Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pasquale Galluppi
Simona Venezia
Prima del programma federalista di Carlo Cattaneo, del progetto socialista di Giuseppe Ferrari e del Risorgimento repubblicano di Giuseppe Mazzini, la filosofia italiana [...] affidato il compito di sostenere tale verità, per es. nella dimostrazione dell’esistenza di Dio attraverso una ricostruzione ontologico-gnoseologica basata essenzialmente sulla legge di causalità, secondo cui «non vi ha effetto senza causa» (Lettere ...
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Giovanni Bianco
Abstract
Il contributo muove da brevi cenni sulla storia dei diritti politici, soffermandosi poi sul riconoscimento di essi nell’ordinamento costituzionale italiano, con particolare [...] parti si rileva come il collegamento tra cittadinanza e diritti (in primo luogo politici) non abbia nulla di ontologico o necessitato, visto che alcuni diritti considerati di cittadinanza in certi ordinamenti in altri sono riconosciuti come diritti ...
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Libertà umana, causalità, neuroetica
Mario De Caro
Il dibattito su libertà e responsabilità tra filosofia e scienza
A chi domandasse se in questo primo scorcio di secolo la discussione sui venerandi [...] , in sostanza, è che il modo migliore di affrontare la questione del libero arbitrio è di inquadrarla in un contesto ontologico di tipo pluralistico, ma non dualistico in senso cartesiano: ovvero di assumere, da una parte, che la realtà è composta ...
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BASSO, Lelio
Piero Craveri
Nacque a Varazze (Savona) il 25 dic. 1903 da Ugo e da Marianna Raimondi, in una famiglia agiata. Il padre, insegnante, liberale giolittiano, aveva partecipato alla vita politica [...] .
Ma proprio l'inflessione teorica che egli tornava a dare alla sua posizione di sinistra socialista, quel suo ontologico collocarsi a sinistra del PCI, lo rendeva scomodo e non assimilabile interamente alle posizioni del gruppo dirigente frontista ...
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Cinema ed estetica analitica
Daniela Angelucci
Soltanto negli ultimi anni in Italia gli studiosi di estetica hanno cominciato a occuparsi della riflessione elaborata dalla filosofia analitica angloamericana, [...] Una teoria che voglia dirsi generale e confrontarsi con il cinema a partire da un punto di vista per così dire ‘ontologico’, che si interroghi sulla natura del dispositivo e sul suo rapporto con la realtà raffigurata, dovrà probabilmente volgersi nel ...
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Francesco Rimoli
Abstract
La voce offre un quadro sintetico della disciplina del fenomeno culturale nell’ordinamento italiano, esaminandone soprattutto i profili costituzionali. Evidenzia inoltre, [...] più improvvida, giacché l’idea di un bene-attività è intrinsecamente connessa al concetto di bene culturale quale suo sostrato ontologico: da un lato, perché è l’attività che produce beni (e in fondo le stesse attività di tutela, valorizzazione e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Circa il problema della conoscenza, il pensiero medievale ha elaborato vari modelli [...] terzo modo di conoscere, analogo e derivante dalla notitia intuitiva, ma diretto a una res caratterizzata da uno statuto ontologico meno denso: si tratta della notitia intuitiva imperfecta, basata su un’immagine individuale che si ripresenta anche in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo ius civile: glossatori e commentatori
Giovanni Chiodi
Antefatto
A leggere alcuni atti giudiziari della fine dell’11° sec., si rimane colpiti dal cambio di strategia intervenuto nell'impostazione [...] inattaccabili. Nel contempo, il giurista trecentesco, ispirato anche dagli Analitici posteriori aristotelici, accentua il fondamento ontologico della propria scienza, che è simultaneamente metafisica e pratica, speculativa e orientata all’agire: la ...
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L'Eta dei Lumi: matematica. I Principia di Newton nel Settecento
Niccolò Guicciardini
I Principia di Newton nel Settecento
Nel 1687 furono pubblicati a Londra i Principia di Newton. Quest'opera è oggi [...] reinterpretate nei termini più generali dei principî variazionali codificati da Euler e Lagrange e in un contesto che non attribuiva più a queste leggi lo statuto ontologico garantito dalle concezioni newtoniane di forza, di tempo e spazio assoluti. ...
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Associazione di tipo mafioso e 'ndrangheta al nord
Costantino Visconti
Il delitto di associazione mafiosa previsto dall’art. 416 bis c.p. ha offerto il fianco a interpretazioni divergenti in occasione [...] e diffusa propensione al timore. Più precisamente, nell’interpretare il requisito della capacità intimidatrice autonoma come dato ontologico in re ipsa (necessariamente incorporato in una struttura interna che si presenta come specifica emanazione di ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...