SINONE (Σίνων)
C. Saletti
Appartiene originariamente agli elementi pontici della saga degli Argoflauti (v.), collegato forse con Σινωπός e la città di Sinope.
Figura nel ciclo di Ulisse essendo figlio [...] Tabula Iliaca che illustra la ᾿Ιλίου πέρσις di Stesicoro, raffigurato mentre viene condotto in città dai Troiani; in una "tazza omerica" di Berlino, dove corre con una fiaccola accesa, e in una pasta vitrea nella quale sorveglia l'uscita dal cavallo ...
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ROLLENHAGEN, Georg
Rodolfo Bottacchiari
Poeta e pedagogo tedesco, nato a Bernau, presso Berlino, il 22 aprile 1542. Studiò teologia sotto la guida di Melantone e fu rettore a Halberstadt e a Magdeburgo [...] (1595, ripubblicato da K. Goedeke, Lipsia 1876), specie di epopea didattico-satirica, in tre parti, inspirata dalla Batracomiomachia omerica, in cui è un riflesso vivace della lotta fra luteranesimo e papato. Gli animali portano il loro nome, ma ...
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MENESTEO (Μενεσϑεύς)
E. Paribeni
Eroe attico della stirpe di Eretteo che guida gli Ateniesi a Troia. È detto figlio di Peteos e padre di Akamas e Demophon, con i quali riconduce in patria dalla prigionia [...] ad Achille. In un'anfora calcidese assegnata al Pittore delle Iscrizioni in Victoria M. è figurato in una scena di battaglia omerica avendo come avversario Glauco. A circa un secolo di distanza ritorna con altri eroi attici nella coppa di Kodros a ...
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L'antichità classica. - Col nome di banchetto o convito, s'intende, se ci si riferisce all'antichità classica, la forma più complessa e ricca del pasto comune; esso occupava una non piccola parte della [...] grande (Il., IX, 216); ma anche in questo caso ciascuno aveva innanzi a sé porzioni separate. Non appartiene all'età omerica l'uso di cenare sdraiati, né d'incoronarsi durante il banchetto. Sulla piccola tavola individuale o sulla grande tavola in ...
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TEBE (Θήβη)
C. Saletti
Figlia di Asopos (Pind., Isthm., 8, 37 s.) e di Metope (Pind., Ol., 6, 84), moglie di Zethos (Apollod., iii, 5, 6; cfr. Paus., ix, 5, 6), è una delle eroine che la tradizione vide [...] ratto di Egina da parte di Zeus. Come spettatrice del duello tra Eteocle e Polinice e della loro morte compare su una tazza omerica di Londra e su una seconda di Halle (in quest'ultima con l'iscrizione ΘΗΒΑΙΑ). Assai incerto è il riconoscimento di T ...
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PANEZIO (Παναίτιος, Panaetius)
P. Moreno
Filosofo stoico, nato a Rodi, allievo a Pergamo di Cratete di Mallo, e in Atene di Diogene di Babilonia e di Antipatro di Tarso. A Roma verso il 144 a.C. entrò [...] il 170 e il 150 a.C. era stato sacerdote di Posidone Hìppios a Lindo ha sollevato l'eventualità che alla sua cultura omerica sia dovuta la ripresa dei temi epici nella plastica rodia, dopo la crisi del 166 (v. rodia, arte: Scultura). L'ipotesi pone ...
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AITHOUSA
F. Grana ¿
Aggettivale di στοά "portico" invalso nell'uso per designare il portico esposto al sole. In tale senso è adoperato da Omero e in seguito da Apollonio Rodio e da Esichio. Può indicare [...] che precedono ambienti varî. Le ricerche e le scoperte del palazzo di Tirinto (v.) hanno chiarito le posizioni delle a. omeriche, precisando che il mègaron del palazzo consisteva in una a., cioè il vestibolo sulla cui fronte sono due colonne di legno ...
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Grammatico alessandrino (prima metà sec. 3º a. C.); allievo di Filita di Coo, fu il primo bibliotecario di Alessandria (fra il 290 e il 270 a. C.). Diede l'edizione critica dell'Iliade e dell'Odissea e [...] per l'Odissea. Inventò il più antico segno critico, l'obelo (ὀβελός "spiedo"). Inaugurò nell'edizione di Omero il metodo scientifico basato sulla collazione dei manoscritti, sulla ricerca delle interpolazioni e delle corruttele, sull'osservazione ...
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TERIANOS, Dionisio (Διονύσιος Θερειανός)
Silvio Giuseppe Mercati
Scrittore neogreco, nato a Zante nel 1834, morto nel 1897. Seguì il padre, archimandrita della chiesa ortodossa, a Trieste (1850), impiegandosi [...] conoscenza della letteratura e della storia greca dai tempi antichi all'età moderna. Compose Cenni intorno la questione omerica (1866), Bozzetti filologici (1885), Disegno della filosofia stoica (1892) e Adamanzio Corais (voll. 3, Trieste 1889-90 ...
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ORATORIA
Gino FUNAIOLI
Cesare GIARRATANO
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. Antichità classica. - Grecia. - Popoli riccamente dotati che ebbero intensità e libertà di vita politica, quale il greco o l'attico e il romano della progredita [...] , già nelle adunanze e nei dibattiti giudiziarî delle antiche aristocrazie, si venne evolvendo il discorso, di che è documento l'epopea omerica, in cui le vecchie società si riflettono. Ond'è che nell'epos si vide dagli antichi già sorto il genere ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...