Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] i limiti della mia identità è tutt'uno" (p. 72).
Il problema, dunque, non è deontologico (che cosa devo fare?) ma ontologico (chi sono?); non è costituito dalle condizioni necessarie a mettere in opera una prestazione di volontà per scegliere (tra i ...
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Omosessualità
Gilbert Herdt
Introduzione
L'omosessualità viene oggi generalmente definita sia come una condizione soggettiva caratterizzata dalla tendenza a rivolgere l'interesse libidico verso persone [...] più messa in questione ed essa non sarà trattata come un caso speciale, bensì accettata come un tipo di forma sociale e ontologica sui generis, al di fuori di queste tradizioni religiose che essa non cerca affatto di cancellare. (V. anche Sessualità ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] " (v. MacKay, 1973, pp. 27-28). Così il passaggio da una condizione all'altra equivale a quello tra diversi ordini ontologici; tra questi livelli non c'è relazione ma gerarchia, non c'è comunicazione ma indottrinamento. A questo si collega un secondo ...
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Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] inefficienti attraverso la politica di privatizzazione che ha fatto seguito alle rivoluzioni anticomuniste del 1989.
I livelli ontologici
Per concludere la nostra tipologia è opportuno ricordare che, come abbiamo già osservato e come mostrano gli ...
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Multiculturalismo
Bernard Valae
di Bernard Valade
Multiculturalismo
sommario: 1. Gli orientamenti e la posta in gioco di un nuovo dibattito. 2. Multiculturalismo e diritti delle minoranze nella cultura [...] essendo radicata al tempo stesso in una natura umana universale e in una cultura particolare; essa unisce cioè aspetti ontologici - ai quali l'umanesimo ha contribuito a dar senso - e componenti che possono essere sottoposte a un'analisi culturalista ...
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Gemelli
Paolo Parisi
Dal latino gemellus, diminutivo di geminus, "doppio", il termine indica i nati da un medesimo parto. Le modalità attraverso le quali due o più individui possono derivare da un unico [...] in due metà complementari (per es., Cielo e Terra o, come esplicita la metafisica induista, Purusa e Prakrti), due principi ontologici da cui origina la diversità delle forme manifeste, talora per successivi sdoppiamenti o per l'azione di principi ...
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ALIENAZIONE
Giuseppe Bedeschi e Alessandro Cavalli
Alienazione
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di alienazione in Hegel
Hegel è il primo pensatore moderno che abbia elaborato una vera e propria teoria [...] l'intero al di là dei propri campi specialistici.
Quanto più una scienza si sviluppa, tanto più prescinde dai problemi ontologici della sua sfera; quanto più essa si perfeziona, quanto più diventa 'scientifica', tanto più essa si trasforma in un ...
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ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...
ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...