Grecista italiano (n. Roma 1933). Ha insegnato letteratura greca all'univ. di Roma La Sapienza dal 1965, divenendo prof. ordinario nel 1980. Ha insegnato in Germania, Gran Bretagna, USA. I suoi campi d'indagine [...] la poesia alessandrina. Tra i suoi contributi più significativi, si ricordano, oltre ai vari lavori di metrica, I poemi omerici come testimonianza di poesia orale, in AA.VV. Storia e civiltà dei greci (1978); Letteratura greca (1995); Lamentazioni su ...
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Poeta francese (Saint-Paul, La Réunion, 1818 - Voisins, Louveciennes, 1894). Lasciata l'isola della Riunione nel 1845, si stabilì a Parigi, dove fu tra i seguaci del fourierismo. Dopo il fallimento della [...] della scuola poetica che fu poi denominata parnassiana. Seguirono i Poèmes tragiques (1884), e versioni in francese dei poemi omerici, dei tragici greci, di Esiodo, di Teocrito, degli Inni Orfici. Entrò nell'Accademia francese (1885) succedendo a V ...
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Grammatico alessandrino (216-144 a. C.), allievo di Aristofane di Bisanzio e suo successore nella direzione della Biblioteca di Alessandria. Combatté la scuola pergamena di Cratete di Mallo e fondò una [...] noi conosciamo dagli scolî e attraverso le opere di Aristonico, Didimo ed Erodiano. Ma soprattutto si dedicò ai poemi omerici, di cui diede due edizioni critiche, emendandoli in base ai manoscritti di cui disponeva e corredandoli di segni diacritici ...
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Romanziere greco di Afrodisiade di Caria (fine del 1º sec. d. C.; fu ritenuto un tempo del 5º sec. d. C.), autore del romanzo Le avventure di Cherea e Calliroe in 8 libri: l'azione del romanzo, che tratta [...] di due siracusani, il giovane Cherea e la bella Calliroe, si svolge fra il 413 e il 408 a. C., ma il colorito storico è appena superficiale; non è molto prolisso e in complesso interessante; caratteristici i passi omerici intercalati nel testo. ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] da lui il sanscrito e si laureò in lettere il 6 luglio 1886 con una dissertazione su I nomi e gli epiteti omerici del mare (Pisa 1890). Ebbe poi la nomina di insegnante ginnasiale a Bologna, ove pure, presso l’Accademia di storia e letteratura ...
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Poeta latino (n. forse Sezze - m. tra l'89 e il 92 d. C.). Della sua vita si sa pochissimo; fu quindecemvir. Di lui rimane un poema epico, Argonautica, in 8 libri (l'8º è interrotto), sulla spedizione [...] dare un'impronta personale. In genere, nelle sue innovazioni, V. F. appare felice, e buoni episodî ricavò imitando i modelli omerici e virgiliani. Il vero modello epico di V. F. infatti non è Apollonio, ma Virgilio, che segue anche nella lingua, pur ...
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Poeta tedesco (Elbing 1885 - Monaco 1950). Studioso di filologia classica e germanica, emigrò nel 1939 negli USA, per tornare infine in Germania (1950). Cominciò l'attività poetica sulla scia di George, [...] fra realtà contemporanea e fiaba. Accanto ad altri romanzi, poemi e traduzioni (assai note sono quelle dei poemi omerici, l'Odissea nel 1927 e l'Iliade nel 1929), ha lasciato incompiuta una Schöpfungsgeschichte der Menschheit (pubblicata in parte ...
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ADEMOLLO (Ademolli), Luigi
Palma Bucarelli
Nato a Milano il 30 apr. 1764, si recò a Roma non ancora ventenne per studiare le antichità classiche. Nel 1789 fu chiamato ad eseguire la decorazione del [...] sacre e profane, di gusto accademico, ispirate a fatti della Bibbia e del Vangelo, della storia antica, dei poemi omerici e cinquecenteschi, composte con straordinaria abilità, ma spesso macchinose e fiacche nel disegno e nel colorito.
Ornò chiese ...
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Archeologo (Neubukow, Meclemburgo, 1822 - Napoli 1890), lo scopritore della civiltà micenea. Arricchitosi col commercio, nel 1863 liquidò la propria ditta, mosso dal desiderio di esplorare i luoghi descritti [...] è stata variamente giudicata. Mossa da una fiducia entusiastica e spesso ingenua nelle indicazioni dei poemi omerici, avversata in parte dalla critica ufficiale contemporanea, sottoposta a revisione in più punti dalla successiva ricerca archeologica ...
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LEONZIO Pilato
Paolo Falzone
Calabrese, forse di Piana Calabra, nei pressi di Reggio, nacque intorno al 1310. Quanto della sua vicenda biografica è possibile ricostruire dipende, essenzialmente, da [...] a termine da due anni. A Firenze L. rimase infatti fino al 1362 e quando abbandonò la città la traduzione dei poemi omerici era certamente conclusa.
Non vi è dubbio che a Firenze L. tenne dei corsi regolari. L'umanista Domenico Silvestri, nel suo De ...
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omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...
omerismo
s. m. [der. del nome di Omero]. – Parola, locuzione, forma grammaticale, costruzione sintattica o stilema proprî dei poemi omerici. Meno com., in senso più astratto, il carattere, il tono, la solennità e la sonorità che sono tipici...