CARBONETTI, Federico
Alessandra Ascarelli
Nacque da Giovanni e da Giuseppina Reali a Monte San Giusto (Macerata) il 21 giugno del 1854. Nel 1876 esordì come baritono, ma ben presto passò al ruolo per [...] colore, passa il segno senza avvedersene e tradisce il canto nel grido, il carattere si spegne nella caricatura, l'operacomica dà un tuffo nell'operetta" (Teatro illustrato, gennaio 1882).
Frattanto, avvicinatosi a un repertorio più ambizioso, il 22 ...
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DE NARDIS, Camillo
M. Francesca Agresta
Nacque ad Orsogna (Chieti) il 26 maggio 1857 da Flavio e da Maria Di Giovanni. Studiò nel conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli coi maestri Giuseppe Correggio [...] didattica.
La sua attività di compositore gli procurò vari successi. Nel 1880 fu rappresentata al teatro Nuovo di Napoli l'operacomica Bi-ba-bu, su libretto di A. Spadetta. Nel 1884 il compositore tentò la forma dell'oratorio con ITurchi in Ortona ...
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CORTESI, Francesco
Dario Ascarelli
Figlio del coreografo Antonio, e della ballerina Giuseppa Angiolini, nacque a Firenze l'11 sett. 1826. Fu allievo del liceo musicale di Bologna nel periodo in cui [...] italiana, ma più nobile, più dignitosa, e con forme di commedia vivace ed amena, approfittando delle tradizioni della nostra vera operacomica e di quelle novità che oggi tentano il gusto del pubblico" (Gazzetta musicale del 23 ott. 1881). Il C ...
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FALCO (De Falco, Farco), Michele
Francesca Agresta
Nacque a Napoli intorno al 1688. Non si hanno notizie sulla sua formazione musicale e i dati biograficamente più attendibili si ricavano dai libretti [...] 1977, pp. 237 ss.; R. Zanetti, La musica italiana nel Settecento, Busto Arsizio 1978, pp. 63, 268, 728; M. Rak, L'operacomica napoletana del primo Settecento, in Musica e cultura a Napoli dal XV al XIX sec., Firenze 1983, p. 222; Conserv. di musica ...
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Trauberg, Leonid Zacharovič
Ornella Calvarese
Sceneggiatore e regista teatrale e cinematografico ucraino, nato a Odessa il 17 gennaio 1902 e morto a Mosca il 14 novembre 1990. Il nome di T. resta indissolubilmente [...] T. fu insignito delle più alte onorificenze dello Stato. Dopo aver compiuto gli studi teatrali presso il Laboratorio dell'operacomica di Odessa, e aver svolto diverse attività teatrali nella sua città natale, T. si trasferì a Mosca. Prese subito ...
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CAPOTORTI, Luigi
Raoul Meloncelli
Nacque a Molfetta (Bari) nel 1767. Iniziò lo studio del violino all'età di sette anni e avendo rivelato singolari attitudini musicali, fu inviato dal padre a Napoli, [...] . 1803) e Ciro (libretto di P. Metastasio, 12 genn. 1805). Scrisse poi per il teatro dei Fiorentini l'operacomica Bref il sordo (libretto di G. Palomba, 1805), replicata successivamente a Roma con esito favorevole (Florimo). Frattanto, consolidata ...
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MAGGIORE, Francesco
Francesca Seller
Nacque a Napoli intorno al 1715. Studiò composizione sotto la guida di Francesco Durante al conservatorio napoletano dei Poveri di Gesù Cristo dal 1730 al 1735. [...] valente imitatore dei versi degli animali e del canto degli uccelli: in tale veste si esibì in numerosi teatri.
Opere: Lo Titta, operacomica (libretto di G. D'Arno; Napoli, carnevale 1737, teatro della Pace); Nerone, dramma per musica in forma di ...
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CORNACCHIOLI, Giacinto
Alessandra Cruciani
Nato ad Ascoli Piceno intorno al 1599 da famiglia di agiate condizioni, ricevette la sua prima educazione musicale nella città natale e dal 1607 entrò a far [...] del dramma pastorale fiorentino viene trattato parodisticamente e secondo gli schemi più frivoli ed appariscenti della nascente operacomica. In particolare il Rolland, dopo aver sottolineato come la Diana schernita non fosse ancora una commedia di ...
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DE DOMINICI, Giampaolo
Alessandra Pezzotti
Nacque a Napoli il 16 genn. 1680, figlio dei pittore Raimondo, meglio conosciuto come il Maltese, e di Camilla Tartaglione; il fratello Bemardo, autore delle [...] malcostume in campo operistico sia una velata dichiarazione di poetica. Egli biasimava quella concezione per la quale un'operacomica doveva essere breve ed avere una trama complicata; inoltre, sempre secondo il suo parere, il recitativo non avrebbe ...
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CALDERARA (Calderari), Bartolomeo
Carlo Capra
Nacque a Milano nel 1747, in una famiglia tra le più cospicue per censo del patriziato milanese, divisa nei due rami marchionale e comitale.
Il marchese [...] teatro alla Scala e alla Canobbiana: nel repertorio la preferenza fu data conforme ai gusti del tempo, all'operacomica e agli spettacoli leggeri. Grande scalpore suscitò nel 1783 il suo matrimonio con la ballerina Vittoria Peluso, detta Pelosina ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
intermezzo
intermèżżo s. m. [rifacimento di intermedio, secondo l’agg. mezzo]. – 1. a. Intervallo, spazio di tempo che serve di pausa tra un atto e l’altro d’una rappresentazione teatrale o d’uno spettacolo in genere. b. non com. Con sign....