Scrittore italiano (Alì 1919 - Roma 1992); a parte le poesie del Codice siciliano (1957; nuova ed. accresciuta, 1978), è noto per il contrastato successo del monumentale romanzo Horcynus Orca (1975): un [...] ambiziosissimo, teso a riunire in un solo libro tutta la tradizione narrativa dell'Occidente, dalla Bibbia a Omero, al Decameron, ai poemi cavallereschi, per riscriverla e coglierne l'immutata vitalità simbolica e affabulatoria sull'orizzonte ...
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Nacque a Colofone, durante la guerra del Peloponneso. La sua fama fu raccomandata a un poema epico, la Tebaide, e ad un carme elegiaco, la Lyde.
La Tebaide, lunghissima (un antico commentatore d'Orazio [...] : "di gemiti empiendo - le sacre carte, sciolto d'ogni cordoglio fu".
Se per la Tebaide fu giudicato emulo d'Omero, per la Lyde Antimaco fu proclamato senz'altro collaboratore delle muse: almeno da Asclepiade, che così faceva parlare l'eroina del ...
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GIOCASTA ('Ιοκάστη, Iocasta)
Giulio GIANNELLI
Eroina dell'epica greca (ciclo tebano), nota soprattutto come madre e sposa di Edipo (v.). Figlia del tebano Meneceo e sorella di Creonte, aveva sposato [...] Laio e ne ebbe il figlio Edipo, del quale divenne poi inconsapevolmente la moglie. Il suo nome, in Omero e nell'epica antica in genere, compare nella forma Epicasta; Giocasta si trova invece regolarmente nei tragici del sec. V, nei quali essa è anche ...
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Handball
Daniele Poto
La nascita dell'handball moderno
Volendo rintracciarne gli antecedenti storici si può osservare che la pallamano o handball, secondo il termine anglosassone oggi divenuto di uso [...] universale, presenta qualche affinità con il gioco della palla degli antichi greci, cui fa riferimento Omero nell'Odissea parlando di Nausicaa e delle sue ancelle, con l'harpastum dei romani e con il gioco del pallone, che iniziò ad affacciarsi nel ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Fausto Nicolini
Nacque il 16 febbraio 1664 a Rogiano (Cosenza) da Gennaro e Anna Lombardi, e, compiuti gli studî primamente a Scalea, presso il suo "cartesianissimo" cugino Gregorio [...] verità e naturalezza, distruggere parecchi pregiudizî e, in tempi anti omeristici e antidantistici, rendere omaggio al genio di Omero e di Dante, si propose, ch'è molto più, di razionalizzare quelle generalizzazioni empiriche e irrazionali ch'erano ...
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POLITICA
Felice Battaglia
. La parola "politica" viene intesa secondo diverse accezioni. In primo luogo come arte di governo (ted. Staatskunst), quindi come scienza del governo (ted. Staatswissenschaft). [...] sono infatti che il prodotto più maturo di una lunga riflessione, che risale a tempi assai antichi. Se in Omero l'aderenza alla monarchia patriarcale non è così consapevole da assumere forma riflessa, già Esiodo presenta quella meditazione sul buon ...
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Cicerone, Marco Tullio
Alessandro Ronconi
, Vale per C. quello che si può dire in genere della cultura classica di D.: il suo modo di leggere i testi non è quello di chi fa di questa lettura un fine, [...] Ma si tratta di eco parziale e indiretta: C. aveva tradotto un passo dell'Odissea e lo aveva commentato dicendo che Omero si era reso conto come il racconto sulle sirene non poteva reggersi se avesse soltanto idealizzato le dolci seduzioni del canto ...
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ulna In anatomia comparata, l’osso postassiale dello zeugopodio (il preassiale è il radio) nell’arto anteriore dei Vertebrati Tetrapodi: corrisponde perciò alla fibula dello zeugopodio nell’arto posteriore. [...] sono: la forma prismatico-triangolare; le due apofisi, l’olecrano e la coronoide, che si articolano con la troclea dell’omero a formare l’articolazione del gomito; l’apofisi coronoide, in rapporto con la testa del radio; l’estremità inferiore (testa ...
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ISTIEA (‛Εστιαία o ‛Ιστιαία, Histiaea)
Doro Levi
Antichissima città dell'Eubea, ubicata sul posto dell'odierna Ōreoí, presso un'insenatura nel centro della costa settentrionale, di fronte ad Antrone [...] costa opposta dell'Acaia Ftiotide, dalla quale era chiamata col medesimo nome tutta la parte settentrionale dell'Eubea. Omero descrive la città come "ricca di vigne". Fondata, si dice, da Perrebi della Tessaglia premuti dalle invasioni tessaliche ...
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PARRASIA (Παρρασία, Parrhasia)
Doro Levi
Regione dell'antica Grecia abitata dai Parrasî, che stanziavano originariamente nella pianura meridionale dell'Arcadia, sul corso superiore dell'Alfeo (dove poi [...] monti circostanti. La città principale della regione era Licosura, che qualcuno identifica con la città Parrasia nominata da Omero, il quale definisce "monte Parrasio" il Liceo. La regione, frazionata nei territorî di piccole città indipendenti, ebbe ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...