Pseudonimo dello scrittore austriaco Hans Mayer (Vienna 1912 - Salisburgo 1978). Sopravvissuto all'Olocausto, nella sua opera principale, Jenseits von Schuld und Sühne, affronta in modo lucido e disperato [...] Vienna studi filosofici e letterari. Nel 1938, con l'annessione dell'Austria alla Germania, emigrò in Belgio. Arrestato dai nazisti nel 1943 per aver partecipato alla Resistenza, fu deportato ad Auschwitz. Dopo il 1945 visse a Bruxelles, scrivendo e ...
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Scrittore tedesco (n. Bielefeld 1944). Giurista, docente dal 2006 di Filosofia del diritto presso la Humboldt Universität di Berlino, ha esordito nella narrativa nel genere poliziesco, pubblicando romanzi [...] voce alta, 1996), bestseller mondiale sulla memoria dell'Olocausto trasposto da S. Daldry nella pellicola cinematografica The reader grande profondità di analisi critica il passato della Germania nazista, tra le sue opere successive vanno citate la ...
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Gray, Martin. – Pseudonimo dello scrittore polacco naturalizzato statunitense Mietek Grajewski (Varsavia 1922 – Ciney, Belgio, 2016). Costretto a trasferirsi con i familiari nel ghetto di Varsavia dopo [...] l’invasione nazista della Polonia e quindi deportato nel lager di Treblinka, dove ha lavorato nei cura di M. Gallo, 1971; trad. it. 1972), libro simbolo dell’Olocausto che ha ispirato la pellicola cinematografica Au nom de tous les miens (1983) ...
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Scrittore statunitense di origine romena e di lingua francese (Sighet, Maramureş, 1928 - New York 2016). Dopo avere iniziato l'attività di giornalista, W. si è dedicato a quella di scrittore, frutto della [...] hasidica e cabalistica. Vittima della persecuzione nazista contro gli ebrei, a causa della quale risponde soprattutto all'esigenza di offrire una testimonianza personale dell'olocausto. Ugualmente semiautobiografici sono i romanzi L'aube (1960; ...
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Zusak, Markus. – Scrittore australiano (n. Sydney 1975). Proveniente da una famiglia europea immigrata in Australia alla fine degli anni Cinquanta, ha esordito precocemente nella scrittura, pubblicando [...] omonima (2014) e ispirato alle vicende vissute dai genitori dello scrittore nella Germania nazista, con una scrittura diretta e tagliente Z. riflette sull’Olocausto attraverso lo sguardo di una bambina, ma anche sul potere della metafora e delle ...
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Brasse, Wilhelm. – Fotografo polacco (Żywiec 1917 - ivi 2012), sopravvissuto alla Shoah. Fotografo ritrattista, di padre austriaco e madre polacca, fu deportato ad Auschwitz nel 1940 per essersi rifiutato [...] essa ha consentito di ricostruire molte storie di vittime dell’Olocausto, come quella di Czesɫawa Kwoka, 14 anni, uccisa è stato instancabile testimone degli orrori dello sterminio nazista, contribuendo alla costruzione di una coscienza collettiva ...
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Giulio Andreotti
Giovanni Paolo II
Non abbiate paura!
Luci di un lungo pontificato
di Giulio Andreotti
2 aprile
Giovanni Paolo II si spegne nel suo appartamento in Vaticano alle 21.37. Dopo l'annuncio [...] e santa Teresa d'Avila.
Le forze di occupazione naziste chiusero l'università nel 1939. Nell'autunno 1940 il giovane 10 luglio 1995), per l'inattività e il silenzio durante l'Olocausto (1998). Nel corso del Giubileo del 2000 una delle giornate più ...
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DELCROIX, Carlo
Albertina Vittoria
Nacque a Firenze il 22 ag. 1886 da Giuseppe e da Ida Corbi.
I nonni paterni erano l'uno belga e l'altra lorenese. Il nonno Nicola, dopo aver partecipato ai moti del [...] , dopo l'entrata in guerra a fianco della Germania nazista (anche se ancora nel 1938 definiva alla Camera la politica Salone dei Cinquecento a Firenze (ibid. 1921), Il secondo olocausto. In commemorazione dell'avv. F. Giordani nel trigesimo della ...
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Hitler, Adolf
Massimo L. Salvadori
Il più tragico esempio di tirannide moderna
Adolf Hitler è stato tra le maggiori figure del Novecento. Fu al potere in Germania per soli dodici anni, dal 1933 al 1945, [...] 'ala sinistra del nazismo, che assegnavano alla rivoluzione nazista finalità anticapitalistiche. Dopo la morte di Hindenburg in quello problema ebraico: la politica dello sterminio che portò all'olocausto (Shoah) degli ebrei, uccisi in massa (tra i ...
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Costa-Gavras, Constantin
Alessandra Levantesi
Nome d'arte di Konstantinos Gavras, regista cinematografico greco, naturalizzato francese, nato a Loutra Iraias (Atene) il 13 febbraio 1933. Si è imposto [...] , ha affrontato, con il consueto piglio civile, la spinosa questione dei rapporti tra papa Pio XII e il regime nazista a proposito dell'Olocausto.
Bibliografia
J.J. Michalczyk, Costa-Gavras, the political fiction film, Philadelphia-London 1984. ...
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olocausto
olocàusto s. m. e agg. [dal lat. tardo holocaustum (holocaustus come agg.), gr. tardo ὁλόκαυστον (sinon. del più com. ὁλοκαύτωμα), neutro sostantivato dell’agg. ὁλόκαυστος «bruciato interamente», comp. di ὅλος «tutto, intero» e καίω...
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...