Centro della Germania, in Assia, celebre per la sua abbazia (lat. mediev. Laurissa), sviluppatasi dalla chiesa dedicata a S. Pietro fondata nel 764. In epoca carolingia l’abbazia fu centro importante di [...] archi inquadrati dall’ordine architettonico composito.
Da L. proviene il cosiddetto Evangeliario di L., opera della scuola dicortedi Carlomagno (Biblioteca Vaticana e Biblioteca di Bucarest); la sua legatura d’avorio è divisa fra il Victoria and ...
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Pittore, poeta, musicista e scrittore d'arte cinese (n. Wuxi, Jiangsu, 345 - m. 406), attivo a Jianye (odierna Nanchino), dove lavorò anche per la corte. Per tradizione, fu il primo ritrattista e pittore [...] scene moraleggianti e della vita dicorte; esso sembra risalire al sec. 3º-6º, ed è incerto se sia un originale o una copia; ha comunque grandissima importanza, essendo l'unica operadi pittura di quest'epoca. Portano il nome di G. anche un rotolo ...
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Scrittore e prelato diplomatico (Santa María de Nueva Segovia 1404 - Roma 1470). Fu dapprima alla corte dei re di Castiglia Giovanni II ed Enrico IV; stabilitosi poi a Roma, vi ricoprì numerose cariche [...] custodia il Platina, che l'introdusse come interlocutore nel De falso et vero bono; fu in relazione anche col Bessarione e apprezzato dagli umanisti. Lo scritto più noto, tradotto in varie lingue, è un'operadi morale, Speculum vitae humanae (1468). ...
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Agiografo bizantino (secc. 10º-11º), al servizio della corte imperiale bizantina, al tempo dell'imperatore bizantino Basilio II il Bulgaroctono (976-1025); raccolse una vasta serie di racconti agiografici, [...] leggende, sicché riesce oggi piuttosto difficile determinare il nucleo originale e fondamentale dovuto a Simeone. A lui si attribuiscono anche altre opere, di contestata autenticità. Festeggiato nella Chiesa greco-ortodossa come santo il 28 novembre. ...
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Pittore (Elverum 1849 - Oslo 1929). Allievo di J. F. Eckersberg, si perfezionò a Düsseldorf, Monaco e Parigi. Abile paesaggista vicino alle soluzioni della scuola di Barbizon, dopo il 1890, rifacendosi [...] disegni illustranti la saga dei re di Norvegia di Snorre Sturluson, 1896-1900; cartoni per gli arazzi del Palazzo Reale di Oslo; grandi decorazioni della Haakonshalle di Bergen, 1910-16, con scene della vita dicorte in Norvegia nel Duecento). Il suo ...
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Pittore portoghese (sec. 15º). Francisco de Holanda lo definì aquila della pittura, all'altezza di Leonardo e Michelangelo, lo disse pittore dicorte del re Alfonso V (1450-67) e gli attribuì il Polittico [...] s. Vincenzo (dopo il 1460) nella cattedrale di Lisbona, composto di sei tavole (oggi nel Museu nacional de arte antiga: probabilmente una scultura si trovava al centro del complesso), opera mirabile per colorito smagliante e per l'acuta penetrazione ...
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Pittore (Anversa 1610 circa - Mantova 1670), operò come ritrattista dicorte a Parma (1639-43) e, dopo un soggiorno di dodici anni in patria, dal 1655 alla morte fu al servizio di diverse cortidi Germania [...] e d'Italia. Il figlio Jacob (Anversa 1644 - presso Bogaerts 1708), ne seguitò l'opera alla corte dei Farnese, dove rimase fin verso il 1680 quando fu richiamato a Bruxelles. Sia nell'uno sia nell'altro, ai modi ritrattistici tradizionali s'aggiunge ...
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Famiglia di musicisti. Ne fecero parte Georg (Vienna 1800 - Neuwaldegg, Vienna, 1873), virtuoso e insegnante di violino, direttore dell'Operadi Vienna; i figli Georg (Vienna 1830 - Hannover 1852), violinista [...] alla cortedi Hannover e compositore, e Joseph (Vienna 1828 - ivi 1893), violinista e direttore d'orchestra alla cortedi Vienna; Joseph, figlio di quest'ultimo (Vienna 1855 - ivi 1907) fu violinista e direttore d'orchestra alle cortidi Vienna e di ...
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Scultore e architetto (Gand 1710 - Mannheim 1793); nella sua opera si riscontrano elementi fiamminghi, francesi e italiani. Soggiornò a Roma (1737-52), dove, tra l'altro, fornì il modello per l'angelo [...] di bronzo posto sulla cima di Castel Sant'Angelo; dal 1752 fu scultore dicorte a Mannheim (sculture nella chiesa dei gesuiti, nel castello di Schwetzing, ecc.). Suo figlio Maximilian (Mannheim 1754 - Vienna 1818) fu architetto e disegnatore. ...
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Nome sotto il quale il poeta Pierre Gringore divenne famoso presso i romantici per operadi V. Hugo, che nel suo romanzo Notre-Dame de Paris (1813) ne fece un tipo di scapigliato; e di Th. de Banville [...] che, sulle tracce di Hugo, lo rappresentò, nella commedia in un atto Gringoire (1866), quale poeta famelico della corte dei miracoli. ...
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opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
pizzo di Stato loc. s.le m. (spreg.) L’imposizione fiscale pubblica interpretata come una forma di taglieggiamento mafioso. ◆ [tit.] Il «pizzo» di Stato [testo] Nuove tasse, imposte e contributi vengono ideati ogni giorno, senza alcuna giustificazione...