(App. III, I, p. 539)
Storico delle religioni e romanziere rumeno, morto a Chicago il 22 aprile 1986.
Trasferitosi a Parigi, pubblicò alcune delle sue opere più note e consolidò tutte le sue categorie [...] in quegli anni i dipartimenti di studi religiosi e molte opere di E. furono tradotte in inglese. Prese parte attiva o in modo fenomenologicosistematico, intese intraprendere in quest'opera uno studio ''storico'' delle religioni; anche qui però ...
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Scrittrice americana, nata a Winchester, Va., il 7 dicembre 1876. A otto anni si trasferì co1i la famiglia nel Nebraska, dove fu a contatto con gl'immigranti, in prevalenza Scandinavi e Slavi, che ivi [...] ha avuto il premio Femina americano per il complesso della sua opera.
Altre opere: Alexander's Bridge (1912); O Pioneers! (1913); The New York 1922; R. Michaud, Le roman américain d'aujourd'hui, Parigi 1926, pp. 206-214; R. Rapin, W. C., New York ...
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YOURCENAR, Marguerite
Paola Ricciulli
(pseud. di Crayencour, Marguerite de; App. IV, III, p. 864)
Scrittrice belga, morta a Mount-Deserts (USA) il 17 dicembre 1987. È stata insignita del Prix National [...] è senza dubbio il comun denominatore della sua vita e della sua opera. Attratta sempre più dal mistero dell'uomo e della sua grandezza, la (1989), pp. 94-103; J. Savigneau, Marguerite Yourcenar, Parigi 1990 (trad. it., Torino 1991); F. Bonoli Fiquet, ...
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Poeta americano, nato a Yonkers il 24 marzo 1919. Personalmente si attribuisce di volta in volta come luogo natale anche Parigi e le Isole Vergini. Editore, pittore, grafico.
È il fondatore della City [...] oscena; di nuovo nel 1968 per azioni di bloccaggio e picchettaggio al centro di reclutamento dell'esercito a Oakland.
Tutta l'opera di F. si muove tra un vivo senso dello humour e della satira e quelle innate qualità liriche che lo ricollegano a ...
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Narratore, saggista e autore drammatico francese, nato a Costantina in Algeria il 7 novembre 1913. Laureato in filosofia ad Algeri, viaggiò a lungo in Francia, Italia e Germania. Esordì con alcuni saggi [...] Alvernia e poi, impeditogli dalla guerra il ritorno in Algeria, si stabilì a Parigi.
Sono di quell'anno le due opere brevi ma intense che lo hanno rivelato: L'Étranger, Parigi 1942 (trad. ital. Lo straniero, Milano 1947), romanzo di assoluta maturità ...
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Poeta, critico musicale e giornalista inglese, nato a Scotswood on Tyne (Northumberland) il 1° marzo 1900. Ha frequentato una scuola quacchera e successivamente la London School of Economics. Obiettore [...] la prima guerra mondiale; editor della Transatlantic Review a Parigi negli anni Venti, ha vissuto a lungo in Italia emozioni e pensiero, il rifuggire da complicanze criptografiche fanno dell'opera di B. una delle più belle espressioni poetiche del 20 ...
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Scrittore, nato a Milano il 27 novembre 1896. Nel 1914 fondò un settimanale interventista, La Terza Italia, e, dopo la guerra mondiale, alla quale partecipò meritandosi una ricompensa al valore, la rivista [...] della sera, ora è incaricato di corsi di lingua e letteratura italiane per stranieri presso il liceo italiano di Parigi.
Tutta l'opera dell'A., che si ricollega agli esempî degli scrittori "frammentisti" e della Ronda e in certo modo compendia la ...
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Scrittore argentino, nato a Cauchín Oeste-Córdoba il 18 marzo 1930. Dal 1955 è in Europa, prima a Roma e poi a Madrid. Nel 1961 si trasferisce a Parigi, dove fissa la propria residenza e dove ancora oggi [...] presso la casa editrice Gallimard e collaboratore − come critico letterario − del Nouvel Observateur. Nel 1965 pubblica la sua prima opera, Los desiertos dorados.
In Detrás del rostro que nos mira (1969) l'idea del libro nel libro domina l'intera ...
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Come poeta, romanziere, saggista, critico d'arte e filosofo, il D'O. è oggi considerato una delle figure più complesse e significative della letteratura spagnola contemporanea, forse lo scrittore più europeo [...] importanti saggi critici egli ha scritto su Cézanne (Madrid 1928), Picasso (Parigi 1930) e Tozzi (Parigi 1932, con uno studio introduttivo). Nella sua opera narrativa e filosofica, pur procedendo per vie tortuose, attraverso i labirinti barocchi ...
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(App. III, I, p. 352)
Poeta e drammaturgo martinicano. Anche dopo l'indipendenza, raggiunta dalla maggioranza dei popoli africani intorno agli anni Sessanta, C. continua a costituire il punto di riferimento [...] colonizzato.
Bibl.: V. Santangelo, Poesia, ideologia, storia dell'opera di Césaire, Palermo 1976; J. Leiner, Etude comparative des . I contemporanei, iii, Roma 1987, pp. 581-87; R. S. Bouelet, Espaces et dialectique du héros césairien, Parigi 1987. ...
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vaccinodromo
s. m. Grande centro vaccinale, allestito in strutture molto capienti, ad esempio impianti sportivi multifunzionali. ♦ [tit.] Parigi, nascono i / vaccinodromi: velodromi / per la campagna contro il / Covid: come funzionano [sommario]...
audiodescrittore s. m. (f. -trice) Chi, per professione, si occupa dell’audiodescrizione di un prodotto audiovisivo. ◆ "È un atto di civiltà – sottolinea Gabriele Salvatores, guest director del 34mo Torino Film Festival –. La resa accessibile...