Oscar
Maurizio Porro
I primi anni
La storia dell'Academy Award, più noto come Oscar, il premio più ambito del cinema, inizia il 16 maggio 1929, quando il presidente dell'Academy of Motion Picture Arts [...] Laemmle, fondatore della Universal che lo aveva prodotto, per quest'opera era stato addirittura candidato al Nobel per la pace. Non cinque O. ad An American in Paris (Un americano a Parigi) di Vincente Minnelli: il trionfo di questo musical, con ...
Leggi Tutto
Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] a., in quanto elemento strutturante, affiora in ogni aspetto dell'opera e ne investe, in maniera diversa, i vari livelli. I che lavora in Austria, Francia e Germania, e a Parigi realizza, proprio con un'attrice per eccellenza androgina come Louise ...
Leggi Tutto
Psicoanalisi
Lucilla Albano
Il rapporto tra psicoanalisi e cinema
Nel 1895, mentre a Vienna venivano pubblicati gli Studien über Hysterie di J. Breuer e S. Freud, atto di fondazione di una nuova disciplina [...] di un nuovo metodo terapeutico, la p., a Parigi avveniva la prima proiezione pubblica del Cinématographe dei testo. Si citano normalmente, a questo proposito, le analisi dell'opera di Sergej M. Ejzenštejn da parte di Dominique Fernandez (Eisenstein ...
Leggi Tutto
Sperimentale, cinema
Bruno Di Marino
L'espressione cinema sperimentale, inadeguata e ambigua, si riferisce a una vasta area di film, caratterizzati quasi sempre da: a) assenza di sceneggiatura, dialoghi [...] Chambers, Al Razutis, David Rimmer e soprattutto Bruce Elder, la cui opera è raccolta, a partire dal 1974, in un unico film di collaborazione con il fratello Victor) realizzò a partire dal 1952 a Parigi, in Italia si ricomincerà a parlare di c. s. ...
Leggi Tutto
Cinegiornale
Serafino Murri
Forma di cinema documentario dal taglio giornalistico, organizzata in rassegne di notizie dalla cadenza periodica, in genere settimanale, con intenti d'informazione e di [...] grandi fiere come la Panamericana e l'Esposizione universale di Parigi del 1900, e si diffusero ben presto anche nel resto in questo campo si ebbe tra le due guerre grazie all'opera di un cineasta di origine inglese, Louis III de Rochemont, che ...
Leggi Tutto
Effetti speciali
Paolo Marocco
La definizione classica data da Eustace Lycett (vincitore di due premi Oscar per la categoria) classifica gli e. s. (special effects o SFX) come tecnica, o trucco scenico, [...] il duca) diretto da Eric Rohmer, che ricostruisce una Parigi di fine Settecento, a partire da scenari fotografati e iniziato a cambiare, ma più in generale qualsiasi discorso sull'opera di finzione, a partire dai parametri consueti di fruizione, ...
Leggi Tutto
Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] metà del Novecento erano il poema sinfonico, l'opera (con particolare riferimento alla concezione wagneriana del fatto) di Pierre Prévert, Quatorze juillet (1932; Per le vie di Parigi) di René Clair, Zéro de conduite (1934; Zero in condotta) e ...
Leggi Tutto
Melodramma
Massimo Marchelli
Genere non omogeneo ma consolidato nella tradizione culturale ‒ teatrale, musicale e letteraria ‒, il m. si è imposto anche sullo schermo da quando il cinema ha cominciato [...] melodrammatiche in A woman of Paris (1923; La donna di Parigi) e City lights (1931; Luci della città). Quest'ultimo m. per eccellenza. Più sfaccettato di Sirk, Minnelli ha operato una sintesi dei toni e delle forme cinematografiche nell'ottica del ...
Leggi Tutto
Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] e. ha costituito l'occasione per riunire in un'unica opera differenti sguardi di autore, diverse cifre registiche intorno a Eric Rohmer, Jean Rouch, che offre una visione collettiva di Parigi legata alle atmosfere della Nouvelle vague (e di cui nel ...
Leggi Tutto
Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] utilizzano luoghi reali invece di set ricostruiti, oppure attori non professionisti, come nel corso delle opere realizzate dai registi della Nouvelle vague. La splendida Parigi di Les 400 coups (1959; I quattrocento colpi) di François Truffaut o di À ...
Leggi Tutto
vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...