Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] come il criterio morfologico.
Questa riflessione, del resto, era già presente in Lyons (1977) che, ragionando sulle basi ontologiche delle categorie lessicali, aveva notato questa doppia o tripla possibilità del nome: di riferirsi in prima istanza a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’epoca drammatica e convulsa delle guerre d’Italia, inaugurata nel 1494 dalla spedizione di Carlo [...] al disegno della peripezia. Con pari acutezza si discute la natura morale e gnoseologica della poesia, il divario ontologico fra l’universale poetico e il particolare storico, l’ardua conciliazione del verisimile idealizzato con l’attendibilità ...
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Carlo Flamigni
Correggere i geni prima della nascita
Il 1° febbraio 2016 le autorità britanniche hanno dato il via alla sperimentazione delle nuove tecniche di gene editing su embrioni umani. Una decisione [...] a nutrirli delle proprie emozioni viscerali. In realtà si ripropone la vecchia, ma mai superata, diatriba sullo statuto ontologico dell’embrione, palleggiata per anni tra filosofi e biologi: complessivamente, e con un buon contributo numerico delle ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Boezio: il sapere come veicolo di trasmissione di una civilta
Renato De Filippis
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
"Ultimo dei romani [...] . La risposta di Filosofia presuppone la tesi di Agostino d’Ippona, secondo il quale il male non ha un reale statuto ontologico, ma rappresenta in realtà il puro nulla che è contrario del Bene: i malvagi, allontanandosi da quest’ultimo e quindi da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Raffinato intellettuale e influente personalità dell’ordine domenicano, Meister Eckhart cerca [...] l’uomo al distacco (Abegescheidenheit) da ciò che è estraneo alla sua vera natura. La riflessione di Eckhart sullo statuto ontologico dell’uomo fonda così una nuova definizione della sua dignità: fino a quando l’uomo si considera ente tra enti ...
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PORTALEONE, Abraham
Gianfranco Miletto
PORTALEONE, Abraham (Abraham ben David). – Nacque a Mantova il 18 marzo 1542 (secondo il calendario ebraico il 1° Nisan 5302) da David, proveniente da una famiglia [...] contraddizione di argomenti religiosi e mondani si risolve così nella descrizione del Tempio stesso. Esso diventa principio ontologico ed epistemologico, è ‘Theatrum sapientiae’, raffigurazione di un sapere enciclopedico in cui si realizza l’unione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le enciclopedie medievali assumono le linee guida teoriche dal De Doctrina Christiana [...] (che contiene fra alcune inesattezze una buona percentuale di analisi corrette) possiede in Isidoro un valore normativo e uno status ontologico che mira a raggiungere, al di là delle parole, la realtà delle cose. Le Etymologiae conobbero nel Medioevo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da disciplina “tecnica” legata all’interpretazione dei testi della tradizione, l’ermeneutica [...] del tutto come si articolano le varie forme della comprensione. Ricoeur sceglie invece la “via lunga” che pure deve condurre all’ontologia, ma passando per l’interrogazione dei metodi, dei linguaggi e dei saperi. In una prima fase, egli si è occupato ...
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PASSAGLIA, Carlo
Luciano Malusa
PASSAGLIA, Carlo. – Nacque a Pieve di San Carlo (Lucca) il 2 maggio 1812, da Michele Carlo, bottegaio, e Maria Anna Celli.
Compiuti i primi studi in un collegio a Pisa, [...] e che i padri della Chiesa si fossero egualmente ispirati ai testi platonici come a quelli aristotelici, dialogò con il pensiero ontologico che aveva avuto Nicolas de Malebranche e Hyacinthe-Sigismond Gerdil come pensatori più noti, e, più di recente ...
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Genocidio
Mauro Raspanti
(App. III, i, p. 721; v. anche diritti umani, App. II, i, p. 786; minoranze nazionali, App. II, ii, p. 327)
Il termine genocidio è stato spesso utilizzato in modo generalizzante [...] , che naturalizza e sposta il terreno delle potenziali differenze e di un possibile conflitto dal piano sociopolitico al livello ontologico, si innesta la volontà di eliminare definitivamente il gruppo colpito, nel momento in cui uno Stato si riserva ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...