Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] attraverso forme" (De principiis naturae, 1, 37-39; 42-43; 47; 2, 3; 78-79).
Una tale concatenazione di logica e ontologia finì per diventare la fonte di problemi senza fine; come poteva lo stesso principio che definiva la materia spingerla, a un ...
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La civilta islamica: teoria fisica, metodo sperimentale e conoscenza approssimata. Ibn al-Haytam e la nuova fisica
Hossein Masoumi Hamedani
Ibn al-Hayṯam e la nuova fisica
Apartire dalla fine del XIX [...] ambivalente.
Ci sembra di poter dire che il primato della luce nello studio della visione di al-Kindī non è un primato ontologico. Per al-Kindī lo studio della visione non si riduce a quello della luce, né si può subordinare il secondo al primo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Negli ultimi decenni del Settecento, la cultura illuministica, la rivoluzione industriale [...] di un sesso rispetto all’altro. Ciò non significa però l’eliminazione di un rapporto gerarchico che, scomparso sul piano ontologico, si riproduce sul piano della realtà sociale.
A partire dal diverso ruolo dei sessi nella riproduzione della specie ...
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universale
Aggettivo che sta per " generale ", " che si estende a tutte le cose di una certa specie ", " che vale per tutti "; è opposto a ‛ particolare ' (v.). Il termine qualifica tutto ciò che è relativo [...] effetti della causa prima, a loro volta sono dette u. in rapporto a tutto ciò che ad esse segue dal punto di vista ontologico: l'affermazione è contenuta nella prop. I § 1 del De Causis, cit. in Ep XIII 57 Omnis causa primaria plus influit super suum ...
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specie
Dal latino species («aspetto, forma esteriore»), termine che corrisponde esattamente al greco εἶδος, così come genus a γένος (➔ genere), e che assume particolare rilievo nel pensiero platonico [...] la tradizione filosofica posteriore che si richiama al suo pensiero, s. assume un importante valore non solo in ambito logico-ontologico, ma anche in quello psicologico: per lo Stagirita, infatti, s. è la forma sensibile o intelligibile dell’oggetto ...
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lefebvrismo
s. m. Le posizioni tradizionaliste del vescovo francese Marcel Lefebvre (1905-1991).
• «[Richard Nelson] Williamson rappresenta una punta estrema ma non si può far finta di non sapere che [...] concessione al lefebvrismo, ma si può vedere anche il contrario perché il Papa ha parlato della continuità del soggetto ontologico». (Virginia Lori, Unità, 26 maggio 2012, p. 5, Bufera oltre Tevere).
- Derivato dal nome proprio (Marcel) Lefebvre con ...
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– L’avvento del digitale e la ‘nuova’ immagine cinematografica. Il macrogenere fantastico. I film sui supereroi e la serialità. L’inattuale attualità del cinema di Clint Eastwood. Bibliografia
L’avvento [...] spazio virtualmente modificabile all’infinito. Questa radicale messa in discussione dell’immagine cinematografica (del suo rapporto ontologico con il reale, che tradizionalmente ha costituito il suo specifico), apre il cinema al confronto con altre ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] 'idea stessa di 'qui'. Come ha notato Halbfass (1992), essa serve a dar conto del mescolarsi dei diversi e ontologicamente eterogenei componenti nella concretezza del mondo empirico: se l'analisi in termini di categorie ha dissolto l'unità della cosa ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] scienza dell’anima e di Dio, Christian Wolff rende ufficiale la distinzione tra la metafisica generale, da lui chiamata “ontologia” al seguito di Göckel e Clauberg, e le metafisiche speciali, cioè la psicologia razionale, avente per oggetto l’anima ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Armando Bisogno
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In età moderna i fondamenti metafisici della nozione tradizionale di verità entrano [...] e distinta all’occhio della ragione umana, si sostituisca in toto alla ratio sui degli antichi o delle moderne concezioni ontologiche. Se si segue il Discorso sul metodo, nemmeno questa verità, a tal punto certa da valere come principio primo della ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...