Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] e crea uno stimolo reciproco. I prodotti più significativi si possono ritenere i saggi di W.V. Quine sui problemi ontologici e semantici, le ricerche di N. Goodman sui linguaggi fenomenisti e sull’inferenza induttiva, gli studi di H. Putnam sui ...
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sostanza
Nozione che viene determinandosi nella filosofia antica a partire da Aristotele, il quale la designa con il termine οὐσία, che indica la forma intesa in relazione all’individuo concretamente [...] dei suoi atti». Pur nel suo grado eminente, tuttavia, la s. è sempre inferiore e si discosta dalla pienezza e dalla densità ontologica dell’Uno: «Essa sembra essere il compimento di quello [cioè dell’Uno], ma per quella aggiunta e per quella sua non ...
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malattia. Storia delle idee di malattia
Gilberto Corbellini
Da un punto di vista storico, il problema di definire che cosa è malattia è stato inquadrato utilizzando tre approcci teorico-esplicativi, [...] o come un processo in cui non c’è soluzione di continuità tra fisiologia e patologia. Si tratta dell’approccio ontologico e di quello fisiologico (o funzionale o nominalistico) della malattia, che nella storia del pensiero medico si sono incarnati in ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] di Quine che è di grande rilievo, che marca la sua differenza dal n. di Carnap: egli si pone continuamente la questione ontologica (l'interrogazione "che cosa c'è?", quali sono le entità di cui asserire l'esistenza) e chiede quindi di precisare i ...
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MECCANICISMO E VITALISMO
Bernardino Fantini
(v. meccanicismo, XXII, p. 663; vitalismo, XXXV, p. 462)
Almeno a partire dall'inizio dell'Ottocento, le scienze della vita hanno visto l'alternarsi di due [...] , fra cui sono ritenuti fondamentali i livelli chimico e fisico. Molti biologi si dichiarano in linea di principio dei riduzionisti ontologici, affermando che alla base dei fenomeni vitali non vi è altro che processi chimici e fisici. Tuttavia, quest ...
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Hou Hsiao-Hsien (pinyin Hou Xiaoxian)
Donatello Fumarola
Regista cinematografico cinese, nato a Meixian (provincia del Guandong) l'8 aprile 1947. Nell'irruzione della modernità nel cinema di area cinese [...] di grande intensità. Tende piuttosto, attraverso l'uso intenso e non programmatico del piano-sequenza, a un rigore consapevole dei limiti ontologici della visione, e nel contempo si svela per l'estrema libertà dello sguardo e per la capacità di far ...
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Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] la produzione di merci indirizzate a un pubblico di massa. In questa accezione il concetto ricalca le descrizioni di carattere ontologico e sociologico messe a punto per definire la m. in senso storico-culturale generale, in particolare quelle della ...
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umori
Gianfranco Borrelli
Nell’avvio del cap. ix del Principe M. argomenta le complesse relazioni che legano i «dua umori diversi», presenti in ogni comunità, agli antagonismi permanenti che vedono [...] verso una più libera composizione dei poteri. La funzione essenziale del «vivere politico» viene in questo modo riferita ai fondamenti ontologici dell’esperienza degli esseri umani.
L’utilizzo della categoria di u. (sulla quale → parte) si lega, in M ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Dinamica
Marwan Rashed
Dinamica
Scrivere la storia della dinamica araba non è facile, principalmente per due ragioni: [...] ᾽ī) e una legge legata alla teoria aristotelica del leggero e del pesante (Buridano).
È interessante notare che due sistemi ontologici diversi conducono a volte alla stessa legge (scuola di Abū Hāšim, da un lato, Benedetti-Galilei, dall'altro) e che ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] , di possibilità o di necessità (➔ modalità).
I. Kant riprese questa tripartizione aristotelica, liberata dai suoi presupposti ontologici, distinguendo, sotto il titolo della modalità, i g. in assertori, problematici e apodittici, a seconda che ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...