Sofista
(Σοφιστής) Dialogo di Platone. Vi si discute lo statuto dell’essere a partire dalle relazioni fra uno e molteplice, identico e diverso, riprendendo i temi trattati nel Parmenide (➔) e nel Teeteto [...] ma circa ciò che è in altro modo rispetto a ciò che è realmente (262 d-263 d). Così il non-essere, sia ontologicamente sia logicamente, si riduce all’‘essere altro’, ossia all’alterità (263 d-264 b). Poiché il pensiero può riferirsi all’‘essere altro ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] Max Weber, per il quale la s. e le scienze sociali in genere, pur muovendosi sul terreno del sapere ontologico e privilegiando l’interpretazione dei fenomeni, non rinunciano al sapere nomologico, cioè agli strumenti della generalizzazione empirica e ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoria dei tipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] virtù di un'entità mentale o platonica a essa associata. Da ricordare inoltre il suo criterio di «impegno ontologico» (ontological commitment), secondo il quale ciò che una data teoria (scientifica, logica o matematica) asserisce esistere può essere ...
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GEULINCX, Arnold
Cecilia Motzo Dentice di Accadia
Filosofo, nato ad Anversa il 31 gennaio 1624, morto a Leida nel novembre 1669. Iniziato al cartesianismo dai suoi maestri dell'università di Lovanio, [...] il concetto che il semplice movimento non basta a spiegare la sensazione, e quello (che il G. contrappone al realismo ontologico dell'aristotelismo scolastico) che la sostanza, l'unità, ecc. non esistono nelle cose in sé, ma sono categorie, modi del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Guglielmo di Ockham, filosofo francescano del XIV secolo, è un sostenitore della radicale [...] papae; De imperatorum et pontificum potestate).
Logica e gnoseologia
Ockham si presenta come un difensore dell’individuo, di una ontologia del singolare. Il singolare è, per lui, il primo sia nell’ordine dell’essere che nell’ordine del conoscere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
L’antico regime: tradizione e rinnovamento
Pietro Costa
Che cosa intendere per ‘antico regime’?
Per chi non avesse familiarità con le periodizzazioni abitualmente impiegate dalla storiografia, l'espressione [...] volume: il Medioevo e l’antico regime. Conviene introdurre questa distinzione a patto di assegnare a essa non un valore ‘ontologico’ ma una funzione operativa: la funzione di richiamare l’attenzione sui mutamenti che investono l’Italia e l’Europa nel ...
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Theravada
Theravāda
Letteral. «dottrina degli anziani». Scuola buddista che si rifà direttamente al canone buddista in pāli e oggi diffusa in Śrī Laṅkā, Cambogia, Birmania e Thailandia. Il canone pāli [...] da quanto udito» e «conoscenza sorta da riflessione» (śrutamayī prajñā e cintāmayī prajñā, ➔ pramāṇa; Pramāṇavāda). Sul piano ontologico, il Th. sostiene che gli oggetti materiali possano durare da uno a diciassette istanti e che però oggetti di ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] i limiti della mia identità è tutt'uno" (p. 72).
Il problema, dunque, non è deontologico (che cosa devo fare?) ma ontologico (chi sono?); non è costituito dalle condizioni necessarie a mettere in opera una prestazione di volontà per scegliere (tra i ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Ottica, scienza dei pesi e cinematica
Katherine Tachau
John D. North
Johannes M.M.H. Thijssen
Ottica, scienza dei pesi e cinematica
'Perspectiva': [...] , ma se ne allontana in quanto non identifica il moto con il corpo mobile e i suoi luoghi successivi, ma introduce un ente ontologico distinto, vale a dire un modus rei, un modo di essere. Secondo Oresme, infatti, il moto, sebbene non sia una cosa ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] tempo, soggetto al nascere e al morire, al dolore e al male, al limite e all’assenza ecc.; e lo trasforma ontologicamente in una realtà puramente totale assoluta attiva libera infinita ed eterna, esente dalla nascita e dalla morte, capace di darsi ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...