Scrittore greco (Hiràklion 1883 - Friburgo in Brisgovia 1957). Ha affidato la sua fama soprattutto ad Ὀδύσσεια in versi ("Odissea", 1938; 1957), dove Ulisse, rimessosi in viaggio dopo il ritorno ad Itaca, [...] ("I fratricidi", 1963), sulla guerra di resistenza partigiana; gli scritti diaristici (Ταξιδεύοντας "Viaggiando", pubbl. dal 1956); le pregevoli traduzioni (Divina Commedia; poemi omerici, in collab. con il filologo I. Kakridìs; Faust di Goethe). ...
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Poeta greco, il più antico dei poeti greci di cui conosciamo la personalità (di Callino, forse di poco più anziano, sappiamo troppo poco), fiorito intorno alla metà del 7° sec. a. C. (in uno dei suoi frammenti [...] . Essa comprenderebbe peani, ditirambi, inni, epinici e componimenti di soggetto mitico rispetto ai quali, anzi, il parallelo tra A. e Omero era un luogo comune della critica letteraria antica; e si sa che i rapsodi dell'età aurea recitavano A. come ...
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PAVESE, Cesare
Roberto Gigliucci
PAVESE, Cesare. – Nacque il 9 settembre 1908 a Santo Stefano Belbo (Cuneo), da Eugenio e da Consolina Mesturini, in una cascina di proprietà del padre, luogo di residenza [...] e altre riviste. Nel 1949 scrisse Tra donne sole, ma non tralasciò il mondo antico, traducendo fra l’altro alcuni inni omerici. Nel novembre uscì La bella estate (Torino), che comprendeva il romanzo eponimo, Il diavolo sulle colline e Tra donne sole ...
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DELL'ERA, Giovan Battista
Francesca Buonincontri-M. Cristina Rodeschini Galati
Figlio di Giovanni Maria di professione "ramero", nacque a Treviglio (Bergamo) il 20 maggio 1765 (Treviglio, parrocchia [...] Farnesina, delle Logge e Stanze vaticane, del soffitto della Galleria Famese). La frequenza di soggetti desunti dai poemi omerici e dalla letteratura latina - Virgilio, Ovidio, Catullo - testimonia altresì l'adesione del D. a quella riedizione dell ...
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Statista inglese (Liverpool 1809 - Hawarden 1898). Dal 1832 con i tories, passò poi al Partito liberale, divenendone leader (1865). Più volte primo ministro (1868-74, 1880-85, 1886 e 1892-94), varò numerose [...] il titolo di Gleanings. Gli Studies on Homer and the Homeric Age (voll. 3, 1858) mostrano vasta conoscenza dei poemi omerici, ma hanno scarso valore filologico e storico. Traduttore in inglese delle odi d'Orazio, fu inoltre un appassionato cultore di ...
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GALIANI, Ferdinando
Silvio De Majo
Nacque a Chieti il 2 dic. 1728, da Matteo, regio uditore in quella città, e da Anna Maria Ciaburri.
Dopo aver seguito gli spostamenti professionali del padre a Lecce, [...] e nel 1747-48 un saggio sulla moneta ai tempi della guerra di Troia, con un'intelligente utilizzazione dei poemi omerici per formulare alcune acute considerazioni sul conio e sul valore intrinseco della moneta.
Gli altri scritti giovanili, anch'essi ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Roberto Nicolai
Nato a Cesena il 23 genn. 1909 da Giuseppe e da Immacolata Lopiano, si formò sotto la guida del latinista A. Rostagni prima all'Università di Bologna, dove conseguì [...] e poesia nella Poetica di Aristotele, in Maia, n.s., XXI (1969), pp. 3-16; Tracce della Poetica di Aristotele negli scoli omerici, ibid., pp. 203-214; Ancora sul "syndesmos" nella Poetica di Aristotele, in Boll. del com. per la prepar. dell'ed. dei ...
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PERSIO, Ascanio
Franco Pignatti
PERSIO (Persi, Persii), Ascanio. – Nacque a Matera il 9 marzo 1554 da Altobello, scultore, e da Beatrice Goffredo, ultimo di cinque fratelli: Antonio, Giovanni Battista, [...] , al quale però non risulta che Persio si sia effettivamente applicato. Lo Specimen ebbe tuttavia risonanza negli studi omerici successivi. Il solo indice greco-latino fu ristampato, in versione ridotta senza glosse, in calce alle Commentationes in ...
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BONGIOVANNI, Antonio
Elpidio Mioni
Nato a Perarolo (Vicenza) nel 1712, studiò dapprima sotto la guida del fratello maggiore Giovanni, che divenne poi arciprete di Lonigo. Inviato a completare gli studi [...] del secondo volume dei cataloghi il B. trascrisse e tradusse in latino alcuni scoli greci dell'Iliade, tratti dai codici omerici A (Marc. 454) e B (Marc. 453). Il procuratore Lorenzo Tiepolo, dei cui nipoti intanto egli era divenuto precettore, fece ...
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CASTRAVILLA, Ridolfo
Nicola Longo
Nato probabilmente entro il secondo quarto del XVI sec., l'autore che si nasconde sotto tale presunto pseudonimo appartenne all'ambiente senese anche se rimase sconosciuto [...] è un poema (dunque non può essere paragonata ai poemi omerici), che se lo fosse non sarebbe un poema eroico, che è eroico perché non è imitazione di eroi, alla maniera omerica, come li intendeva Aristotele, ma rispecchia sempre avvenimenti di uomini ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...