Letterato greco (n. Prusa, Bitinia, 40 - m. dopo il 114), una delle figure più notevoli della seconda Sofistica, detto Crisostomo (bocca d'oro) per la sua eloquenza.
Vita
Venuto a Roma in giovane età, [...] argomenti di puro interesse dialettico, come nell'orazione Troiana, in cui si dimostra la falsità della tradizione omerica sulla presa di Troia; altre orazioni, di accurata elaborazione letteraria, trattano problemi politici e morali, come le ...
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DELLA SETA, Alessandro
Daniele Manacorda
Nacque a Roma il 29 giugno 1879 da Giuseppe e Rachele Rosselli. La professione di medico esercitata dal padre avrà in seguito un influsso significativo sulla [...] i suoi interessi sia nel campo della storia dell'arte antica sia in quello della storia greca, e in particolare dell'età omerica. Alla Evoluzione nell'epopea e nell'arte greca delle origini (in Rivista d'Italia, V [1902], 3, pp . 490-512) fu dedicato ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] solo dire che egli è posteriore all'Iliade e all'Odissea, e anteriore ad Archiloco, che lo imita. Ad E., come ad Omero, gli antichi attribuivano un gran numero di opere: oltre alla Teogonia e alle Opere, lo Scudo, il Catalogo delle donne, le Eee ...
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Filologo (Markowitz, Posnania, 1848 - Charlottenburg, Berlino, 1931). Prof. in diverse univ. tedesche, è stato uno dei più grandi maestri della filologia classica. Non vi è campo della filologia e della [...] , 1900; Geschichte der griechischen Sprache, 1928); alla religione greca (Glaube der Hellenen, 1931-32). Le sue analisi omeriche (Homerische Untersuchungen, 1884; Ilias und Homer, 1916; Die Heimkehr des Odysseus, 1927) segnano uno stadio importante ...
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BASINIO da Parma
Augusto Campana
Nacque nel 1425, di famiglia di origine mantovana, nel castello di Tizzano, ora Tizzano Val Parma, da Vincenzo di Basino, che era stato come uomo d'arme al servizio [...] per la valutazione critica del poema e per l'indagine delle fonti classiche (persino, qua e là, ci sono traduzioni dirette da Omero), come per lo studio di qualche particolare tratto o episodio e per l'esame dei rapporti di questa con le altre opere ...
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PANTALEONI, Maffeo
Antonio Bianco
– Nacque il 2 luglio 1857 a Frascati, primo dei tre figli di Diomede – medico, politico e senatore del Regno – e di Jane Isabella Massy Dawson.
Aveva cinque anni quando [...] Albert Hamann per smontare la tesi dell’eminente giurista scozzese Henry J. Sumner Maine secondo cui il diritto di età omerica si sarebbe fondato sull’arbitrio occasionale del giudice e non su un costume giudiziale (Saggio intorno ad una questione di ...
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FESTA, Nicola
Piero Treves
Nacque a Matera il 17 nov. 1866 da Francesco e da Lucia Mazzei in una famiglia modestamente agiata, capace comunque di permettere al figlio la frequentazione del locale ginnasio-liceo [...] chiuso e difficile, si trovò subito bene, lavorò sodo e si laureò con "una dissertazione sulla geografia e la cosmografia omerica, ricca di buone osservazioni e degna, secondo il parere della nostra Facoltà, di ogni elogio ... Ma la dissertazione del ...
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AMIGONI (Amiconi), Iacopo
Maria Cristina Pavan Taddei
Le fonti più antiche (Zanetti, Zani) danno questo pittore e incisore nato a Venezia nel 1675. È ormai comunemente accettata invece la sua nascita [...] Baviera, ad Augusta, nei castelli di Schlessheim, di Nymphenburg, con decorazioni a soggetti mitologici e dell'epopea omerica, in toni trasparenti e luminose rifrangenze di colore, dalla chiara affinità al gusto veneto settecentesco. A Londra lavorò ...
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BRITI, Paolo (il Cieco da Venezia)
Cesare De Michelis
Fu uno dei più fecondi e fortunati poeti popolari veneziani del sec. XVII, ma di lui sappiamo ben poco, come accade sovente per figure del genere [...] che, secondo un gusto molto diffuso in quegli anni, recuperava a livello popolare l'aspetto più patetico dell'antica leggenda omerica; non che il B. non fosse cieco davvero, come spesso erano i cantastorie, solo di poco diversi dai mendicanti (vedi ...
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Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] (1960), Storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni.
Musacchio, Enrico (2003), Il poema epico ad una svolta: Trissino tra modello omerico e modello virgiliano, «Italica» 80, 3, pp. 334-352.
Pozza, Neri (a cura di) (1980), Convegno di studi su ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...