li
Termine cinese tradotto solitamente come «principio», ma a volte anche come «ragione» o «modello». Il termine non ebbe in epoca antica quella stessa importanza concettuale poi raggiunta nella tradizione [...] li è per essi immanente, è nel qi, la cui origine non è altra da quella del li; è un principio ontologicamente creativo e sempre attivo nell’Universo. Non stupisce pertanto che alcuni pensatori, e fra questi soprattutto Wang Fuzhi (➔), esortassero a ...
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Putnam, Hilary
Putnam, Hilary. ‒ Filosofo statunitense (n. Chicago 1926). Si è interessato di logica, matematica, filosofia analitica, etica e filosofia della mente. Al suo nome sono legate principalmente [...] lo status di arbitrarietà dei valori in quanto è possibile discuterli argomentando oggettivamente. Allo statuto logico e ontologico dei giudizi etici è dedicato Ethics without ontology (2004; trad. it. 2005). Carattere di testimonianza hanno gli ...
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Filosofia
Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive.
La l. antica
I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio [...] fornite indicazioni per la loro soluzione. Nelle Categoriae, dedicate peraltro più a problemi attinenti al discorso metafisico e ontologico che a quello logico in particolare, si ha un primo elenco dei diversi tipi di nomi (univoci, equivoci ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] e, soprattutto, da G. Frege, secondo il quale il c. è un’entità astratta dotata di un proprio status ontologico, diverso sia da quello degli oggetti concreti sia da quello delle rappresentazioni psicologiche, e la cui esistenza è da riconoscere ...
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La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] alla fine, comprende al tempo stesso la materia delle cose, le forme dei corpi e le anime umane? Questa dualità ontologica e gnoseologica trasforma il problema in un ostacolo, una difficoltà logica e metafisica a un tempo, che deve essere superata e ...
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Aristotele, nel libro 4° della Metafisica, dopo aver detto che alla metafisica, come scienza dell’essere in quanto essere, compete lo studio degli assiomi, dichiara che il più sicuro di tutti è quello [...] (1008 b 2 segg.). Entra qui in gioco – a conferma degli stretti legami esistenti in Aristotele fra logica e ontologia – la fondamentale differenza fra c. e contrarietà (➔), esaminata da Aristotele nel cap. 14 del De interpretatione, la seconda parte ...
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Giovanni Peckham Teologo (Patcham, Sussex, 1240 ca
Mortlake 1292). Educato nel convento di Lewes, si fece francescano e studiò a Oxford, poi a Parigi, dove si addottorò dopo essere stato allievo di [...] con l’insegnamento di Bonaventura: dalla dottrina dell’evidenza immediata dell’esistenza di Dio (con la ripresa dell’argomento ontologico di s. Anselmo) alla concezione della composizione materia-forma estesa a ogni essere creato, fino a tutto il ...
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TILLICH, Paul
Marco M. Olivetti
Teologo protestante, nato a Starzeddel (Brandeburgo) il 20 agosto 1886, morto a Chicago il 22 ottobre 1965. Compì studi universitari dì filosofia e teologia dal 1904 [...] 1912), T. non ha più abbandonato alcune fondamentali suggestioni scaturenti da quegli studi: un profondo interesse ontologico-esistenziale e la connessione filosofia-teologia. Questa connessione è uno dei segni più evidenti di quella "posizione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] e della traccia, unica condizione a priori del senso e della sua comprensione, come tale collocata nel segno della differenza ontologica. Espressioni derridiane quali ““non c’è un vero senso di un testo””, accompagnate a un’opera di consumazione e di ...
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Affettività
Franco Cambi e Red.
In psicologia, con il termine affettività ‒ che deriva dal latino affectus, a sua volta da afficere "impressionare, influenzare" ‒ si intende l'insieme dei fenomeni affettivi [...] 'affetto' è legata alla 'capacità reattiva' dell'uomo, che si afferma, nella sua dimensione di pulsione, come fondamento ontologico radicato nella stessa corporeità umana. Se l'affetto è, allora, la dimensione più radicale (nel senso di posta alla ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi ontologica. Con accezione partic., prova...
ontologia
ontologìa s. f. [comp. di onto- e -logia]. – Nel linguaggio filos., la scienza dell’essere in quanto essere: il termine è stato introdotto nel sec. 17° e deve in partic. la sua fortuna al filosofo ted. Christian Wolf (1679-1754)...