VAGAGGINI, Cipriano (Leonello). – Nacque a Piancastagnaio (Siena)
Maria Paiano
il 3 ottobre 1909 da Giuseppe e da Concetta.
Ebbe tre sorelle (Nella, Loretta e Silia, una delle quali entrò in monastero) [...] di tipo induttivo.
Per Vagaggini questo nuovo approccio conoscitivo era caduto nell’eccesso opposto della negazione dell’ontologico, dell’‘in sé’, dell’oggettivo e universale, della trascendenza: «Così la cultura moderna si è rinchiusa nell ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Numerosi sono stati i campi di attività del filosofo inglese Bertrand Russell: dalla logica [...] in filosofia, consistente nella scomposizione dei complessi negli elementi costituenti. Premessa di tale metodo è naturalmente un pluralismo ontologico a cui Russell non venne mai meno dopo il rifiuto dell’idealismo.
A partire dal 1919 le posizioni ...
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Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] : egli non deve già provare l'esistenza di Dio col mondo, ma l'esistenza del mondo con Dio. Cartesio rinnova perciò la prova ontologica dell'esistenza di Dio, già data da S. Anselmo d'Aosta, press'a poco in questa forma: Noi abbiamo l'idea di Dio ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] sistematico all'approfondimento dell'i. all'interno della recente philosophy of mind (Searle 1983). Se si adotta "un approccio non ontologico" all'intenzionalità (Searle 1983; trad. it. 1985, p. 25), allora la forma umana di i. non fa che specificare ...
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Psicoanalisi
Paolo Fabozzi
(XXVIII, p. 455; App. II, ii, p. 627; III, ii, p. 516; IV, iii, p. 83; V, iv, p. 321)
Nella seconda metà degli anni Ottanta assume particolare rilievo una questione che ha [...] rappresentazioni del Sé e dell'oggetto, e della dinamica degli affetti rispetto alle fonti endogene); ontologico (rispetto alla concezione tradizionale della coscienza come epifenomeno dell'attività mentale inconscia si privilegia una concezione ...
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Pietro, santo
Prosper Grech
La fonte principale della vita di P. è il Nuovo Testamento; questo però deve essere integrato da fonti patristiche e da testimonianze archeologiche. Nel Nuovo Testamento [...] , Tübingen 1977) che anche presso gli ebrei "figlio di Dio" fosse un titolo messianico, anche se non nel senso ontologico dei cristiani. L'autore del quarto vangelo non ignora questa confessione di P., ma la colloca in una circostanza completamente ...
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Cinema e media: scenari del nuovo secolo
Giorgio De Vincenti
Enrico Carocci
Il cinema e gli altri mediadopo l’11 settembre
Diversità culturale e globalizzazione
Il 2001 segna una data epocale nella [...] i propri valori sull’indebolimento dell’esperienza e sulla sua destoricizzazione, sul primato del virtuale, sull’alleggerimento ontologico della realtà, sull’euforia per le possibilità offerte dal cosiddetto villaggio globale (che aveva indebolito le ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente [...] , di fatto improntò la sua concezione dinamica (tale ai fini della creazione e della salvezza) della Trinità all’ontologia platonico-tradizionale che concepiva nell’Essere una gradazione, a partire dal Primo principio, identificato con Dio Padre, del ...
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Sapere
Nico Stehr
L'approccio sociologico alla conoscenza: la Wissensoziologie
La disciplina che si è occupata della natura della conoscenza in generale è stata tradizionalmente la filosofia. Le principali [...] di definizioni rivali proposte per le due categorie, che deriva a sua volta da una pluralità di prospettive ontologiche ed epistemologiche.Tra la pletora di definizioni divergenti, vale forse la pena di soffermarsi brevemente su quella fornita ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] di una duplice 'rivoluzione', da un lato nella 'filosofia' e nei metodi adottati da questa scienza; dall'altro nell'ontologia, nella natura stessa degli enti che costituiscono l'oggetto di ricerca del matematico. Da un lato il ruolo fondamentale ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...