli e con la madre e i fratelli più giovani [...] rivestiva, fu peraltro denunciato a nome del cugino Venceslao, figlio di Bonifacio.
Il rilievo assunto dal G. in seno all'oligarchia dominante in città ebbe nel 1441 un esplicito riconoscimento sia sul piano politico, con la sua nomina a membro del ...
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BONSI, Domenico
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Nacque a Firenze nel 1430 da Baldassarre di Bernardo, della ragguardevole famiglia dei Bonsi della Ruota, che fu presente con ben tre gonfalonieri e ventisei priori nella vita politica [...] Consiglio dei settanta: risulta evidente quindi che nel frattempo, egli era divenuto uno dei maggiori esponenti della oligarchia medicea e che godeva del favore di Lorenzo il Magnifico. Nel 1469 fu uno dei Dodici Buonuomini, nel 1470 dei Sedici ...
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LAMBERTINI, Bartolomeo
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna poco prima del 1410 da Alberto di Aldraghetto e da Maddalena di Francesco Capelli. Ebbe un fratello minore, Carlo, con cui condivise l'infanzia, [...] emesso nel marzo 1440 a favore della nuova Tesoreria comunale. Con questo prestito una società di privati, esponenti dell'oligarchia cittadina, si assicurò la gestione della Tesoreria e con essa il controllo economico della città. La presenza del L ...
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oligarchia
oligarchìa s. f. [dal gr. ὀλιγαρχία, comp. di ὀλίγοι «pochi» e -αρχία «-archia»]. – Forma di regime politico in cui il potere è nelle mani di pochi, eminenti per forza economica e sociale: l’o. dei Trenta tiranni nell’antica Atene;...
oligarca
s. m. [dal gr. ὀλιγάρχης; v. oligarchia] (pl. -chi). – Membro di una oligarchia, chi fa parte di un governo oligarchico. Raro l’uso al femm., e soltanto in senso estens. o fig.