OMOFONI
Gli omofoni (dal greco omòphonos ‘dal suono uguale’) sono parole che hanno la stessa pronuncia, ma differiscono nella grafia
anno (sostantivo) / hanno (3a persona plurale dell’indicativo presente [...] presente del verbo avere)
o (congiunzione disgiuntiva) / ho (1a persona singolare dell’indicativo presente del verbo avere)
Può esserci omofonia anche tra sequenze di parole
la quale (articolo + pronome relativo) / lacuale (= relativo al lago). ...
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TE O TE?
Si tratta di due ➔omofoni.
• Tè con l’accento grafico (dal francese thé, a sua volta dal cinese t’e) indica la bevanda aromatica preparata per infusione delle foglie essiccate di una pianta [...] di origine asiatica
la coltivazione del tè
tè in foglie
una tazza di tè
• Te senza accento grafico corrisponde al pronome tonico singolare maschile e femminile usato in funzione di complemento
Lasciami ...
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LA O LA?
Le due grafie corrispondono a diversi ➔omofoni.
• La senza accento grafico corrisponde a diversi ➔omografi:
– l’➔articolo determinativo singolare femminile (dal latino illam)
la casa
«La Gazzetta [...] dello sport»
– il ➔pronome personale atono singolare femminile usato in funzione di complemento oggetto (sempre dal latino illam)
la invidio molto
prendila al volo!
– la sesta nota della scala musicale ...
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Gli omonimi sono le parole che hanno stessa pronuncia (gli omofoni) e stessa grafia (gli ➔ omografi), ma significato diverso: riso «sorriso» e riso «cereale», calcio «gioco oppure colpo dato con il piede» [...] » e pubblico «voce del verbo pubblicare». Gli omonimi possono essere disambiguati solo dal contesto, che in genere è sufficiente.
Gli omofoni non omografi sono distinti da una diversa grafia: è il caso delle voci del verbo avere che iniziano per h ...
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-IO, PLURALE DEI NOMI IN
Il plurale dei nomi in -io ha due forme, a seconda che la i di -io sia accentata o no.
• Se la i di -io è accentata, il plurale è -ii con la doppia i
leggìo ▶ leggii
zìo ▶ [...] ▶ specchi
consiglio ▶ consigli.
Usi
Esistono coppie di parole che hanno un plurale identico nella grafia e nella pronuncia (➔omofoni). In questi casi, una delle due forme (quella meno frequente) può avere il plurale in -ii
assassinio ▶ assassini ...
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DIACRITICI, SEGNI
Nella lingua scritta, i segni diacritici sono lettere che non corrispondono a un suono, ma servono soltanto a determinare (dal greco diakritikòs ‘che distingue’) la giusta pronuncia [...] / getto, ghiro / giro
e in alcune voci dell’indicativo presente del verbo avere, per distinguerle da una serie di ➔omofoni
io ho / o (congiunzione)
tu hai / ai (preposizione articolata)
lui, lei ha / a (preposizione semplice)
loro hanno / anno ...
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Sono omografi tutti i foni, i fonemi o le parole diversi rappresentati nella scrittura da uno stesso segno grafico. L’omografia (dal gr. omós «uguale» e gráphō «scrivo») è una sorta di omonimia tra due [...] kolto] «coltivato»)
g. porci ([ˈpɔrʧi] plur. di porco) ~ porci ([ˈporʧi] da porre).
Non sempre due parole omografe sono anche omofone: i nomi riso («pianta erbacea di origine orientale») e riso («atto del ridere») e il verbo saliva (da salire) e il ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] chiedere, mietere, presiedere, suonare, vietare, ecc.; per alcuni verbi avrà influito anche la necessità di differenziarsi da omofoni: nuotare ~ notare, vuotare ~ votare. All’inverso, vi sono anche verbi che hanno optato per il monottongamento delle ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] di quelli in uso presentano irregolarità nella flessione.
I verbi della terza coniugazione (verbi in -ire) derivano dagli omofoni latini, oltre che da alcuni metaplasmi, cioè da mutamenti di classe flessiva nel passaggio dal latino all’italiano (lat ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] avvenire anche con forme differenti come ci amiamo → [ʧ]amiamo.
Coi pronomi lo e la invece, a differenza degli articoli omofoni, in cui è quanto meno raccomandata, è consigliato evitare l’elisione soprattutto nei casi in cui siano possibili equivoci ...
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omofonia
omofonìa s. f. [dal gr. ὁμοϕωνία «uguaglianza di suono», comp. di ὁμο- «omo-» e ϕωνή «suono»]. – Il fatto di essere omofono, di avere cioè suono uguale: c’è o. tra «la morale» e «l’amorale». In partic., in musicologia, stato di una...
omofonico
omofònico agg. [der. di omofonia] (pl. m. -ci), non com. – Relativo all’omofonia: segmenti o. del discorso parlato; anche, sinon. di omofono, nel sign. musicale.