ONOMATOPEE
Le onomatopee (chiamate anche fonosimboli) sono parole o gruppi di parole invariabili che riproducono o evocano un suono particolare, come il verso di un animale o il rumore prodotto da un [...] comuni relative ad animali ci sono quelle, molto diffuse nella lingua dei e per i bambini
bau, miao, grrr, chicchirichì
Tra le onomatopee più comuni di oggetti e azioni ci sono
tic tac, crac, plin, din don, eccì, brr
Spesso si usano in serie ripetute ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] , come trrr per il rumore del trapano o strumento affine, tun tun per la percussione.
Individuare criteri che distinguano nettamente onomatopea e ideofono non è semplice; ad es., forme come pio pio, cip cip, ecc. possono essere classificate come voci ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] (26) (Andorno 2003: 49):
(26) Il tintinnìo dell’orologio di Maria era così forte che non ho chiuso occhio
Quanto alle onomatopee semplici, sarà il tipo di impiego a determinare se l’elemento ha valore interiettivo o no: la voce bum, imitativa di uno ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] (solo le interiezioni e gli ideofoni possono formare una sillaba anche quando completamente consonantiche: pss, brrr, zzz; ➔ onomatopee e fonosimbolismo), si può affermare che in italiano il numero delle sillabe di una parola corrisponde al numero ...
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In italiano diverse parole grafiche contengono lettere ripetute tradizionalmente chiamate doppie (➔ doppie, lettere). La ripetizione riguarda principalmente le consonanti. In particolare, va osservato [...] d) nulla si ha in uu a eccezione dell’interiezione buu, che esprime disapprovazione, o l’ideofono fiuu (➔ onomatopee e fonosimbolismo), che riproduce il vento o sottolinea uno scampato pericolo;
Frequentissime, per un totale di diverse migliaia, sono ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] , sembra impossibile con gli altri suffissi. La fortuna di -ino potrebbe essere in parte dovuta al fattore fonosimbolico (➔ onomatopee e fonosimbolismo), «cioè al valore di piccolezza e gradevolezza legato al fonema /i/» (Merlini Barbaresi 2004a: 282 ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] di locuzioni avverbiali come ben(e) bene, piano piano, quasi quasi, così così, cammina cammina; di molti ideofoni (➔ onomatopee e fonosimbolismo), come ciuf ciuf, glu glu e lemme lemme; delle polirematiche nominali fuggi fuggi, magna magna, pigia ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia articolatoria superiore rispetto al grado tenue delle consonanti semplici. In lingua italiana quindici consonanti possono essere pronunciate sia tenui sia intense: otto occlusive (/p/, /b/, /m/, ...
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onomatopea
onomatopèa (meno com. onomatopèia) s. f. [dal lat. tardo onomatopoeia, gr. ὀνοματοποιία, der. di ὀνοματοποιέω, comp. di ὄνομα -ατος «nome» e ποιέω «fare»]. – In linguistica, modo di arricchimento delle capacità espressive della...
pim!
interiez. – Voce onomatopeica che imita il rumore dello sparo di un’arma da fuoco: prese la mira e, pim!, fece volare in pezzi la bottiglia. Spesso unito ad altre onomatopee simili: pim, pum, pam!