Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] sono gli studî di J. Brown (1763) e di R. Wood (1769), che cercano di analizzare e comprendere la natura della società omerica, riportando l'attenzione sul fatto che il mondo dell'Iliade e della Odissea non deve essere frainteso in un vano e inutile ...
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BOZINO, Omero
Guido Ratti
Nato a Vercelli il 31 ag. 1821, da ricca e influente famiglia, si laureò in legge ed esercitò con successo la libera professione nella città natale, emergendo anche nella vita [...] politica ed economica. Poté così entrare in relazione con il Cavour che nel Vercellese, a Leri, aveva grossi interessi come proprietario terriero e agricoltore; la conoscenza si rinsaldò nel 1848 allorché ...
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Attore e doppiatore italiano (Basiliano, Udine, 1935 - Udine 2019). Noto al grande pubblico soprattutto per la sua attività di doppiatore, ha negli anni prestato la sua voce a importanti interpreti internazionali (tra i quali C. Lee , M. Parks, J. Hurt, O. Sharif). Voce narrante in film come La vita è bella (1997) e Il mestiere delle armi (2001), è stato continuativamente attivo anche come attore. ...
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Poeta alessandrino (sec. 3º a. C.), uno dei sette poeti della Pleiade dei tragici alessandrini; figlio di Andromaco il filologo e della poetessa Mero. ...
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Ecclesiastico (Napoli 1531 - Sant'Omero, Teramo, 1617); arcivescovo di Otranto (1586); fu prima nunzio apostolico presso la Repubblica di Venezia, e presso i duchi di Savoia (1590) per tentare la loro [...] riconciliazione con Enrico IV, e in un secondo tempo governatore e vicelegato a Bologna (1595) ...
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Pseudonimo dello scrittore italiano Omero Vecchi (Roma 1888 - ivi 1966). Esordì come poeta futurista (Il canto dei motori, 1912; Ponti sull'Oceano, 1914; Città veloce, 1919); ma la sua vena umoristica [...] e satirica ha dato il meglio di sé nelle parodie dei più noti poeti contemporanei, e in versi e versetti quasi estemporanei, di una pungente, ma sempre garbata, estrosità (Poeti controluce, 1922; Poeti ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] facilmente d'aver veduto gli eroi artefici di quella gloria andare lungo la riva del Lete, il fiume dell'oblio, per gli omerici campi fioriti d'asfodelo. E tornerà con la mente all'altro grande libro dell'Eneide, il 2°, il libro dell'incendio di ...
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Filologo classico tedesco (Breslavia 1854 - Münster 1921). Si occupò specialmente di Omero, con edizioni, commenti e l'importante libro di critica omerica Grundfragen der Homerkritik (1895 ed edizioni [...] successive). Sostenitore dell'importanza e dell'utilità degli studî classici nelle scuole medio-superiori (Palaestra vitae, 1902; Das Altertum im Leben der Gegenwart, 1911) ...
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(gr. Οἰδίπους)
Mitologia
Eroe greco del ciclo tebano. Nominato già in Omero, è protagonista del poema ciclico perduto Edipodia; ma la sua leggenda è nota soprattutto dall’Edipo re e dall’Edipo a Colono [...] di Sofocle e dalle Fenicie di Euripide.
Nato da Laio re di Tebe e da Giocasta, il padre lo fa esporre sul monte Citerone, con le caviglie trafitte (donde il nome: «dai piedi gonfi»), per scongiurare l’avverarsi ...
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omero
òmero s. m. [lat. ŭmĕrus o hŭmĕrus]. – 1. Nell’anatomia dei vertebrati, osso lungo, pari, che da solo costituisce lo scheletro dell’arto anteriore dei tetrapodi e degli uccelli; nell’uomo ha corpo irregolarmente cilindrico, un’estremità...
omerico
omèrico agg. [dal lat. Homerĭcus, gr. ῾Ομηρικός] (pl. m. -ci). – 1. Di Omèro (gr. ῎Ομηρος, lat. Homērus), il più grande poeta epico dell’antica Grecia: poemi o., l’Iliade e l’Odissea, attribuiti dalla tradizione a Omero; gli dèi, gli...