Logica come scienza del concetto puro
Michele Maggi
Il concetto
La Logica come scienza del concetto puro (d’ora in poi Logica) esce nel 1909 quale seconda parte della Filosofia come scienza dello spirito, [...] ed esistenza, pensiero e mondo, sono della stessa materia, tessuti nella medesima stoffa inconsutile. Piano gnoseologico e piano ontologico, per adoperare le partizioni canoniche, si confermano l’un l’altro, per identificarsi nel concetto logico. La ...
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Mauro Trivellin
Abstract
In questo scritto viene esaminato il tema dell’obbligazione tributaria, illustrando, in sintesi, le diverse prospettive dogmatiche che hanno impiegato il concetto, il dibattito [...] S.U., 25.10.2002, n. 15063 e Cass., 15.5.2013, n. 11670). Si è, altresì, osservato come il momento ontologico di un obbligo vada tenuto distinto dalla fase esecutiva che ne presuppone il compiuto formarsi, ciò pur senza negare la rilevanza della ...
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La poesia
Giorgio Manacorda
Aisthánomai
«Che cos’è la poesia». Domanda – o risposta – impossibile come poche altre; nessuno, infatti, è mai riuscito a dare una definizione soddisfacente, forse perché [...] la lingua perché lì un’immagine sonora è al posto di un’immagine vera. Per questo si può affermare che il pensiero è ontologicamente metaforico. Ovvero: se non c’è alcuna mente senza metafora, non c’è alcuna mente senza poesia. I poeti non sono che i ...
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MONTANARI, Geminiano
Ivano Dal Prete
– Nacque a Modena il 1° giugno 1633 da Giovanni e da Margherita Zanasi. La famiglia non risulta particolarmente cospicua, ma il M. ottenne nel 1659 di farla iscrivere [...] . Anche per il M., la concezione dei fluidi come un aggregato di minutissimi corpuscoli sferici non possedeva alcun valore ontologico: i fluidi vengono trattati come se fossero composti di moli indivisibili di una certa grandezza al solo scopo di ...
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Io
Angela Ales Bello
Lucio Pinkus
L'Io è una delle espressioni emblematiche del pensiero occidentale contemporaneo, divenuta oggetto esplicito di riflessione nella filosofia e nella psicologia dal [...] interpretare sé stesso, deve essere accuratamente descritto da un punto di vista fenomenologico in senso ontico e ontologico; quindi è da evitare qualsiasi connotazione antropologica, quale è adombrata nelle espressioni soggetto, coscienza, persona e ...
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CARRARA, Francesco
Aldo Mazzacane
Nacque a Lucca il 18 sett. 1805 da Giambattista, ingegnere, e da Chiara Chelli. Figlio unico di una famiglia borghese piuttosto agiata, compì gli studi con maestri [...] i "monumenti giurisprudenziali" con un sistema, esaminando i singoli casi "secondo principii di ragione con un criterio tutto ontologico, per definire i rispettivi caratteri, distinguerne le fisionomie, e misurarne i gradi". Tale era la via da ...
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Teismo e ateismo
Eugenio Lecaldano
Il confronto tra teismi e ateismo: contesto storico-sociale
Agli inizi del 21° sec. il confronto tra le impostazioni teistiche e quelle atee, che si era sviluppato [...] di fronte a eventi non ancora pienamente spiegati, ma ciò non comporta che essi debbano essere letti sul piano ontologico, come misteri o tracce dell’intervento di un Essere intelligente trascendente nella serie di successioni naturali. I teisti ...
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Patrimonialismo
Stefan Breuer
di Stefan Breuer
Patrimonialismo
Storia del concetto
Nelle scienze sociali il concetto di patrimonialismo deve il suo attuale significato alla sociologia del potere [...] e che derivano dal pensiero magico-mitico con i suoi principî strutturali dell'omologia e del continuum ontologico. Rispetto alle società tribali e arcaiche tale allentamento presuppone a sua volta un considerevole incremento della popolazione ...
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Spazio
Paolo Casini
Spazio è un sostantivo polisenso che designa in generale un'estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri [...] l'estensione delle medesime leggi del moto ai fenomeni terrestri e celesti, non più distinti tra loro in senso ontologico, ma concettualmente equiparati sotto la guida della geometria, del calcolo, dell'osservazione e dell'esperienza. La scienza dell ...
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MESSEDAGLIA, Angelo
Andrea Cafarelli
MESSEDAGLIA, Angelo. – Nacque a Villafranca di Verona il 2 nov. 1820 da Luigi e Margherita Fantoni, in una famiglia «né ricca, né potente» ma che apparteneva, «senza [...] mantenere la natura e le sue manifestazioni nell’alveo della meccanica, e insieme guardare alla scienza come portato quasi ontologico della “vera” conoscenza» (Pecorari, 2002, pp. 68 s.).
Nel 1882, quando fu chiamato a far parte della Commissione per ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...