(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] allievo di B. Blacher a Berlino, ed è autore di una vasta produzione che spazia daopere sceniche a musica per orchestra, vocale e dacamera; ha seguito ora la tendenza nazionalista (così nei Preludios colombianos del 1953 e nella serie Bambuquerías ...
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Procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente [...] Stieglitz, in collaborazione con E. Steichen, dirigeva la rivista Camera work, in cui comparivano scritti sia di fotografi sia di orizzonte, se le scomposizioni operateda C. Close e i ‘mosaici’ di polaroid realizzati da D. Hockney hanno permesso ...
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Pittore e incisore (forse Isola di Carturo, Padova, 1431 - Mantova 1506). Allievo a Padova di F. Squarcione, si formò in un ambiente ricco di stimoli culturali maturando un nuovo linguaggio di ampio respiro [...] S. Eufemia (1454, Napoli, museo di Capodimonte) vicina all'opera scolpita da Donatello per l'altare maggiore di S. Antonio a Padova, e mantegnesco è quella degli affreschi (1474) per la "Camera degli sposi", nel castello di Mantova, raffiguranti l' ...
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Scultore e architetto (Siena 1280 circa - Napoli 1337). Massimo scultore senese del 14° sec., cresciuto nella bottega di Giovanni Pisano, fu attivo nella realizzazione spec. di grandi monumenti funebri, [...] per il duomo (firmato e datato 1312; frammenti nel Museo dell'opera del duomo), una Madonna col Bambino (firmata e databile 1313-14 in questa i vari elementi (sarcofago sorretto da virtù-cariatidi, camera funeraria con la defunta giacente, gruppo ...
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FIRENZE
C. De Benedictis
(lat. Florentia)
Città della Toscana, capoluogo di regione, F. si sviluppa in un'area pianeggiante sulle rive dell'Arno, che taglia la città in due parti. Fu colonia romana [...] ed il sepolcro di Bruno Beccuti in Santa Maria Maggiore a Firenze, opera di Tino di Camaino, in Studi di storia dell'arte in onore Romano nel Cenacolo di Santo Spirito, una coppia di angeli da una camera funebre oggi a Londra (Vict. and Alb. Mus.), ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] verso la metà una torre ottagonale che fungeva da struttura di difesa, prigione, archivio e camera del tesoro.A partire soprattutto dal sec. 13 a Toledo), è poi costituito da tre p. messi in operada maestranze probabilmente toledane al servizio dell ...
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Fulvio Irace
Auditorium
Dove il progetto dello spazio sposa l'arte del suono
Le architetture per la musica di Renzo Piano
di Fulvio Irace
21 aprile
Si inaugura a Roma, con un concerto dell'orchestra e [...] nel caso di pianta 'ad azione centrale'.
Nei primi esempi di opera, la musica aveva un ruolo secondario rispetto al testo, che doveva auditorio, costruito per l'ascolto di musica sinfonica, dacamera e corale, ha una pianta a ventaglio molto ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] le riviste ‟Camera work" e ‟291". Marcel Duchamp è a New York nel 1915, Francis Picabia espone da Stieglitz già nel poeta dell'inflazione, il romanziere del rifiuto. Nella sua vasta ‛operada tre soldi', si ritrova il senso nuovo di un'arte che ...
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BOCCACCIO, Giovanni
V. Branca
Nato probabilmente a Firenze nel 1313, morto a Certaldo nel 1375, B. è il fondatore della narrativa moderna, il maggior novelliere e romanziere europeo in prosa e in versi, [...] di Borgogna e di Francia. Anzi il Decameron, come detto, non era considerato nel Trecento libro da biblioteca: era sentito come un'opera amena e 'dacamera', "per cui sarebbe parso a Firenze un lusso quasi riprovevole se proprio ad esso si fossero ...
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LIPPI, Filippo
Luca Bortolotti
Nacque intorno al 1406 a Firenze, figlio di Tommaso di Lippo, di professione macellaio, e di Antonia di ser Bindo Sernigi.
Secondo le indicazioni di Vasari (1568, p. 612), [...] (p. 101) - il quale attinge al libro dei provveditori di Camera di Firenze relativo agli anni 1446-48, oggi perduto - il 16 . reo di aver fatto realizzare dagli aiutanti un'operada lui commissionata, in violazione di quanto espressamente stabilito ...
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camera
càmera s. f. [lat. camĕra, camăra «volta, soffitto a volta di una stanza», dal gr. καμάρα]. – 1. a. In senso generico, qualunque ambiente interno di un edificio per abitazione, che non abbia, per particolarità di forma, dimensioni e...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...